Aragona (Agrigento) – Ancora sconosciuti i motivi che hanno spinto il consigliere comunale Duccio Cipolla a ritirare l’interrogazione urgente concernente i lavori di manutenzione straordinaria delle principali vie cittadine di Aragona. Il consigliere comunale di Grande Sud, dopo aver pregato il presidente del Consiglio comunale di voler inserire la sua interrogazione tra i punti in discussione del primo Consiglio comunale utile, successivamente, nel corso del dibattito consiliare del 26 giugno inspiegabilmente, e poco prima che la stessa venisse discussa in seno al Consiglio, ha deciso di ritirarla.
Un tema quello trattato dall’interpellanza di Cipolla che era già stato più volte discusso invano in Consiglio. Con l’avvento della nuova amministrazione e l’ennesima richiesta di chiarimenti su una questione tanto delicata, sembrava fosse arrivato il momento di fare chiarezza su lavori per realizzare i quali l’ente ha dovuto contrarre un prestito di 972.250,72euro.
Stando a quanto emerso dalle parole di soggetti autorevoli, quali l’attuale presidente del Consiglio comunale e il capogruppo consiliare di Grande Sud, trascorsi ben cinque anni, alcuni tratti della via S. La Rosa, interessata da lavori di manutenzione straordinaria, non sarebbero ancora collaudati e dai controlli effettuati a seguito di cedimenti del manto stradale sarebbe emerso che lo strato di bitume utilizzato nella succitata via, sarebbe di circa tre o quattro centimetri e non di dieci come indicato nel contratto d’appalto.
Il consigliere Cipolla, si è sempre espresso per la legalità ricordando a tutti che un paese normale è anche e soprattutto un paese legale. Vale la pena ricordare che lo stesso Cipolla in occasione del voto sull’introduzione dell’addizionale comunale Irpef alla massima aliquota, così si espresse all’interno del Consiglio comunale: “Io sono stato chiaro, l’addizionale va applicata parimenti a un controllo della spesa pubblica, ad un controllo di quella che è l’evasione. Io più volte in questi anni, da questa postazione, ho ricordato che un paese normale è un paese legale. Se c’è la legalità si va avanti. Si va avanti anche con la gestione delle aree assegnate, i terreni confiscati alla mafia. Bisogna avere il coraggio di parlare di queste cose: i terreni confiscati alla mafia; NO alla mafia; lotta all’evasione fiscale; i furbetti del quartierino vanno puniti.”
Appare dunque strana ed incomprensibile la sua scelta di ritirare un’interrogazione volta a fare luce su possibili zone d’ombra di una vicenda, che, per come sintetizzata e presentata nell’interpellanza da egli redatta, appare grave e paradossale.
Totò Castellana
Caro sig. Tottò Castellana,
Le volevo precisare che non di un ritiro s’è trattato ma di un semplice atto di protesta con l’uscita dall’aula per come la precedente interrogazione consiliare era stata trattata dall’assessore al ramo ed a cui la stessa interrogazione era rivolta; appunto argomento del minore Andrea, quest’ultimo diversamente abile e, certamente, cosa di non poca importanza, tant’è che lo stesso TG5 ne ha dato risalto al TG delle ore 13:00 di alcuni giorni addietro.
Inviterei lo stesso Tottò Castellana a documentarsi anche su quell’argomento, di facile lettura, appunto, i verbali; atti, questi, del tutto pubblici.
Per il resto, la invito a darne risalto all’argomento delle strade ed eventualmente a verificare quanto descritto nella mia (preciso) interpellanza, senza che aver mai pregato chicchessia per inserire argomenti all’ordine del giorno essendo una mia prerogativa; del resto a tutt’oggi si è sol discusso di interpellanze a mia firma: se argomenti come canile, strade, legalità, telefonia, debiti ecc… da me affrontati debbano essere di sola mia esclusiva prerogativa, a questo punto La inviterei non solamente a curare questa rivista limitandosi a commentare le mie scelte, ma magari anche a fare una bella inchiesta!, verificando quanto da me e/o magari dal consigliere Bellanca già in passato descritto in consiglio.
Del resto poi quanto descritto è sotto gli occhi di tutti.
Così, appunto,anche il sig. Carlo Falzone, potrebbe verificare se il manto bituminoso è pari ai quindici centimetri come da lui indicato.
Ciascuno con le proprie di responsabilità: io il dado l’ho lanciato gli altri avrebbero il compito anche se volessero di verificare tutto ciò.
Certo di averLe reso un servizio, mi creda voglia gradire i miei più distinti saluti.
avv. Raimondo Cipolla
Gent.le sig. Ducio Cipolla.
Per scrupolo personale avevo già visionato tutte le deliberazioni di Consiglio comunale del 26 giugno e da nessuna parte ho trovato cenno alcuno alla protesta del consigliere Cipolla. Nella deliberazione in questione veniva semplicemente riportato che il consigliere Cipolla dichiarava che non intendeva trattare l’interpellanza concernente i lavori di manutenzione straordinaria. Testualmente veniva infine riportato: “Esce dall’aula il consigliere Cipolla. Il Presidente ne prende atto e dichiara esaurito l’ordine del giorno”.
Fermo restando che si può uscire dall’aula per vari motivi, leggendo gli atti non si evince da nessuna parte che il consigliere abbia ritirato l’interpellanza in questione per protesta.
Come il consigliere Ducio Cipolla sa bene “La Valle dei Templi” ben prima del TG5 si era occupata del caso del piccolo Andrea.
Infine, ritenendo che l’argomento trattato dall’interpellanza ritirata sia d’interesse collettivo sarebbe auspicabile che determinate iniziative vengano portate avanti da chi le ha sollevate anziché demandarle ad altri, lanciando il sasso per poi ritirare la mano.
Cordialità
Totò Castellana