Arresti in Italia, Germania, Canada e Australia.
La polizia in Germania e in Italia ha arrestato 35 presunti mafiosi e cinque mandati di catturasono stati emessi in Australia e in Canada in quella che viene descritto come un durissimo colpo alla ‘ndrangheta.
“Abbiamo raggiunto la struttura centrale della ‘ndrangheta “, ha commentato Carlo Pieroni, che ha guidato l’operazione.
I 41 arresati, presunti membri della ‘ndrangheta, sono sospettati di reati che vanno dal traffico di droga, riciclaggio di denaro ed estorsioni, al possesso di armi da fuoco.
31 gli arresti in Italia, tra cui quello di Francesco Maisano, 46, un presunto boss, mentre sei – tutti i cittadini italiani – sono stati arrestati in Germania, vicino a Costanza, al confine con la Svizzera e nello stato di Hesse a nord.
A questi si aggiungono tre presunti mafiosi a Toronto e uno in Australia occidentale.
Il presunto mafioso arrestato in Australia, è Tony Vallelonga, emigrato dall’Italia oltre trenta anni fa, è stato sindaco ex di Stirling, un sobborgo di Perth con una popolazione di 200.000 abitanti.
Gli arresti sono stati resi possibili dopo un’accurata attività investigativa e grazie all’intercettazione del boss Giuseppe Commisso, soprannominato “u mastru”, “il maestro”.
Sarebbe stato lui personalmente ad impartire gli ordini a tutti i suoi luogotenenti sparsi nei tre continenti
La crescente influenza della ‘ndrangheta è stata sottolineata anche dalla pubblicazione di documenti sul sito Wikileaks, e in particolare di un cable di un riservato, inviato da un diplomatico americano a Roma.
L’inviato ha affermato che tenere il gruppo criminale è tanto radicato in Calabria, che la regione potrebbe essere considerata come uno Stato fallito, se non fosse una parte dell’Italia.