Prendiamo atto della risposta fornita dal Sindaco Zambuto al nostro interrogativo, che – come abbiamo ripetuto più volte – era tutt’altro che retorico: l’obiettivo della nostra iniziativa era soltanto quello di conoscere la verità, abdicando al diritto di attivare i nostri legittimi poteri ispettivi e confidando (come in effetti è stato) in una chiarificazione da parte del primo cittadino.
Dunque i ritardi sarebbero da attribuire al Dipartimento Regionale della Protezione Civile, incaricato di effettuare gli studi e le indagini in corso.
Preso atto di ciò, ed avendo esclusivamente a mente la risoluzione del problema piuttosto che la sola individuazione delle responsabilità (altrui), ribadendo la nostra ferma intenzione di collocarci a tal uopo al fianco del Sindaco, ci permettiamo di ricordare che il Sindaco è Autorità Comunale di Protezione Civile (Art. 15 co. 3 L. 225/1992).
Invitiamo e sproniamo pertanto il Sindaco Zambuto a far valere tale sua autorità, rivendicando la sua nomina a Soggetto Attuatore, se non addirittura a Commissario Delegato. Insomma, prenda in mano le redini della barca in deriva e risparmi ad Agrigento ed al suo centro storico il gioco al massacro del balletto delle competenze.
Per parte nostra, saremo al suo fianco in questa nobile e vitale battaglia. Supportati e, perché no, accompagnati dall’On. Michele Cimino, ci dichiariamo sin d’ora pronti a recarci insieme a Palermo al fine d’indurre l’Assessore Aricò e la Giunta Regionale tutta a ritornare sui propri passi.