La cultura è al buio. “La biblioteca comunale della frazione di Montaperto da due mesi è chiusa perché è rimasta senza luce. Il comune non ha pagato in tempo le bollette e sono arrivati gli operai dell’Enel a staccare la luce. Non abbiamo più potuto garantire il servizio e ne siamo molti dispiaciuti ”. E’ piuttosto amareggiata la direttrice della biblioteca comunale di Agrigento Rosalba Masone. Anche perché non è la sola biblioteca della periferia che ha dovuto chiudere i battenti. Stessa sorte, anche se per motivi diversi, è toccata alla biblioteca di Giardina Gallotti. In questo caso il motivo è davvero banale e quindi incredibile: “Abbiamo dovuto chiudere a Giardina Gallotti perché un mese fa si è rotta la molla della saracinesca della porta d’ingresso – dice la direttrice Masone – ho chiesto più volte l’intervento degli operai del Comune per risolvere il problema, ma nessuno ha finora provveduto ”. I dipendenti delle biblioteche di Montaperto e di Giardina Gallotti sono stati al momento trasferiti nella biblioteca centrale “Franco La Rocca” attendono di tornare al loro posto. “ Le biblioteche delle nostre periferie vivono tra gravi disagi e in stato di abbandono riguardo alla manutenzione. Anche a Fontanelle la biblioteca comunale ha le saracinesche rotte, non funzionano e sono rimaste abbassate. La conseguenza è che l’illuminazione all’interno è piuttosto scarsa. Anche in questo caso abbiamo chiesto la riparazione delle saracinesche ed ancora attendiamo che qualcuno intervenga ” . C’è persino una biblioteca dove manca il bagno. E’ quella di Villaseta. L’unico dipendente è costretto pertanto a chiudere quando ha la necessità di andare in bagno. Se qualche utente in quel momento si trova in biblioteca, dovrà dunque uscire e attendere il ritorno dell’impiegato. Per quanto riguarda la biblioteca di Montaperto già lo scorso anno rimase chiusa per alcuni mesi per la stessa ragione: il Comune non aveva pagato le bollette per il servizio dell’elettricità. Le biblioteche comunali in periferia sono sorte venti anni fa. Si intendeva offrire questo importante servizio culturale sotto casa anche alla popolazione che risiede lontano dal centro. In realtà però non hanno mai potuto funzionare nelle migliori condizioni, a causa dei modesti finanziamenti messi a disposizione dal Comune per questi servizi. Il vice Sindaco Massimo Muglia dice di non essere stato messo a conoscenza dai dirigenti della situazione in cui attualmente versano le biblioteche delle periferie. “ Farò un sopralluogo per verificare la situazione e interverrò immediatamente perché vengano superate tutte le difficoltà. Riapriremo le biblioteche chiuse e supereremo i disagi in pochi giorni, trattandosi di problemi che non mi pare presentino particolari difficoltà ”. Da parte sua la direttrice del sistema interbibliotecario comunale, Rosalba Masone, replica: “Ho comunicato a chi di dovere ogni cosa, attraverso diverse note scritte, che sono agli atti. Ho informato la titolare d’area, l’ufficio tecnico e l’assessore competente, rappresentando dettagliatamente tutti i problemi col massimo scrupolo e tempestivamente”.
Elio Di Bella