Migliaia di persone arrestate, minacciate, torturate e uccise solo per aver difeso i diritti umani, limitazioni alla libertà di espressione, processi iniqui, civili vittime di conflitti: questo il quadro mondiale del 2010, che emerge dal Rapporto annuale 2011. Ma nello scorso anno ci sono stati anche la liberazione di Aung San Suu Kyi, il premio Nobel per la pace al dissidente cinese Liu Xiaobo, l’inizio della richiesta di libertà e giustizia in Medio Oriente e Africa del Nord. Alla luce di questi passi avanti, Amnesty celebra, il 28 maggio, il suo 50° anniversario, dedicando il Rapporto alle persone coraggiose che sfidano la repressione. Per il suo compleanno, Amnesty ha rinnovato questa newsletter e organizzato tante iniziative, perché l’imperativo, dopo mezzo secolo, è ancora quello di unire le forze per difendere i diritti umani.