AGRIGENTO – Il Capogruppo del Mpa in Consiglio Provinciale, Salvatore Scozzari ha indirizzato una lunga e vibrata lettera al presidente dell’Ato Ag9, al Presidente del Consiglio Provinciale ed all’assemblea dei Sindaci dell’Ato sulle esose tariffe di allaccio richieste dalla Girgenti Acque a 35 famiglie di Casteltermini.
“ Ho incontrato gli abitanti di Casteltermini – ha scritto Scozzari – che dovendo stipulare un contratto con Girgenti acque relativamente all’allaccio idrico di circa 35 utenze, veniva loro richiesto, da parte di Girgenti Acque, oneri molto gravosi per i lavori di scavo e messa in opera di tutta la tubazione a servizio delle abitazioni, oltre al pagamento del contratto per l’allaccio dell’apparecchio di misura (contatore). Il regolamento – spiega Scozzari – asserisce che anche gli utenti possono eseguire i lavori di scavo e messa in opera della tubazione e successivamente cedere il tutto a titolo gratuito a Girgenti acque per la futura gestione”.
Nella sua lunga e motivata lettera, Scozzari invita il presidente D’Orsi e l’Assemblea dei Sindaci a trovare soluzioni sostenibili per gli utenti al fine di rendere il servizio idrico più efficace e soprattutto trovare soluzioni economiche tollerabili, adeguando sia le tariffe idriche che gli oneri dovuti alle normative in vigore nel resto d’Italia.
In maniera particolare Totò Scozzari riporta uno stralcio del regolamento del servizio idrico della Regione Marche.
“Il Sud – scrive Scozzari – continua ad essere mortificato mentre c’è il centro-nord che prospera su tutto anche in questi servizi, vedi ad esempio la Regione Marche dove al paragrafo allacciamenti di acquedotto recita ‘“Il gestore assicura la somministrazione del servizio di distribuzione idrica fino all’apparecchio di misura ….nei casi in cui l’allacciamento alla rete acquedottistica debba essere all’interno di una proprietà privata, il proprietario è tenuto a concedere le necessarie servitù di passaggio…tutti i lavori necessari per la posa , la manutenzione , il rinnovamento, l’ampliamento delle reti pubbliche di distribuzione con i relativi costi sono a carico del GESTORE…….per l’estensione della rete a servizio di case sparse viene posta a carico degli utenti una quota pari al 30% dell’importo preventivato per la realizzazione delle condotte stradali;
Inoltrela Regione Marcheadotta un servizio speciale per le fasce deboli della società che Girgenti acque, nel proprio regolamento, non prevede.
Da un’indagine effettuata da un quotidiano economico – conclude Scozzari – si ricava che in Italia il costo medio dell’acqua di 0,779 euro al metro cubo, la quota fissa che ha un costo medio di 22 euro/annui. Ad Agrigento il costo medio a metro cubo ammontava ad euro 2.20 che è il più caro d’Italia. Con delibera del Commissario ad acta della Ato idrico di Agrigento, la tariffa del servizio idrico integrato per l’anno 2012 è suddiviso in fasce di consumo che superando i 160 mc annui, si passa in IV fascia e l’importo a metro cubo costa € 2145,4 . Da quanto sopra esposto si evince chiaramente che Girgenti acque adotta una forte pressione fiscale nei confronti del contribuente non ammissibile dal punto di vista normativo”.