Agrigento – Il consigliere comunale dell’UDC Giuseppe Raccuia esprime il proprio compiacimento ed apprezzamento in merito all’iniziativa condotta dal Sindaco Marco Zambuto ed inerente alla richiesta formulata sia all’Ato Idrico che alla società Girgenti Acque per la rimodulazione della Tariffa idrica attualmente applicata ingiustamente ai cittadini di Agrigento.
In particolare il Consigliere Raccuia rileva, che seppur a distanza di circa un mese dalla richiesta formulata con propria nota ed inviata allo stesso primo cittadino ed al presedente del Consiglio Comunale con la quale lo stesso consigliere rappresentava le proprie rimostranze e perplessità in ordine all’attuale sistema tariffario applicato dal gestore del S.I.I. nel comune di Agrigento sollecitando contestualmente il primo cittadino ad attenzionare la questione ed invitandolo ad attivare le eventuali iniziative del caso, oggi il Sindaco Marco Zambuto con il provvedimento Prot. 27947 del 19/05/2011 ha assunto una preliminare determinazioni a tutela dei diritti della cittadinanza agrigentina richiedendo ufficialmente all’ente gestore del servizio idrico l’immediata sospensione della tariffa attualmente applicata dal gestore in quanto ritenuta illegittima poiché non rispondente a quanto previsto dagli artt. 16 e 24 della convenzione di assunzione del servizio idrico integrato sottoscritta in data 27/11/2007.
Raccuia, nell’apprezzare l’ulteriore posizione oggi assunta dal Sindaco a tutela della comunità agrigentina, auspica che la sociètà che gestisce il sistema idrico nel comune di Agrigento rimoduli il sistema tariffario attualmente applicato agli utenti del comune di Agrigento riportando il costo dell’acqua ai valori congrui ed adeguati ai costi delle altre realtà dello stesso ATO Idrico. E’ inammissibile infatti che lo stesso bene pubblico gestito con lo stesso servizio abbia tariffe differenziate da comune a comune dello stesso Ato e che i cittadini di Agrigento debbano pagare l’acqua ad una tariffa superiore anche del 50% rispetto a quella pagata da altri comuni.
Per tramite dell’Ufficio di Presidenza
Al Signor Sindaco
SEDE
Al Presidente del Consiglio Comunale
p.c. Al Segretario Comunale
SEDE
Al Dirigente del Settore II
Affari Legali – Avvocatura – Espropriazioni
Al Dirigente del Settore V
Servizi Finanziari – tributi – Personale
Oggetto: TARIFFA IDRICA APPLICATA DAL GESTORE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO.
Come ben noto dal 25/03/2008 la gestione del servizio idrico non risulta più di competenza del Comune di Agrigento in quanto espletata dal nuovo gestore “Girgenti Acque”.
Oggi, a più di tre anni dall’espletamento del servizio da parte del nuovo gestore, i nostri concittadini si ritrovano a pagare l’acqua più cara rispetto agli altri comuni facenti parte dello stesso Ato Idrico in quanto ancora ad oggi la tanto decantata tariffa unica non è entrata ancora in vigore ne tanto meno è stata applicata.
A titolo di esempio si riscontra che ad Agrigento si paga l’acqua secondo la tariffa a consumo secondo le tre fasce che sono state definite: fino a 70 mc ad €. 1,12, da 71 mc. a 100 mc ad €. 1,44, oltre i 100 mc. ad €. 1,92. A tali tariffe per mc di acqua consumata bisogna poi aggiungere ulteriori 0,11 cent/euro per ogni mc di acqua consumata per il servizio di fognatura ed 0,32 cent/euro per ogni mc di acqua consumata per il servizio di depurazione.
Lo stesso servizio, ma soprattutto lo stesso bene pubblico, i cittadini di altri comuni facenti parte dello stesso Ato idrico lo pagano con tariffe notevolmente inferiori alla nostra anche del 50%.
Basta collegarsi al sito internet del gestore per potere prendere visione delle tariffe che attualmente vengono applicate negli altri comuni facenti parte dello stesso Ato Idrico.
Con la presente, Signor Sindaco, in primo luogo, Le sollecito a volersi attivare presso il competente Ato Idrico affinché si possa provvedere nel più breve tempo possibile all’attivazione delle procedure necessarie affinché si possa giungere all’applicazione della tariffa unica, che sulla base di quanto comunicato più volte dal Nuovo gestore del S.I.I. a mezzo vari organi di stampa, dovrebbe essere di gran lunga inferiore rispetto a quella oggi pagata dai cittadini di Agrigento.
Contestualmente alla presente, Signor Sindaco, Le rammento ancora che ad oggi non si ha notizia né del Regolamento d’Utenza del S.I.I. né della Carta del Servizio.
Tali documenti che costituiscono gli unici strumenti di tutela per il cittadino devono essere attivati entro breve termine con le eventuali modifiche da apportarsi come da riscontri che il Consiglio Comunale di Agrigento ha attenzionato in sede di discussione in diverse sedute dello stesso Organo Consiliare.
In ultimo, Signor Sindaco, Le rappresento, affinché Ella possa valutare le eventuali azioni e determinazioni da intraprendere, che il costo dell’acqua che allo stato attuale il nuovo gestore richiede ai nostri concittadini e precisamente fino a 70 mc ad €. 1,12, da 71 mc. a 100 mc ad €. 1,44, oltre i 100 mc. ad €. 1,92, scaturisce da una Determina Sindacale, la n° 127 del 20/04/2007, con la quale la precedente Amministrazione ha aumentato le tariffe, rispetto a quelle deliberate dal Consiglio Comunale con atto n° 152 del 29/11/2005 entrate in vigore con il 01/01/2006, sol perché come testualmente riporta la stessa delibera “ nella stesura del bilancio di previsione le spese sono aumentate a causa della presenza di debiti fuori bilancio non finanziabili attraverso mutui erogati dalla Cassa Depositi e prestiti ed a causa dei maggiori oneri collegati con la gestione del dissalatore di porto Empedocle”.
Tale delibera Sindacale, inoltre, precisava: “Si rende pertanto necessario modificare la citata determinazione sindacale nel senso di aumentare le tariffe relative al servizio idrico per l’anno 2007 al fine di aumentare il gettito di ulteriori presunti 1.800.000,00 di euro”.
Orbene signor Sindaco, alla luce di quanto sopra ritengo che sia inammissibile ed inconcepibile che un gestore, a parità del servizio reso ed a parità del bene erogato nei diversi comuni facenti parte dello stesso Ato, per il comune di Agrigento possa richiedere e quindi introitare in maniera del tutto gratuita somme aggiuntive, sol perché un Ente Locale per far fronte alle esigenze dell’anno 2007, legate a previsioni di spese aumentate a causa della presenza di debiti fuori bilancio ed a causa dei maggiori oneri legati alla gestione del dissalatore di Porto Empedocle, per altro oneri di cui successivamente si è fatto carico la Regione con il Governo Cuffaro e l’impianto di che trattasi oggi si presenta non utilizzato, ha aumentato la tariffa per esigenze discutibili sul piano normativo e di tale aumento di tariffa, oggi e già da tre anni, ne debba beneficiare il nuovo gestore a discapito dei nostri concittadini.
Con la presente, pertanto, La invito e Le sollecito ad attenzionare la questione sopra esposta al fine di poter valutare ogni possibile azione ed attivare eventualmente tutte quelle iniziative amministrative del caso affinché i nostri concittadini possano ritornare a pagare l’acqua alla tariffa adeguata ma soprattutto più congrua alla luce anche dell’offerta presentata dal gestore in sede di gara, ritenendo personalmente viziata la determina sindacale citata sia sotto l’aspetto formale sia sotto l’aspetto normativo per quanto riguarda tra l’altro le motivazioni che hanno portato alla sua determinazione.
Per gli approfondimenti del caso si richiamano il combinato disposto degli artt. 42-48-172 e 117 del T.U.E.L.L., nonchè quanto previsto dall’art. 13 della L. 36/94 ora art. 154 del D.Lgs 152/2006.
ART. 154
(tariffa del servizio idrico integrato)
1. La tariffa costituisce il corrispettivo del servizio idrico integrato ed e’ determinata tenendo conto della qualità della risorsa idrica e del servizio fornito, delle opere e degli adeguamenti necessari, dell’entità dei costi di gestione delle opere, dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito e dei costi di gestione delle aree di salvaguardia, nonchè di una quota parte dei costi di funzionamento dell’Autorità d’ambito, in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio secondo il principio del recupero dei costi e secondo il principio “chi inquina paga”. Tutte le quote della tariffa del servizio idrico integrato hanno natura di corrispettivo.
La presente nota viene contestualmente inviata al Presidente del Consiglio Comunale affinché possa essere valutato l’inserimento di un apposito ordine del giorno da discutere in un prossimo Consiglio Comunale al fine di attenzionare sia le varie problematiche, ben note a tutti, sorte durante questi tre anni di nuova gestione del S.I.I., sia le azioni che sono state intraprese tanto dall’Amministrazione Comunale quanto dal nuovo gestore.
Fiducioso che nelle more di una possibile e percorribile azione da parte del Sindaco, il Consiglio Comunale a conclusione del dibattito possa deliberare un documento di indirizzo condiviso all’unanimità.
Certo di sicuro ed immediato riscontro
Agrigento, lì 15/04/2011 Giuseppe Raccuia
(Consigliere Comunale UDC)
Se quanto scritto dal Consigliere Raccuia risponde…………. al vero (io so che è vero, che mi è stato confermato da più fonti autorevoli, ma devo esporre…………. con il beneficio del dubbio):
1.- SOLO PER IL 2007 la Determina Sindacale n. 127 del 20/04/2007 determinò un costo maggiore della tariffa idrica rispetto a quella fissata con Delibera del Consiglio Comunale con atto n° 152 del 29/11/2005;
2.- NESSUN ALTRO ATTO DELIBERATIVO (Sindacale, Giunta Consiglio, Dirigenziale…) HA MODIFICATO LA TARIFFA né la Delibera del Consiglio Comunale con atto n° 152 del 29/11/2005;
3.- La tariffa idrica, dal 2008 agli anni successivi, doveva essere la stessa della tariffa del 2006, conforme alla Delibera del Consiglio Comunale con atto n° 152 del 29/11/2005.
4.- dal 1/01/2008 ad oggi, finora per 4 esercizi finanziari, SENZA ALCUN SUPPORTO GIURIDICO E AMMINISTRATIVO, IL COMUNE DI AGRIGENTO (L’AMMINISTRAZIONE ZAMBUTO) HA FATTO PAGARE INDEBITAMENTE AI CITTADINI DI AGRIGENTO UNA TARIFFA MAGGIORATA.
C O M P L I M E N T I !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
CI SONO I PRESUPPOSTI PER UNA CLASS ACTION ?
I SINDACATI COSA DICONO ?
I CITTADINI (E NON I SUDDITI) ORA SANNO, E …………SAPRANNO COSA FARE.
Gentile Tobia, in merito al suo punto 4 le cose non stanno proprio così in quanto dal marzo del 2008 al Comune non entra più niente che riguardi l’acqua tranne i crediti vantati per gli anni precedenti e con le tariffe in vigore per quegli anni.
MI ILLUMINA ….D’IMMENSO (?)
se mai ce ne fosse stato bisogno
lo scritto di pio pio,
CON LA SUA PRECISAZIONE.
Purtroppo per lui
LA STESSA RISULTA ESSERE UNA INESORABILE AGGRAVANTE SENZA APPELLO per l’Amministrazione Comunale.
Cessato l’effetto della Determinazione Sindacale n. 127/2007 VALIDA PER IL SOLO 2007, IN AUTOMATICO,
DAL 1 GENNAIO 2008,
SI DOVEVA TORNARE ALLA PREGRESSA TARIFFAZIONE PIU’ FAVOREVOLE
DATA DALLA TUTTORA VIGENTE Delibera del Consiglio Comunale con atto n° 152 del 29/11/2005.
E INVECE ?
INVECE L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
HA OMESSO,
CONSEGNANDO A GIRGENTI ACQUE IL SERVIZIO NEL MARZO 2008,
DI SEGNALARE CHE LA TARIFFAZIONE 2007 NON ERA PIU’ QUELLA VIGENTE.
CHISSA’…………………………………………..
PERCHE’ ????????????????????????????????????????????????????
Apprezzabilissimo l’interesse del consigliere Raccuia per i reali problemi della cittadinanza. Gli argomenti di cui si è fatto portavoce hanno sempre avuto una valenza notevole per i cittadini. Purtroppo registriamo da parte del sindaco, dal quale non ci aspettiamo più niente, l’eterno “ORECCHIO DA MERCANTE”.