“Siamo contenti – dichiara Gianfranco Zanna, direttore regionale di Legambiente Sicilia – che dopo tre anni ci sia un’inversione di tendenza. Ma, purtroppo, è stato confermato quanto da noi denunciato un anno fa. Entrando nel merito e osservando più attentamente i dati forniti oggi dall’assessore Missineo, i posti più visitati in Sicilia sono sempre le aree archeologiche, Agrigento, Siracusa, Taormina, solo per citarne alcuni, e non i musei. Purtroppo, le dieci strutture museali più importanti perdono il 10 per cento dei circa 300 mila visitatori di un anno fa. In questo senso, finora, si è fatto troppo poco per la loro valorizzazione e promozione, e l’arrivo dei privati, che salutiamo comunque favorevolmente, non servirà – conclude Zanna – a risolvere un problema che resta in mano alla politica”.