Le dichiarazioni del presidente del Patto per il Territorio, Piero Macedonio, scaturite a seguito dell’apparentamento della coalizione di Pennica con Mpa e Fli, sono lo specchio di chi intende la politica come un insieme di fatti e azioni traducibili in “torti personali”.
L’apparentamento delle suddette forze politiche, è come in qualsiasi altro balottaggio, la naturale e coerente convergenza che per la specificità del fine, cioé essere alternativi ad un’amministrazione uscente fallimentare, supera barriere ideologiche e steccati politici.
Il ragionamento é quindi molto piú complesso e non può essere ridotto ad una mera semplificazione tra “torto e cortesia”.
Dopo le mille divisioni che hanno ridotto la città in fazioni, l’operazione del candidato sindaco Pennica è quella di ricompattare, e riunire tutti attorno alla tavola del “buon padre di famiglia” per ritrovare pace e concordia e ricostruire insieme Agrigento.
Va altresì detto che l’apparentamento restituisce dignità all’elettorato agrigentino che viene così rappresentato in consiglio comunale proporzionalmente al suffraggio democraticamente espresso. Ciò sarà certamente compreso dal presidente del Patto per il territorio, Piero Macedonio e da lui accettato con lo stesso fair play con il quale ha augurato la vittoria al miglior competitor.