“Era il dicembre del 2009 – si legge nel comunicato del Pd- quando sulla Gurs veniva pubblicato il PRG che Agrigento aveva atteso e discusso per 20 lunghi anni per superare e correggere gli errori commessi con quello del 78. Fin da allora apparse subito evidente che lo strumento, privo delle prescrizioni esecutive, pur costituendo un rilevante passo in avanti, risultava per gran parte inutilizzabile, limitando l’attività edilizia alla solo manutenzione e ristrutturazione dell’esistente in tutte le zone interessate da tali piani attuativi.
A distanza di quasi due anni, e dopo i numerosi interventi sul tema, non ultimo quello di questo stesso direttivo del gennaio di quest’anno, apprendiamo che l’ufficio tecnico comunale non dispone di personale preposto alla redazione degli atti per l’approvazione da parte del Consiglio Comunale.
Ci preme sottolineare che stiamo parlando tra l’altro delle aree su cui dovrebbero sorgere le attività di tipo turistico ricettivo, oltre a quelle destinate all’espansione dell’edilizia residenziale, entrambe con una indiscutibile ricaduta sul tessuto economico della città. Ma anche il riordino urbanistico complessivo dei quartieri e il ripristino degli standard urbanistici in zone oggi deficitarie con gli edifici pubblici che si dovrebbero realizzare sono gli ulteriori benefici effetti derivanti dalla piena attuazione del piano.
Ma oltre all’assenza delle Prescrizioni esecutive uguale inerzia è possibile registrare nei riguardi dei restanti piani d’iniziativa pubblica ad oggi ancora non operanti, tra i quali la rivisitazione dei Piani Particolareggiati ereditati dal PRG 78, o la redazione dei piani di recupero e di mitigazione previsti ma non ancora nemmeno commissionati, con evidente nocumento dell’attività edilizia sia di natura imprenditoriale che privata.
Eppure a fronte del grande respiro che tali strumenti avrebbero potuto dare all’economia e all’occupazione della città, non è corrisposta la dovuta attenzione da parte dell’Amm.ne comunale, pur avendo in questi anni basato parte del proprio bilancio sugli oneri concessori derivanti.
All’assenza dei citati adeguati strumenti urbanistici si devono sommare le evidenti carenze di personale di tutto il settore urbanistica, che di fatto ne compromettono l’efficienza. Infatti, da gennaio a oggi si possono contare sulle dita di una mano le pratiche evase, tra concessioni, autorizzazioni, sanatorie. Professionisti imprese e cittadini hanno visto un rallentamento di tutte le procedure autorizzative determinando un blocco dell’attività edilizia in città con pesantissime ricadute economiche, ancora da registrare.
Il conseguente ridotto flusso di cassa degli oneri concessori avrà pesanti conseguenze sul bilancio, riducendo ulteriormente le già scarse risorse destinate alle opere di urbanizzazione.
Il PD non ritiene che l’economia di Agrigento si debba basare esclusivamente sull’attività edilizia, né abbiamo giudizi troppo lusinghieri sugli stessi strumenti urbanistici ritenendo eccessiva la volumetria realizzabile quando la priorità dovrebbe essere il recupero dell’esistente specialmente in Centro Storico, ma è nostra convinzione che la corretta attuazione dei piani ormai adottati, oltre che rilevante sbocco occupazionale, rappresenti la migliore delle misure preventive all’abusivismo e al disordine edilizio, presupposto per una migliore qualità della vita urbana.
Richiamiamo quindi il Sindaco a fornire la dovuta attenzione all’ufficio urbanistica, colmando le evidenti lacune umane e professionali, con il riordino delle dotazioni e delle piante organiche, al fine di consentire un ordinario svolgimento delle attività nei tempi di Legge, e al contempo lo invitiamo, quale misura straordinaria e urgente, a dare piena operatività all’ufficio di “piano regolatore”, istituito sulla carta, che si dedichi esclusivamente alla redazione dei piani attuativi mancanti ed alla revisione continua di quelli esistenti secondo le direttrici di una qualità della vita che ad oggi manca.
Agrigento, 18 maggio 2011
Epifanio Bellini
Domenico Pistone
Piero Luparello
Angela Galvano
Salvatore Lauricella
Giacomo Di Benedetto
Angelo Capodicasa
Cari amici ,al sindaco interessa soltanto avere dalla sua parte il dirigente ,per il resto gli importa un fico secco .
Per avere un po’ di dimistechezza in tale settore, occorre conoscere a fondo il vecchio P.R.G e le sue varianti e prescrizioni ai sensi di legge ,le leggi sulla sanatoria etc.Cosa di poco tempo vero ?
Buona domenica