Grandangolo – il giornale di Agrigento – diretto da Franco Castaldo – pubblica, in esclusiva, nel numero 46 in edicola oggi, numerosi articoli di grande interesse. Innanzitutto un’approfondita analisi dell’attuale situazione mafiosa in provincia di Agrigento alla luce delle recenti catture dei boss Giuseppe Falsone e Gerlandino Messina. Proprio nella zona di Porto Empedocle e comuni limitrofi si registrano fibrillazioni inattese, passi falsi e spasmodiche richieste di pizzo. I nuovi equilibri, le nuove alleanze, la “consegna” allo Stato degli ultimi due boss latitanti, ridisegnano una nuova geografia mafiosa che Grandangolo spiega con dovizia di particolari. Ed ancora: le rivelazioni di Maurizio Di Gati con l’indicazione di mandanti e autori di decine di delitti ancora oggi impuniti. Inoltre, la faida canadese che ha visto soccombere l’ultimo padrino e il suo clan. Ricostruzione storica degli ultimi avvenimenti culminati con l’eliminazione di Nicola Nick Rizzuto. Tramonta sotto i colpi di pistola che hanno freddato il boss di Cattolica Eraclea, la mafia transnazionale di Nicola Rizzuto. Un testimone di giustizia, tuttavia, rivela: comandava la moglie del vecchio patriarca. L’intervistona di Diego Romeo, questa settimana è dedicata al prof. Enzo Lauretta ed al suo Centro studi pirandelliani. Una eloquente nota politica fa il punto sullo stato dell’arte odierno in provincia di Agrigento, mentre, tornando alla cronaca, tiene ancora banco il caso Tetris. Anzi, il caso della gestione del settore comunale della solidarietà sociale. Gli investigatori sospettano che dietro l’attribuzione di commesse e appalti ci sia “u tavulinu”, ossia la struttura poco lecita che si occupava della spartizione di centinaia di miglia di euro in nome dell’assistenza ai meno fortunati. Il caso Arnone-Pd occupa spazi rilevanti. La vicenda viene esaminata dal punto di vista politico senza curarsi dello scontro plateale. I risultati conseguiti sono sorprendenti.