Legambiente: norma sbagliata e sconsiderata che costituisce una picconata distruttiva di uno dei pilastri delle politiche ambientali.
Auspichiamo l’ intervento di censura
da parte del Commissario dello Stato.
Legambiente Sicilia manifesta tutta la propria incredulità ed opposizione alla norma votata dall’Assemblea Regionale Siciliana e voluta dal Governo Regionale e dalla maggioranza politica che lo sostiene, contenente la soppressione dell’Azienda Foreste Demaniali e il trasferimento delle competenze alle province regionali.
“E’ una norma assurda e sbagliata, che mette in crisi uno dei pilastri delle politiche ambientali nella nostra regione – dichiara Angelo Dimarca Responsabile Regionale del Dipartimento Conservazione Natura di Legambiente Sicilia.
E’ immotivata ed inaccettabile poi la cancellazione dell’Azienda Foreste Demaniali qualificato e riconosciuto gestore delleriserve naturali trale più belle della Sicilia, come lo Zingaro, Vendicari, Pantalica, Cavagrande del Cassibile.
La gestione dei vasti demani forestali ed il servizio regionale antincendio boschivo presuppongono unitarietà di strategia e competenze tecniche non garantite dallo smembramento e dall’affidamento alle nove province regionali. E poi non si comprende perché i boschi demaniali rimarranno di proprietà della Regione ma alla loro manutenzione e protezione dovranno provvedere amministrazioni diverse che non hanno peraltro alcuna dipendenza gerarchica o funzionale dalla regione stessa”.
Per Legambiente è incredibile poi che con una recente legge si sia prevista la soppressione delle province e con una successiva norma invece il trasferimento di funzioni e competenze cosi’ importanti ed ampie.
“E’ sbagliato ed inaccettabile che si intervenga su tale delicata materia con emendamenti presentati in piena notte e senza un adeguato confronto – dichiara Mimmo Fontana, Presidente Regionale di Legambiente Sicilia – Forse rimarrà una riforma sulla carta come quella della soppressione degli ATO rifiuti. Presenteremo comunque un’articolata memoria al Commissario dello Stato chiedendo un deciso intervento di censura.
Ed auspichiamo la mobilitazione delle forze sindacali del settore forestale e della funzione pubblica per evitare la destrutturazione di un settore strategico regionale”.
19 aprile 2012
Divide et impera… un’altra cialtroneria della politica siciliana, incapace di risolvere anche i piccoli problemi.. sono un precario forestale 49 anni e 22 passati come precario.. 3 figli.. se per caso perdessi questa piccola opportunita’ lavorativa.. specialmente di questi tempi… chissa’ cosa farei.. chissa’.. ma una cosa e’ sicura: lottero’ con tutte le mie forze per far si che cio’ non avvenga e come me altri 25.000 persone.. prese per il culo da decenni.. sia dai politici che dai sindacati.. ma a parte questo: cosa lasceremo ai nostri figli? dissesto idrogeologico e desertificazione… ma fatemi il piacere Lombardo e company… andate a lavorare e continuate a far lavorare anche noi.. che abbiamo famiglia… certo… non le famiglie che conoscete voi…