Agrigento – “Oggi, 45° ‘anniversario della frana di Agrigento – scrive Calogero Miccichè Coord. Prov. di SEL di Agrigento -, poteva essere una giornata di ricordo dei drammatici eventi calamitosi di quel 19 luglio 1966 e di riflessione su quanto legame materiale e politico ci possa essere con gli attuali accadimenti calamitosi che interessano il nostro centro storico, ma siamo costretti, nostro malgrado, a parlare d’altro.
Stiamo assistendo all’ultimo giro della giostra dell’amministrazione Zambuto e, salvo nuovi avvenimenti, questo continuo movimento di assessori non ci meraviglia più di tanto; ci preoccupano, invece, i problemi della città che erano e restano irrisolvibili, anzi si aggravano ogni giorno di più: dal preoccupante inquinamento del mare di S. Leone a una città sempre più sporca di rifiuti urbani, ad un centro storico che cade a pezzi.
Problemi che si sommano a tanti altri innumerevoli problemi che pesano sulle spalle di una città ormai in ginocchio e che, a quanto pare non smuove più di tanto il Sindaco che, invece, ha il sonno disturbato da un solo problema: come evitare che si sappia in giro ufficialmente che la sua amministrazione in questi 4 anni ha falsificato i conti del bilancio, prendendo in giro perfino la Corte dei Conti, grazie alle false attestazioni di alti e prezzolati dirigenti comunali. Non bisogna nemmeno sottacere la responsabilità del consiglio comunale che in tutti questi anni, salvo qualche rara eccezione, ha assecondato tale prassi. Devo comunque ricordare ancora una volta che nel settembre del 2007 mi sono dimesso da assessore anche per gli stessi argomenti che qui si espongono, addirittura avevo chiesto al consigliere Arnone di sollevare lui e stigmatizzare in consiglio la cattiva abitudine di falsificare i conti, considerato che mi si è impedito di intervenire, ma non ne ha fatto nulla con mio grande sconforto.
Oggi credo sia urgente denunciare tali misfatti amministrativi, politicamente assimilabili a fatti criminosi che devono essere bloccati perchè non è più tollerabile aggravare lo stato economico e finanziario dell’ente comunale, cioè e come mettere direttamente le mani nelle tasche dei cittadini.
In un certo senso è lo stesso Sindaco che fornisce i dati che ci fanno ricostruire lo stato comatoso delle nostre finanze comunali. Ad esempio, il sindaco nel mese di giugno ingiustamente licenzia l’ing. Calogero Morreale perchè, a suo dire, nei primi 6 mesi di prova del 2011 aveva fatto incassare alle casse comunali oneri di concessione edilizie pari a 183 mila euro (vedi Determina Sindacale n. 115 del 15 giugno 2011). Non entrando nel merito dell’illegittimo provvedimento del Sindaco, lo stesso dovrebbe spiegare come farà a raggiungere nei successivi 6 mesi del 2011 un introito di 5 milioni e 100 mila euro previsti nel bilancio già approvato dalla Giunta il 14 luglio scorso. Poiché questa sovra dimensionata previsione di entrata, assieme a tante altre partite falsate, non avrà possibilità di concretizzarsi finanziariamente.
E’ presto detto che siamo in totale disavanzo, cioè a dire: il comune di Agrigento è materialmente fallito ! Punto è basta!
Ed proprio questo fallimento che il Sindaco vorrebbe nascondere ed evitare, non per amore verso la città, ma per spostarlo più avanti nel tempo, come aveva fatto il sindaco Piazza prima, e come ora Zambuto vorrebbe fare lasciando a chi subentrerà dopo di Lui, considerata la crescente impopolarità; ma rimandare il problema del bilancio non farà altro che creare maggiori problemi alla città viste le nuove e più punitive leggi in materia di insolvenza finanziaria per gli enti locali.
Poiché sono sicuro che il sindaco non risponderà nel merito alle questioni che si stanno sollevando con la presente, ma si limiterà a dire che è colpa dei tagli operati del governo ( a Lui vicino tramite Alfano) sapendo che il suo obiettivo è quello di arrivare alle elezioni comunali del 2012 spendendo il poco denaro artificiosamente gonfiato, lasciando a chi subentrerà dopo una voragine di debiti che affosserà per parecchi anni la città di Agrigento.
Per questo – conclude Miccichè – lancio un appello ai consiglieri comunali invitandoli a riflettere su questo drammatico problema che si trascina ormai da tempo attraverso l’approvazione di bilanci falsi. Per queste ragioni anche se il consiglio comunale non lo formalizzerà, nella qualità di coordinatore di SEL continuerò a chiedere le dimissioni del sindaco Zambuto.