4 Dicembre 2024
Home Giuseppe Arnone dei comitati civici per la Sicilia: Pennica può dare il cambio di passo agli agrigentini, Mariella Lo Bello è una risorsa per la città

1 thought on “Giuseppe Arnone dei comitati civici per la Sicilia: Pennica può dare il cambio di passo agli agrigentini, Mariella Lo Bello è una risorsa per la città

  1. ………. invito Pennica ad allargare la maggioranza perchè da candidato senza tessere di partito, come ha sempre sostenuto, i partiti possono essere uno strumento per trasformare i progetti in realtà ………….

    La riflessione di Giuseppe Arnone dei Comitati Civici per la Sicilia merita qualche approfondimento e puntualizzazione per chi, in queste ore, fa sofismi e virtuosismi sulla legge elettorale e sulla “questione morale” degli apparentamenti.

    La legge elettorale regionale 2011 pone alcuni paletti rispetto alla precedente :
    – Soglia di sbarramento del 5%;
    – Doppio, distinto, voto sindaco consigliere (peccato che non abbia optato per la doppia, distinta, scheda del sindaco e del consigliere);
    – Liste collegate al candidato sindaco fin dal primo turno;
    – Unico turno per comuni fino a 10000 abitanti;
    – Premio di maggioranza.

    A proposito del premio di maggioranza (60% dei consiglieri) LO SPIRITO DI BASE È STATO QUELLO DI ASSICURARE LA STABILITÀ E LA CONVERGENZA tra Amministrazione e Consiglio Comunale.

    SE TRA PIÙ COMPETITORI AL PRIMO TURNO UN CANDIDATO OTTIENE IL 50% + 1 DEI VOTI È ELETTO E PORTA CON SÉ IL PREMIO DI MAGGIORANZA.
    INECCEPIBILE.

    Se tra più competitori (almeno tre) un candidato OTTIENE PIÙ DEL 40% AL PRIMO TURNO MA NON SUPERA IL 50% DEI VOTI si va al ballottaggio col secondo candidato sindaco, e se vince al secondo turno ottiene il premio di maggioranza .
    NON ECCEPIBILE
    I CONSIGLIERI COLLEGATI AL CANDIDATO CHE HA RIPORTATO PIÙ DEL 40% AL PRIMO TURNO E POI HA VINTO SONO RAPPRESENTATIVI DELL’ELETTORATO.
    E’, per non andare lontano, al caso Palermo Orlando.

    Se tra più competitori (almeno tre) un candidato OTTIENE MENO DEL 40% AL PRIMO TURNO si va al ballottaggio col secondo candidato sindaco.
    IN QUESTO CASO E SOLO IN QUESTO CASO poiché il candidato al primo turno è collegato con LISTE CHE NON HANNO RIPORTATO UN RISULTATO RAPPRESENTATIVO DELL’ELETTORATO (più del 40%) E’ PREVISTO L’APPARENTAMENTO CON ALTRE LISTE TERZE che – se raggiungono complessivamente più del 50% dei voti complessivi – STERILIZZANO IL PREMIO, perché si tratterebbe di un REGALO INGIUSTIFICATO.

    In buona sostanza CON L’APPARENTAMENTO SI “ALLARGA” LA RAPPRESENTATIVITÀ DELL’ELETTORATO NON “REGALANDO” CANDIDATI DI UNA SOLA PARTE A CHI NON HA UNA MAGGIORANZA SIGNIFICATIVA.
    I consiglieri eletti hanno la stessa valenza e gli elettori hanno la stessa dignità di elezione.

    La ratio della Legge, anche se dura e difficile da digerire, è dunque che

    IN QUESTO CASO SI PREMIA LA COMPLESSIVA RAPPRESENTATIVITÀ DELL’ELETTORATO, NON ESSENDO SIGNIFICATIVAMENTE PREVALENTE (40% +1) QUELLA ORIGINARIA ESPRESSA AL PRIMO TURNO.

    LA LEGGE, COME TUTTE LE LEGGI FATTE DAGLI UOMINI, È SICURAMENTE DISCUTIBILE MA FINO A QUANDO NON VIENE SUPERATA DA ALTRA LEGGE, VA OSSERVATA.

    Tutte le altre considerazioni sono pura filosofia del parlare e del disquisire.

    D’altra parte la Legge, in atto si presta ad altre osservazioni:

    Perché non unificare il “turno unico secco” in atto limitato ai comuni fino a 10.000 abitanti ?
    Il turno unico nei comuni fino a 10.000 abitanti è esente da critiche ?

    In questi comuni capita che tra tre candidati (8.000 voti)
    A riporti 2800 voti,
    B riporti 2500 voti
    e C ne riporti 2700.
    Vince A con 2.800 voti.
    QUANTO È RAPPRESENTATIVO ANCHE DEGLI ALTRI 5.200 elettori che non hanno votato per lui?

    Facciamo una pausa prima di riprendere a parlare !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1

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