13 Maggio 2024
Home Con la speranza che il morto ci scappi presto…

2 thoughts on “Con la speranza che il morto ci scappi presto…

  1. Vogliamo indire un concorso?a ki vuol morire!!! ki vince muore…ma mica muore x niente…..aiuterà ki di competenza doveva,deve e darà delle risposte!!!gli agrigentini ringraziano!

  2. L’Amministrazione più efficiente Che abbia mai avuto la Città di Agrigento :
    Quella pilotata dal sindaco Zambuto ?

    Il crollo degli antichi Palazzi , le macerie sulle macerie
    ……………….. ed il “coraggio di cambiare “!

    Il Coraggio di cambiare è uno slogan a cui bisogna dare credito e affidamento ,
    in quanto , la caduta di questo Palazzo Lo Iacono – Maraventano, costituisce
    una importante novità per gli Agrigentini come la storia ” DU SCECCU DI
    RAFFIELI”.
    Infatti , Il crollo del Palazzo è una novità vera e propria del cambiamento:
    adesso dopo il crollo del Palazzo
    Togliendo le macerie , il Comune di Agrigento , può vantarsi con l’
    intelligenza creativa , organizzativa , responsabile e preventiva del Sindaco
    e degli altri suoi suggeritori consapevoli del Reame, hanno realizzato
    uno “ spazio “ grandissimo da adibire a posteggio nel Centro Storico , così
    finalmente, gli abitanti del quartiere , potranno usufruire , senza problemi ,
    di un megaparcheggio oltre che spazi per il verde pubblico.
    La fortuna di questa vitale, moderna e nuova Amministrazione è che ha avuto l’
    abilità ed “ il Coraggio di Cambiare “ , “ al di sopra dei Partiti “ ,
    realizzando , senza avere speso solo una lira , una struttura libera,
    nata dal “ crollo naturale di un antico Palazzo” al servizio della gente .
    Che bel coraggio ?
    Un Sindaco organizzato , avrebbe radunato a se e chiamato all’appello i
    Maggiori Esperti Ingegneri, Geologi, tecnici , per mettere in sicurezza
    accertata l’immobile in questione a salvaguardia della Storia Agrigentina.
    Certamente non utilizzando i cosiddetti tubi innocenti , esili , incapaci di
    sostenere un gran Palazzo , come degli stecchini …. Ma sarebbe stato più adeguato
    sicuramente incastonare , come un gioiello, con ferramenta enormi “ incatenando
    “ il tutto , a salvaguardia.
    Avrebbe dovuto chiamare all’appello , le Maggiori Ditte e – o Specializzate ,
    quali : Campione, Moncada,Scifo, Miccichè, tessuti Bellavia, tessuti Cimino ,
    Navarra, Sinatra, Li Causi , Di Salvo Costruzioni etc . etc. , per farsi
    aiutare economicamente al fine di non perdere e salvare uno dei più prestigiosi
    immobili della Storia della nostra Città : uno dei Palazzi d’epoca .
    Invece nulla. Ma da chi è collaborato questo Sindaco ? Come mai nessuno ha
    pensato di provvedere con oculatezza ?
    Ma “ il coraggio di cambiare “ in effetti non c’è stato , è solo uno slogan ,
    sbattuto come l’uovo , energizzante elettoralistico . In vero non c’è stata
    esperienza : è mancata l’esperienza!
    E’ mancata la capacità organizzatrice,convogliatrice,l’aiuto dei Partiti ( al
    di sopra dei Partiti !)
    Tutta questa mancata esperienza ha indotto ed ha causato questo disastro e
    grave disagio.
    Farebbe bene il Sindaco , Marco , a dimettersi , insieme al suo assessore ai
    Lavori Pubblici.
    LAVORI PUBBLICI .
    Dunque, tornare a nuove elezioni e subito!
    Poi, a non immaginare i pericoli che il crollo mastodontico avrebbe potuto
    generare ?
    E se ci fosse stato , oltre al danno immobiliare antico perduto , un disastro
    umano appena,appena scampato ?
    La procura della Repubblica in che posizione si porgerà? Ci sono estremi di
    reati ?
    Certo è che la fortuna ha voluto che in quel momento la strada fosse libera di
    cittadini ,altrimenti ,
    avremmo pianto e sofferto .
    Tutti insieme , dobbiamo ringraziare , il Signore nostro Iddio risorto per noi
    , che ci ha tutelati ; e la benedizione di nostro Iddio ha permesso , per
    nostra fortuna , la caduta ed il crollo dei soli massi ….e forse
    Sinceramente me lo auguro …… permetterà il crollo degli Dei , persi , inutili
    e dannosi.

    ALDO CAPITANO
    INSIEME NEL SOCIALE

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