Agrigento – Il consigliere Arturo Ripepe (Pid) ha presentato un Ordine del giorno per discutere sulla riorganizzazione territoriale degli uffici del giudice di pace (D.L. 138/2011 convertito in L. 14/9/2011 n. 148) che comporterebbe la chiusura dell’Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini:
“Premesso che La Legge 14/9/2011 N. 148 ( conversione del D.L. 138/2011), al fine di contenere le spese dello Stato, parla di riorganizzazione territoriale degli uffici giudiziari e chiusura degli uffici dei gdp. ad esclusione di quelli circondariali cioè siti nel capoluogo di provincia.
Considerato che a Casteltermini è allocato un immobile , l’unico nel territorio della montagna , realizzato con un finanziamento statale, ai sensi dell’art. 19 L. 119/1981 su cui grava un vincolo di destinazione d’uso a favore dell’Amministrazione giudiziaria , pertanto dalla chiusura non risulterebbe nessun risparmio visto che il il Comune concorre pure al pagamento delle spese di funzionamento con l’impegno, altresì a lasciare i locali che usa parzialmente qualora dovessero risultare necessari per sopravvenute esigenze dell’Amministrazione giudiziaria.
considerato altresì che Attualmente l’Ufficio ha in organico due giudici di pace e tutto il personale della Cancelleria ( direttore amm.vo, cancelliere, operatori giudiziari ed ausiliari) che assicurano un ottimo livello di professionalità sia nei rapporti con la classe forense sia nei rapporti con l’utenza tutta.
Visto che il mandamento dell’Ufficio del Giudice di Pace comprende i comuni di Casteltermini e di San Biagio Platani contigui nei confini e potrebbe servire, altri comuni quali San Giovanni Gemini, Cammarata, Sant’Angelo Muxaro, Acquaviva Platani .
Visto che l’Ufficio del Giudice di Pace di Agrigento unico ufficio che non dovrebbe essere soppresso, non si trova allocato nel Palazzo di Giustizia in Via Mazzini, bensì a Villaseta distante ben 7Km da Agrigento, mal collegato con i mezzi pubblici provenienti da altri comuni della provincia e ciò con gravi disagi per gli utenti,con problematiche che verrebbero inevitabilmente a crearsi agli utenti sia per la distanza , sia per il “costo della giustizia” in quanto gli stessi utenti, per le cosiddette cause minori, si vedrebbero costretti a rinunciare ad adire l’autorità giudiziaria.
Appare opportuno nel ribadire che i Giudici di Pace sono i giudici più vicini alla cittadinanza proprio perché si occupano di “ cause minori” che poi sono quelle che più affliggono i cittadini e perchè i cittadini, in alcuni casi, possono anche difendersi da soli senza l’assistenza di un legale.
Considerata, altresì, la posizione geografica di Casteltermini , più centrale rispetto agli altri comuni viciniori quali , oltre quelli summenzionati di Cammarata, San Giovanni Gemini, Sant’Angelo Muxaro, Acquaviva Platani anche quelli di Mussomeli e Campofranco;
Considerato in ultimo che l’Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini è l’unico in provincia ubicato in idonei locali di proprietà statale, come sopra specificato, per cui non grava con spese di locazione sul bilancio dello Stato e che il comune di Casteltermini è disposto a continuare a sostenere le restanti spese di gestione dell’Ufficio;
Si propone al Consiglio Provinciale l’approvazione di un documento, con le suddette motivazioni da sottoporre al Ministero di Grazia e Giustizia che preveda la proposta di accorpamento degli uffici del Giudice di Pace della montagna, e del circondario, che verrebbero inevitabilmente chiusi,in applicazione della Legge 14/09/2011 N 148 (conversione del D.L. 138/2011),presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini.