Gabriella Giacco, responsabile provinciale dei gruppi di Volontariato Vincenziano si dice contenta per l’iniziativa che il gruppo “Aragona – gli amici della Torre del Salto d’Angiò” ha avviato con l’intento di manifestare riconoscenza alle suore vincenziane per quanto hanno fatto per il paese e gli aragonesi in questi 130 anni di permanenza. Nell’ultimo secolo, infatti, le suore di San Vincenzo de Paoli sono state punto di riferimento per molti cittadini aragonesi ma, soprattutto, per i più bisognosi.
Gabriella ci confida di essere molto dispiaciuta del ritiro della comunità delle suore da Aragona. Lei che avendo frequentato le elementari presso le vincenziane al Palazzo Principe, dove ha trascorso gli anni più belli della sua gioventù, è stata piccola amica, damina, dama poi insegnante alle elementari gestite dalle suore e, adesso, fa parte del volontariato vincenziano.
“Il gruppo di Volontariato Vincenziano di Aragona – ci dice Gabriella – aderisce all’iniziativa e cercheremo di raccogliere quante più firme possibile. Anche noi teniamo a manifestare riconoscenza ed affetto alle Figlie della Carità di San Vincenzo dé Paoli”.
E’ giusto precisare che le suore si ritirano da Aragona, tuttavia, l’Opera Pia rimane, quindi, rimarrà il loro vigile controllo affinché, del bene verso gli aragonesi possa ancora diffondersi dal Palazzo Principe. I membri del consiglio di amministrazione che subentreranno alle tre suore, che prima ne facevano parte, saranno scelti dalla “Viaggiatrice” e, sicuramente, dovranno agire secondo i principi ispiratori dell’Ordine. Tutti ad Aragona vorrebbero che le suore rimanessero, tuttavia, la mancanza di vocazioni rende improbabile questa possibilità.