Il governo siciliano di Raffaele Lombardo probabilmente si appresterà ad effettuare l’ennesimo cambio di assetto, questa volta a spese di Futuro e Libertà. I rumors di questi ultimi giorni vedono infatti il governo autonomista siciliano guidato dal leader del Mpa, Raffaele Lombardo, avere qualche “mal di pancia” nei confronti degli alleati (ex?) del partito del Presidente della Camera, Gianfranco Fini, soprattutto dopo le tensioni create in quest’ultimo periodo nei governi provinciali e comunali dell’isola proprio a causa degli attacchi che Fli ha attuato nei confronti delle amministrazioni guidate da esponenti del Movimento per le Autonomie. Uno dei casi più eclatanti è la Provincia di Agrigento, dove il Presidente Eugenio D’Orsi si troverà ad affrontare una possibile mozione di sfiducia presentata in Consiglio da parte degli esponenti del Pdl e con il possibile avallo degli uomini di Fli.
Una situazione che sicuramente avrà delle ripercussioni a livello regionale con la possibile defenestrazione dell’esponente di Fli in giunta, Giammaria Sparma, fino ad oggi Assessore al Territorio e Ambiente, vicino ad uno dei maggiori esponenti di Fli in Sicilia, il deputato agrigentino, Pippo Scalia.
Una tensione che si è acuita in quest’ultimo periodo addirittura con Gianfranco Fini che aveva già dichiarato che la situazione siciliana era al vaglio dei dirigenti locali in caso di possibile rinvio a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa di Raffaele Lombardo sulla inchiesta denominata “Iblis”. Parole che difficilmente verranno digerite dal governatore siciliano soprattutto dopo che la procura catanese ha stralciato la posizione dei fratelli Lombardo; atto propedeutico ad una richiesta d’archiviazione che farebbe definitivamente luce sulla inconsistenza delle prove a carico di Raffaele Lombardo. Ma il principale “nodo” della questione politica siciliana vede proprio il deputato “finiano” Pippo Scalia che sembra essere in procinto di abbandonare Fli e approdare alla corte del neo movimento di Gianfranco Miccichè, Forza del Sud, che in queste ultime elezioni ha avuto un successo inaspettato se consideriamo lo stato “embrionale” del nuovo soggetto politico.
Ed allora ecco Raffaele Lombardo che più che rompere l’alleanza con Fli e il Terzo Polo, plasmerà nuovamente la compagine governativa a scapito di Scalia e della sua nuova possibile collocazione.
Comunque vadano le cose, certo è il fatto che con lo stralcio della posizione giudiziaria di Raffaele Lombardo ora si vedranno degli scenari tutti nuovi e che sicuramente, come è nelle previsioni, sfocerà in un nuovo rimpasto nell’esecutivo regionale.