“ sono rimasto alquanto basito di quello che si sta verificando nella città di Favara in vista delle prossime amministrative del 29 e 30 maggio, non sapevo che alcuni concittadini avessero una così spiccata dovizia in materia di diritto amministrativo e degli enti locali nel proporre un ricorso al Tar per bloccare l’imminente consultazione popolare; la stragrande maggioranza dei favaresi vuole votare ed eleggere il nuovo Sindaco, un fatto normale e democratico, che forse una minoranza sotto la regia di qualche politico vuole bloccare.
Annuncio da subito che se il Tar dovesse dare la sospensiva, farò contestualmente assieme al mio gruppo un contro-ricorso, perché cercare il fantomatico vizio procedurale blocca la democrazia partecipativa, perché Favara va governata, non commissariata, perché l’interesse generale non può essere calpestato da 10 o 12 persone.
Chi mi conosce e apprezza sa che mi sono cimentato sempre nelle tornate elettorali, che il governo della città passa dal consenso elettorale, le elezioni sono il momento di massima espressione popolare e di legittimazione per indirizzare un territorio, una comunità senza postille procedurali.
Sicilia Vera si presenta alla cittadinanza, con i propri uomini, il proprio programma, senza nessuna riluttanza e paura, non sfuggiamo al confronto elettorale, anzi grazie al consenso dei tanti favaresi vogliamo dare un cambiamento forte, nell’interesse di tutti.”
