In riferimento alle recenti polemiche esposte in Consiglio comunale e riferite al cantiere regionale di lavoro della piazza Madrice, agli operai e tecnici impegnati in detto cantiere appare necessario fare chiarezza su quanto emerso, in negativo nei loro confronti, dal dibattito consiliare del 22 novembre 2011 (clicca qui). Il risultato poco decoroso del cantiere Lotto 2 della Madrice, non nasce da pigrizia o dallo scarso rendimento degli operai, né dalla cattiva gestione da parte del personale di direzione.
Il progetto di questo cantiere – affermano gli operai – è nato con due errori di quantità che hanno pesato sia sul regolare prosieguo – causando sospensioni varie – che sull’organizzazione dei lavori. Questi ultimi infatti hanno avuto diversi cambi di direzione, nonostante soltanto una sia stata la perizia di variante.
Dopo la dismissione del bitume, si notò immediatamente che la quantità di basole necessarie da integrare alle esistenti era superiore di circa 115 mq rispetto quella prevista in progetto. Un errore con un costo complessivo superiore ai 10.000€. Integrare tale cifra per il comune di Aragona, che versava e versa in situazione finanziaria difficile, non fu né praticabile né proponibile. Furono, quindi, proposte almeno un paio di varianti per sopperire a tale mancanza di materiale, ma i referenti comunali del cantiere non considerandole valide chiesero di proseguire con i lavori poiché nel frattempo avrebbero trovato loro una soluzione.
Dopo la prima sospensione e la redazione di una perizia di variante da parte del Direttore dei Lavori, ci si rese conto, a circa 20 giorni dalla conclusione del cantiere, che nonostante l’attesa, il materiale mancante necessario a completare il lastricato non era arrivato. Il cantiere non poteva essere concluso regolarmente e nei tempi previsti. Tutto ciò ha comportato l’impossibilità di completare la pavimentazione nella parte adiacente la piazzetta con il monumento ai minatori.
Per quanto riguarda la piazza antistante l’auditorium il discorso è più complesso. Anche lì è stato fatto un errore di quantità come evidenziato nel computo. E per sopperire allo stesso, era stato deciso di lasciare un’area in cemento, larga un metro, a contorno della piazza, nell’attesa del completamento dei lavori in un momento successivo.
Durante i lavori, Don Giuseppe, arciprete e parroco della Chiesa Madre, ha voluto acquistare con l’aiuto personale del Sindaco la parte di mattoni in monostrato vulcanico mancanti per il completamento dei lavori della piazza. A tal punto – continuano gli operai che hanno lavorato nel cantiere -, però, i nostri referenti comunali ci hanno impedito di integrare tali quantità a quelle in nostro possesso perché il lavoro non sarebbe stato conforme alla perizia approvata.
Tanto ci sembra doveroso precisare alla cittadinanza al fine di fare chiarezza evitando così inutili polemiche. Aldilà degli errori progettuali, il problema principale è stata la scelta del sito della piazza e la tipologia di lavoro che sicuramente non era consona ad un cantiere il cui personale, come sapevamo anche prima, viene scelto fra madri di famiglia, spesso casalinghe e di mezza età, e pochi uomini in disoccupazione e lontani dai cantieri da diverso tempo.
Per quanto già detto, e senza entrare nel merito della numerosa rappresentanza femminile, che nonostante alla loro prima esperienza come operaie, hanno comunque fornito un meritevole contributo, gli operai del cantiere della piazza madre sono disposti assumersi le proprie eventuali responsabilità, qualora le stesse vengano riconosciute ed evidenziate, senza tuttavia divenire bersaglio privilegiato di chi sconoscendo i fatti nel dettaglio vorrebbe parlare per luoghi comuni.
Si sottolinea infine che dei 5 cantieri finanziati il suddetto era sicuramente il più difficoltoso e parallelamente non si capisce come mai sia stato il cantiere con il minor numero di giornate lavorative. Tutto ciò comunque vuole essere solo un chiarimento senza voler polemizzare con nessuno, neanche con chi ha criticato il mancato completamento del lavoro, e si sottolinea che tutti i lavoratori in organico al 2° Lotto del cantiere piazza Madrice sono grati all’amministrazione per l’opportunità ricevuta.
Sono grati all’amministrazione x l’opportunità ricevuta???!!!! ke lekinaggio!!!!! ma finiamola!!! le responsabilità sappiamo bene di ki sono e nulla puo’ cambiare cio’ ke drammaticamente è stato fatto!!! come sappiamo bene ke nn c’entrano affatto i lavoratori assolutamente!!! nn serve aver messo di tasca propria ….nn serve dare colpe tanto x darle ……rimarrà nei ricordi di tutti il cantiere scuola della Madrice come il cantiere della vergogna!!!