“Giù le mani dall’acqua pubblica”: questo è il titolo dell’incontro pubblico organizzato dalla Funzione Pubblica CGIL agrigentina per accendere i riflettori su privatizzazione dei servizi idrici. L’incontro si terrà ad Aragona il giorno 18 ottobre alle ore 18,00 nei cantieri culturali ex chiesa purgatorio. “
“ il Governo Regionale nella persona del suo Presidente oggi dimissionario – dichiara Alfonso Buscemi – attraverso un’azione persecutoria nei confronti di tutti quei Sindaci che, rispettosi dell’esito referendario e fedeli custodi degli interessi delle collettività da essi rappresentate, si sono rifiutati di consegnare gli impianti”, la FP CGIL chiede ai candidati alla presidenza della regione che “ una volta insediatosi, il nuovo Governo proceda alla revoca di tutti gli atti di commissariamento ai comuni e presenti il disegno di legge di iniziativa popolare sulla ripubblicizzazione del servizio idrico”. La legge di iniziativa popolare e consiliare è stata promossa dalle firme di 35.000 cittadini e dalla deliberazione di 135 consigli comunali ed una provincia in rappresentanza di 1.500.000 siciliani. Come è noto nel 2011 è stato approvato un referendum contro la privatizzazione del servizio idrico che ha visto il 97,9% schierarsi a favore della gestione pubblica. Abbiamo scelto Aragona perché è stata da noi condivisa l’iniziativa pubblica del Sindaco che con una lunga ed articolata lettera e manifesti murali – conclude Buscemi – ha contestato duramente il commissariamento definendolo una vera intimidazione. Oltre al segretario generale della FP CGIL ed il Sindaco di Aragona Salvatore Parello sarà presente Antonella Leto per il Forum Siciliano Acqua Pubblica. Sono stati invitati anche i 19 sindaci della provincia di Agrigento che non hanno ancora consegnato le reti idriche alla società privata.