Aragona (Agrigento)- “Con la dovuta diligenza e se ci fosse stato un assessore dedicato a ragionare quel tanto che basta, perché se c’è riuscito un consigliere comunale (chiaro il riferimento a sè stesso – ndr) che lo fa a tempo perso e si può permettere pure di rinunciare al gettone di presenza pur essendo disoccupato, – ha dichiarato il consigliere Francesco Pendolino – lo poteva fare sicuramente un’assessore che si dedicava esclusivamente alla questione. Io le ricette per evitare la macelleria sociale ve le posso dare subito..”
Un Consiglio comunale lungo e articolato quello di lunedì 18 giugno, e per certi aspetti controverso. L’unico ad avanzare proposte alternative, per tentare di evitare “la macelleria sociale” con l’adozione di una dolorosa addizionale comunale Irpef con la massima aliquota consentita, è stato il giovane Vice Presidente del Consiglio comunale. Purtroppo non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Dopo il botta e risposta tra i consiglieri Galluzzo Angelo e Pendolino (vedi video), quest’ultimo è stato accusato da esponenti della maggioranza, di aver fatto demagogia, anziché portare soluzioni sul tavolo del dibattito. Smentendo tutti il Vice Presidente del Consiglio ha iniziato a scoprire le proprie carte, fornendo interessanti alternative all’applicazione della massima aliquota e spiegando a tutti che occorre lavorare con diligenza, impegno e abnegazione, altrimenti la sola presenza all’interno della casa comunale è cosa vana ed insignificante.
Esentare dal pagamento dell’addizionale chi ha un reddito inferiore a €10.001, adottare un’aliquota progressiva per scaglioni i reddito, lottare seriamente contro l’evasione e l’elusione, valorizzare il patrimonio immobiliare dell’ente. Queste alcune delle soluzioni proposte dal Pendolino in risposta ad una maggioranza che da giorni continuava a chiamare tutti alla responsabilità, prendendo a pretesto il poco tempo a disposizione, salvo poi voler sospendere la seduta consiliare (poco dopo le ore 20:00) per non meglio precisati motivi. E’ emerso dal dibattito che Aragona sarebbe il primo comune della nostra martoriata provincia ad adottare l’addizionale Irpef con un’aliquota dello 0,8. Per l’anno 2011 infatti, nella provincia agrigentina, su 44 comuni ben 18 non avevano l’addizionale irpef, mentre per i 22 che l‘avevamo adottata, il valore medio dell’aliquota era dello 0,36 e un solo comune avrebbe adottato un’aliquota dello 0,75.
La proposta del consigliere Pendolino avrebbe garantito alle casse comunali un gettito di 444.817€ mentre l’applicazione al massimo dell’aliquota consentita dalla legge apporterebbe alle casse comunali circa 565.000€ Le rimanenti somme per consentire l’equilibrio di bilancio dell’ente si sarebbero dovute trovare per altre vie certamente non popolari quali ad esempio una dura lotta all’evasione. Ma una maggioranza compatta come non mai, seppure a malincuore come è stato detto, ha approvato l’applicazione della massima aliquota consentita ai fini irpef (vedi tabella 1 votazione).
All’ordine del giorno anche il rinnovo del Collegio dei revisori dei conti. Eletti a fare parte del Collegio Giuseppina Caramazza, Alfonso Zaia e Francesco Comparato; la prima alla carica di presidente mentre i rimanenti due quali componenti. Il Consiglio ha approvato la proposta di riduzione del 20% del compenso spettante ai componenti del Collegio dei revisori. Contrari alla riduzione i consiglieri Volpe, Castellana e Cipolla ritenendo ingiusto penalizzare seri professionisti sui quali gravano grandi responsabilità. Una proposta che ha rischiato più volte di essere ritirata, ma alla fine il Consiglio si è espresso favorevolmente alla riduzione (vedi tabella 2 votazione). E poco importa se per l’ennesima volta in un’aula consiliare appena benedetta dall’arciprete di Aragona, la prima vittima sacrificale sull’altare della politica è stata la coerenza con dichiarazioni antitetiche al voto espresso.
L’ opposizione non ha mancato di criticare il sindaco, quando questi ha comunicato le deleghe assessoriali, ricordandogli la squadra di assessori altamente competente presentata in campagna elettorale. Inoltre, gli attuali assessori verrebbero mortificati non vedendosi assegnate importanti deleghe come quella ai lavori pubblici, all’urbanistica e al bilancio. Altro nervo scoperto la mancata designazione del vice sindaco.
L’immagine della Madonna di Fatima donata dall’arciprete di Aragona, invitato dal Presidente del Consiglio per benedire l’aula consiliare, luogo laico per eccellenza, sembra aver stimolato la carità cristiana dell’intero Consiglio, che ha deciso all’unanimità di devolvere all’arciprete il gettone di presenza della seduta.
Nessuno è invece sembrato d’accordo, quando il solito Francesco Pendolino ha proposto l’azzeramento di tutte le indennità e gettoni di presenza per il prosieguo della legislatura al fine di sgravare l‘ente dai costi della politica. Il sindaco Parello ha fatto subito presente che egli è in aspettativa dal proprio lavoro ed avendo scelto di lavorare a tempo pieno per Aragona non può permettersi di rinunciare a quella che al momento è la sua unica fonte di reddito. Silenzio invece da parte degli assessori e degli altri consiglieri…
Totò Castellana
ecco cos’è il CAMBIAMENTO…….cambiano gli assessori designati e il programma presentato ai cittadini………per descrivere questa manovra c’è un solo termine: MACELLERIA SOCIALE…..dicono che è necessaria per rimpinguare le casse comunali, ma naturalmente basta che non si tocchi il loro caro gettone di presenza…….e in tutto questo, nessuno parla di lotta all’evasione fiscale, altro tema sbandierato ai quattro venti durante la campagna elettorale, mi dispiace che una brava persona come il sindaco Parello debba prendersi le responsabilità per decisioni che vengono prese da altri a Palermo……riflettete cittadini!!!!!!!!……..un plauso ad un giovane che promette benissimo per le sorti del nostro povero comune, forza consigliere Pendolino continua in questa direzione.