«L’ignobile intimidazione consumata a danno del primo cittadino di Lampedusa, ripropone all’attenzione comune un tema ineludibile non solo per la convivenza, ma per la stessa democrazia: l’atto intimidatorio, la prevaricazione, quali costume e pratica per affermare le proprie convinzioni.
Atti di questo genere sono la conferma che a Lampedusa si sta operando nel verso giusto, per colpire la criminalità organizzata, che ha paura e reagisce con azioni dimostrative, lanciando avvertimenti.
Io mi schiero con Giusy Nicolini e con i lampedusani onesti, e a tal proposito giovedì prossimo incontrerò il ministro dell’Interno Cancellieri per parlare, tra le altre cose, anche della vicenda Lampedusa.
Nei prossimi giorni, conclude il Sen. Adragna, mi recherò personalmente a Lampedusa a portare la mia solidarietà e la mia stima al sindaco Nicolini e alla sua città, per dare un segnale di presenza delle Istituzioni, per isolare chi vuole bloccare la crescita civile, culturale e democratica dell’isola.