Pubblichiamo di seguito l’interrogazione del consigliere De Francisci stralci di sedute dei consigli comunali dedicate all’affidamento dei servizi alla cooperative Tetris.
E P.C.
All’Assessore con delega
ai Servizi Sociali
E P.C.
Al Presidente della
Commissione Permanente III
E P.C.
Al Dirigente del SETTORE III
Servizi Sociali
E P.C.
Al Segretario/Direttore Generale
Per tramite
Ufficio di Presidenza
Il Gruppo Consiliare del Movimento Per L’Autonomia composto da: Giuseppe De Francisci, Pietro Marchetta e Raccuia Giuseppe,
Premesso di essere venuto a conoscenza della delibera di giunta n. 121 del 31 dicembre 2008 con la quale si dice di autorizzare una trattativa privata con procedura negoziata per l’esternalizzazione del servizio sociale professionale e del segretariato sociale, ma di fatto effettua un affidamento diretto all’associazione denominata Tetris;
Rilevato che gli operatori sociali non sono mai stati assunti dall’ente comune ma hanno da sempre lavorato in quanto assunti da una ditta che ha vinto una regolare asta pubblica;
Considerato che l’Associazione Tetris non ha mai vinto una gara d’appalto e non ha mai gestito per intero, e comunque superiore ad un periodo di anni uno, il servizio sociale sopra indicato;
Rilevato che il comune di Agrigento in quanto Capofila del Distretto Socio Sanitario D1, responsabile del Centro Affidi Distrettuale, deve affidare i servizi assistenziale mediante asta pubblica e /o trattativa privata che preveda l’invito di almeno 10 ditte, in quanto comune superiore a 10.000 abitanti;
Ritenuto che tale delibera risulta viziata anche formalmente in quanto non può spettare alla Giunta Comunale la scelta di una singola associazione e comunque adottare un provvedimento strettamente e prettamente gestionale;
Considerato che l’associazione Tetris non risulta iscritta in nessun albo specifico e soprattutto non risulta essere iscritta da tre anni nell’albo della regione siciliana ai sensi della legge regionale n. 22 del 9 maggio 1986;
Ritenuto che la Legge Regionale n. 4 del 08/01/1996 risulta ormai superata dal codice nazionale degli appalti e dalle direttive comunitarie 2004/17/CE e 2004/18/CE;
Ritenuto che la Legge n. 4 del 08/01/1996 a cui fa riferimento la Delibera di Giunta Municipale n. 121 del 31/12/2008 non risulta adempiuta in toto;
Visto che alla data di oggi non risulta nessun progetto effettuato dall’associazione Tetris e nessun provvedimento fatto dal Dirigente competente;
Tutto ciò premesso si chiede,
1. Di sapere quali sono le motivazioni che hanno condotto l’amministrazione comunale ad preferire degli operatori senza effettuare una gara formale violando i principi di libera concorrenza, di legalità e del buon andamento della pubblica amministrazione;
2. Come mai l’assessore con delega ai servizi sociali non abbia fatto una formale indagine per verificare quali competenze e quali professionalità il nostro territorio potesse esprimere, premiando le più meritevoli anziché seguire fini di dubbia “chiarezza”!?
3. Se nel regolamento comunale è previsto per gare di questo specifico tipo affidamento diretto?
4. Quali sono i requisiti posseduti dalla sopra citata associazione Tetris e se la stessa risulta iscritta in apposito albo regionale;
5. Se si intende perseguire la via di dare possibilità a tanti giovani professionisti, aventi requisiti, di potere concorrere liberamente e di conseguenza avere una maggiore offerta qualitativa per L’Ente Comune, o altre di cui le dinamiche sono sconosciute;
6. Si Chiede Altresì di volere SOSPENDERE URGENTEMENTE in regime di Autotutela la sopraindicata Delibera di Giunta al fine di volere fare chiarezza e successivamente procedere con gara a pubblica cosi come previsto dalle normative vigenti, per evitare di esporre giudiziariamente l’Ente Comune.
(L’interrogante richiede risposta scritta con urgenza e richiede altresì che la presente interrogazione venga trattata la più presto nella prima seduta utile del Question Time)
CONSIGLIERE DE FRANCISCI – Grazie, Presidente, colleghi Consiglieri, signori della Giunta. La tematica che tratto è una tematica molto importante e delicata, sono stati portati avanti degli atti vergognosamente poco chiari e di dubbia linearità dall’Assessore al ramo qua presente. In premessa vorrei fare un excursus, perché quello che mi interessa in primo luogo è che la città che ci sta osservando guardi e visioni tutto quello che viene compiuto da questa Amministrazione comunale, in modo tale che si possa rendere conto di quello che viene effettuato. E siccome io sono un Consigliere Comunale eletto dal popolo per avere funzioni di controllo e devo dare conto ai cittadini che pagano il mio gettone di presenza, è giusto che tutto venga relazionato e venga portato avanti con chiarezza e venga fatto un excursus. Innanzitutto il 31/12, quindi l’ultimo dell’anno, con delibera della Giunta municipale N. 121 viene affidato direttamente a una associazione, che si chiama Tetris, il servizio di solidarietà sociale e di equipe esterna, cioè viene fatto un affidamento diretto, in primis naturalmente affidamento diretto, io qua vedo con l’atto di indirizzo dell’Assessore al ramo, affidamento diretto… La delibera appare subito viziata formalmente e sostanzialmente. Formalmente perché a mio avviso io penso che tutti gli amministratori dovrebbero sapere che vi è una netta separazione di poteri tra potere gestionale e atto di indirizzo politico, quindi già appare dubbio che la Giunta affidi direttamente a una associazione individuata X un determinato servizio. Dopo di che nella sostanza vediamo che la Giunta municipale, con atto di indirizzo dell’Assessore, senza capire per quali criteri, per quali vantaggi, perché forse qualcuno è bello, è alto, è colto, affida a un soggetto X un servizio. Ricordo, servizio che se il Comune non fa direttamente, quindi esternalizza, significa che rientra a livello normativo secondo il codice degli appalti, quindi è a tutti gli effetti una gara, va esternalizzata, perché sono servizi che vengono svolti e quindi vanno esternalizzati. Prontamente il Movimento per l’Autonomia presenta un atto ispettivo nel quale evidenzia tutte queste irregolarità. Con altra delibera di Giunta, esattamente la N. 13 del 29/01/2009, quindi dopo 20 giorni il Sindaco con buon senso fa propria l’interrogazione perché nella proposta ci sono scritti quello che c’era evidenziato nell’interrogazione e decide di revocare la precedente delibera e dare mandato al dirigente, che giustamente detiene i poteri gestionali, a fare la gara. Cosa succede successivamente, perché ancora questo non è stato detto.
Vengono fatti tre bandi, uno sull’assistenza agli anziani, uno sui servizi domiciliari e un altro sempre questo dell’equipe, la famosa equipe esterna. Non si capisce perché, infatti noi presentiamo un’altra interrogazione, non si capisce perché di questi tre bandi uno solamente, perché il Comune fa un comunicato stampa nel quale dice: in riferimento al comunicato di venerdì scorso, la pubblicazione del bando (questo tre giorni prima dell’espletamento della gara) in riferimento al servizio di equipe esterna, si precisa che per l’espletamento di tale servizio non è richiesta l’iscrizione all’apposito Albo regionale così come erroneamente indicato nel citato comunicato. È richiesto invece tale iscrizione per i bandi relativi all’affidamento ai servizi aiuto domestico e per quelli relativi alla trattativa privata. Non si capisce il perché tre giorni prima dell’espletamento della gara. Io poi leggo il bando, perché penso di sapere leggere e scrivere, leggo il bando e mi sembra come andare in un negozio, questo lo dico io, e mi scelgo una bella camicia. Sostanzialmente quello che mi appare dubbioso, innanzitutto, in quanto servizio esterno non vengono considerate l’esperienza della società, quindi che va a svolgere il servizio, ma degli operatori. Quindi in termini crudi vengono considerate l’esperienza degli impiegati che dovrebbero andare a lavorare per questa società. In secundis appare strana questa clausola all’articolo 5: “Il personale impiegato dovrà essere di gradimento all’Amministrazione comunale, la quale si riserva a proprio insindacabile giudizio la facoltà di chiedere all’ente, giudicare la sostituzione degli addetti”. Cioè ma stiamo scherzando? Cioè significa che io aggiudico a una impresa, l’impresa deve andare a svolgere il servizio e l’Amministrazione comunale mi deve dire quali impiegati io devo mettere o meno. Allora a questo punto io penso che questo la città lo deve sapere, tanto per iniziare. Dimentico, perché voglio informare i colleghi Consiglieri, giorno 9 marzo è stata espletata la gara, indovinate chi se l’è aggiudicata. Detto questo, io chiedo all’Assessore formalmente, naturalmente gli chiedo dei quesiti, che mi dovrebbe rispondere.
Inizialmente io chiedo di sapere quali sono le motivazioni che hanno condotto l’Amministrazione comunale a preferire degli operatori senza effettuare una gara formale. Questo in primis, dato che c’è questo atto di indirizzo scritto sopra, dopo di che violando i principi di libera concorrenza, legalità e buon andamento della Pubblica Amministrazione. Come mai l’Assessore con delega ai servizi sociali non abbia fatto una formale indagine per verificare quali competenze e quali professionalità nel nostro territorio possono esprimere, premiando le più meritevoli, anziché seguire fini di dubbia chiarezza. Dopo di che, se nel regolamento comunale sono previste gare di questo specifico tipo di affidamento diretto, quali sono i requisiti posseduti dalla sopra citata associazione e se la stessa risulta essere iscritta in apposito Albo regionale e se si intende perseguire la via di dare la possibilità a tanti giovani professionisti, aventi i requisiti, di potere concorrere liberamente o perseguire altre nature.
Dopo di che aggiungo anche se l’Assessore sa di questo discorso che è stato revocato il bando tre giorni prima e come mai abbassa lo standard di garanzia, quindi non chiede il requisito di iscrizione all’Albo regionale solamente…
PRESIDENTE CALLARI – Assessore, prego.
ASSESSORE DAINA – Consigliere De Francisci, evidentemente
dall’animosità del suo intervento deduco che ha cercato di provocarmi in tutti i modi, cercherò di essere sereno e di rispondere ai suoi interrogativi nella maniera più adeguata, anche se è difficile quando io leggo che l’Assessore lavora con metodi di dubbia chiarezza, quando leggo, e su questo ritorneremo alla fine, quando leggo questa sua ultima carezza: “Se l’Assessore al ramo risulta essere informato di tali provvedimenti o continua a essere inesistente”, per me inesistente è come dire assente al quadrato o al cubo. Allora, prima di entrare nell’argomento, io la inviterei a trovare uno solo dei suoi colleghi consiglieri, che visto che sono inesistente, uno solo dei suoi colleghi che sia venuto qui in Assessorato, non mi abbia mai trovato, non abbia notato che ho cercato di risolvere tutti i problemi, spesso li ho pure risolti, ma non soltanto i suoi colleghi consiglieri, ma anche tutti gli impiegati che lavorano ogni giorno con me in Assessorato, me ne vada a trovare uno che dica che io sono, no inesistente, mezzo assente. Ma non basta. Mi vada a trovare un solo utente di quelli che ogni giorno vengono a bussare dietro la porta del Sindaco e dietro la mia porta che possa dire altrettanto e non gli utenti solo quelli tranquilli, anche quelli dei quartieri più disagiati, anche quelli che hanno un temperamento, una educazione, una storia personale molto particolare. Me ne vada a trovare uno solo che possa dire che io sono inesistente. Io queste cose le trovo quantomeno inappropriate queste definizioni, assolutamente fuori luogo e del tutto inaccettabili. Detto questo, voglio entrare in argomento. Il Consigliere De Francisci vuole che la città sappia perché noi abbiamo fatto questa scelta.
Allora, Consigliere, forse lei non sa, non lavorando in questo Assessorato, che l’equipe di cui parla, che per come l’ha presentata lei è una equipe di Pinco Pallino, che magari amici di qualcuno si sono insediati lì e non si vogliono più allontanare, ha portato avanti tra le altre cose una attività di progettazione notevolissima e lei sa che ultimamente la storia recente della Sicilia è caratterizzata da una marea di finanziamenti che sono partiti dallo stato centrale o dall’unione europea, arrivati qui e ritornati indietro per carenza di progettazione. Questi ragazzi, questi specialisti esterni, invece, sono riusciti a portare avanti benissimo, notevolmente questa attività di progettazione senza alcun costo aggiuntivo. Se lo avessero fatto per privati, avrebbero avuto delle ottime percentuali. Lo hanno fatto per il Comune gratuitamente. Ebbene, diverse di queste attività progettuali sono tuttora in corso. Quindi è ovvio che io ritenessi che era bene per il Comune di Agrigento, non per me perchè non li ho appena conosciuti questi ragazzi, ho avuto solo il tempo di apprezzarli, per il Comune di Agrigento, per la città, per i cittadini di Agrigento che loro potessero continuare a fare questi lavori. Abbiamo già avuto un finanziamento di 1.400.000,00 euro. Tempo fa fra l’altro lei mi parlava in un incontro formale e
informale dell’importanza di andare a reperire finanziamenti esterni. Ne
abbiamo avuto uno di 1.400.000,00 euro, un altro ce lo hanno ormai quasi
sicuro di circa 1 milione di euro; un altro ancora è stato dichiarato ammissibile
al finanziamento di 300.000,00 euro, tutti questi progetti sono stati portati
avanti da questi ragazzi. L’esperienza e la professionalità su cui noi contiamo,
maturata in ben otto anni di servizio, riguarda non solo l’attività di sportello che
in questo settore richiede una conoscenza molto approfondita anche del singolo
utente, ma anche il discorso che ai servizi sociali fanno capo il distretto socio –
sanitario, che richiede competenze specifiche, c’è anche il centro affidi, c’è
anche lo SPRAR, il sistema protezione richiedenti asilo e rifugiati. E tutte
queste conoscenze specifiche non si possono acquisire dall’oggi al domani.
Quindi se il Comune di Agrigento ha avuto la fortuna di trovare una equipe così
specializzata, che è riuscita a dare dimostrazione come risultati tangibili di
quello che è capace di fare, è ovvio che cerco di fare il possibile per mantenerli
all’interno del Comune di Agrigento, a meno che lei non preferisca andare a
cercare esperti esterni, pagarli fior di centinaia di migliaia di euro e così magari,
non lo so, intraprendere altre strade. Inoltre il Comune ha investito ben 8 anni di
formazione in questi ragazzi, in questi professionisti, che lei invece ritiene
assolutamente un qualcosa di impalpabile. E questi 8 anni di attività nei servizi
sociali ci portano ad avere una garanzia del raggiungimento degli obiettivi della
continuità alle iniziative, come dicevo poco fa. Lei ha cercato di farmi apparire
come una specie di delinquente. Ebbene, Consigliere De Francisci, queste
osservazioni non sono soltanto mie, sono del Consiglio comunale, che tramite la
III Commissione, quella degli Affari Sociali, che è rappresentativa di tutto il
Consiglio comunale, formato da persone eccellenti che hanno lavorato con
molta attenzione tutto il tempo da quando io sono Assessore, ebbene, queste
persone gli hanno fatto pure una nota, in cui mi dicevano, parole testuali: “Viste
che indubbie sono le professionalità e specializzazioni acquisite dal personale in
dotazione alla predetta associazione, che hanno durante gli anni reso attività di
supporto indispensabile”, non è l’Assessore Daina che si inventa le cose, è la
III Commissione, i suoi colleghi, colleghi che lavorano e vedono giorno per
giorno come lavora l’Assessore Daina, per lei inesistente, e vedono giorno per
giorno come lavora il gruppo dell’equipe specialisti esterni. Lo dicono loro, e
addirittura si stupiscono, dicono come mai non è stato già confermato loro
l’incarico? Quindi, quando lei parla dell’Assessore Daina, si può rivolgere
anche a tutti i suoi colleghi del Consiglio comunale. Detto questo, l’invito la
prossima volta che ci confronteremo anche su questi temi, perché a me la
dialettica sta bene. Se lei ha suggerimenti da darmi mi stanno bene,
chiaramente evitando certi apprezzamenti di carattere personale o almeno
fondandoli su qualcosa più sostanziale. Detto questo, la prossima volta, così
come si sono documentati bene i suoi colleghi consiglieri, lo faccia anche lei.
Per quanto riguarda la documentazione che lei mi richiede di carattere più
tecnico per quanto riguarda il tipo di contratto, cosa prevede il regolamento e
cose di questo genere, qui c’è il dottore Lattuca che le può dare… comunque
dalle delibere lei lo vede, c’è il dirigente Burgio. Un’altra cosa: come mai
siamo passati da quella delibera lì? Lei ha citato tutte e due le delibere, la prima
delibera che da quanto lei ha cercato di fare capire era una mia iniziativa
personale, alla seconda delibera in cui lei ha cercato di far capire, il Sindaco mi
ha sconfessato. Innanzitutto quando si fa una delibera di Giunta lei mi insegna
che essendo state deliberate all’unanimità, votate all’unanimità, sono scelte
condivise, quindi questo tentativo che è molto semplicistico che ha cercato di
mettere in atto lei per dividere me dal Sindaco e dalla Giunta si commenta da
sé. Come mai siamo passati da quella scelta a questa scelta? La prima scelta era
dettata da tutte queste considerazioni che le ho detto e comunque condivise con
tutto il Consiglio comunale; la seconda scelta è stata semplicemente dettata dal
fatto che contrariamente a quello che lei pensa la cifra caratterizzante di questa
Giunta è la trasparenza e la chiarezza, per cui avendo fatto una ulteriore
riflessione per dare ulteriore trasparenza, chiarezza, caratterizzare ulteriormente
l’attività di questa Giunta, allora a quel punto si è deciso di fare questo altro
bando con le modifiche per quanto invece riguarda le piccole modifiche che lei
ha notato, cioè la redazione del bando, più di una volta sono stati praticamente
dei refusi e sono stati prontamente corretti. Grazie.
PRESIDENTE CALLARI – Replica, tre minuti.
CONSIGLIERE DE FRANCISCI – Colleghi, penso che si commenti da sé
l’intervento dell’Assessore al ramo. Sostanzialmente, per quanta gente ha
lavorato in questo Comune, si deve fare entrare dalla finestra. Forse che non sa
che per essere assunti da parte di un Comune ci vuole un formale concorso
pubblico. L’Assessore questo non lo sa. Dopo di che ho visto anche che ha
cercato di fare cadere la colpa al Consiglio comunale, cioè alla Commissione
che dà il parere, il suo atto di indirizzo. Questo è vergognoso, vergognoso su
più punti di vista. Non ha risposto alle domande e mi dice che mi deve
rispondere il dirigente oppure me la devo vedere con il Consiglio comunale.
Signori, io sono giovane, però amo leggere la storia, questo di qua nella
fantomatica prima Repubblica non sarebbe mai successo, perché un Assessore
avrebbe avuto la delicatezza e la dignità di dimettersi. Quando io dico che lui
propone con il suo atto di indirizzo una delibera di Giunta, il Sindaco dopo
quindici giorni, e la firma, quindi significa che la vota, dopo quindici giorni il
Sindaco gli revoca questa proposta e lui la rifirma. Cioè si rifirma una cosa
proposta. Dopo dichiara: io mi batto per farli entrare al Comune, dopo di che,
dopo quindici giorni per motivi di chiarezza io faccio la gara. Cioè, Assessore,
io le chiedo formalmente le sue dimissioni, perché non mi rappresenta. E
siccome io mi sono andato a cercare i voti e lei è nominato, un nominato dal
Sindaco, il Sindaco perché è bello, perché è bravo, non lo so, ma è nominato
dal Sindaco. Lei non si confronta con il popolo, non se li va a cercare i voti e
neanche possiamo dire che lei, la Giunta che le è stata presentata la prima volta
perché è stato nominato in successiva battuta. Quindi, Assessore, si dimetta,
abbia la dignità di dimettersi, perché è vergognoso che si vuole fare passare una
cosa errata per giusta. Allora a questo punto io le preannuncio che mando le
carte alla Procura della Repubblica. Se sarà sbagliato, questo lo accerteranno
loro, ma almeno io di fronte alla luce del sole, di fronte ai cittadini, almeno ho il
coraggio di fare queste azioni, perché ogni giorno li trovo sotto casa i cittadini
che mi vanno a chiedere, visto che ci sono andato a chiedere il voto e visto che
ci sono andato a dire: datemi la fiducia per essere rappresentato. Io non lo so
come lei è lì in Giunta. Sicuramente una cosa è certa, non si è confrontato con
l’elettorato di questa città. Grazie.
PRESIDENTE CALLARI – Poiché è stato chiamato in causa il Sindaco, il
Sindaco mi ha chiesto di parlare, ne ha facoltà.
SINDACO – Grazie, signor Presidente, signori Consiglieri comunali. Ritengo
che di vergognoso ci sia il suo comportamento, caro Consigliere De Francisci,
per il quale dovrà rispondere innanzi alla Corte dei Conti del suo rapporto con
la Provincia regionale di Agrigento, perché dovremmo capire questo rapporto
di esperto pubblico (voci sovrapposte), dovremmo capire questo contratto
dinanzi alla Corte dei Conti. Per quanto riguarda…
PRESIDENTE CALLARI – Consigliere De Francisci, calmiamoci. Scusate,
se ritenete che sull’argomento ci sia la presenza del Sindaco e si avrà maggiore
ragguaglio. Se il Consigliere De Francisci ritiene che avendo nuove risposte,
più chiarimenti, possa essere anche esaustivo per la conoscenza di tutti gli atti al
Consiglio comunale e alla cittadinanza tutta, Consigliere De Francisci, non è
una risposta ancora che dà un consigliere comunale. Siccome è stato chiamato
in causa il Sindaco, sull’argomento se ci sono maggiori chiarezze, è il primo
Question time e ci dobbiamo ancora disciplinare. Se sull’argomento il Sindaco
dà ulteriori chiarezze a seguito delle esposizioni nei termini da parte
dell’assessore ed è migliorativo di un rapporto tra Amministrazione e Consiglio
comunale, io ritengo che possa essere accettato. Il Sindaco si limiterà
chiaramente a rispondere sulla Questione, sul Question time e l’interrogazione
del Consigliere De Francisci. Avete anche dei fatti personali, anche al Question
time non ci siamo limitati all’interrogazione e alla risposta della problematica,
siamo andati molto sul personale. Siccome di questo ci dobbiamo ancora
educare, il primo io, lasciamo ancora esporre come stanno le cose per meglio
conoscerle, prego.
alla vicenda, rispetto alla quale io intervengo solamente per volere puntualizzare
rispetto alla vicenda l’operato dell’Amministrazione e sono stato costretto a
dovere intervenire in questi termini, perché non è consentito a nessuno
offendere, e se lei, signor De Francisci, ha qualcosa da dovere dire, si rivolga
alle aule e alle autorità competenti senza minacciare nessuno, senza volere
chissà che cosa fare intendere e soprattutto comprendo che chi l’educazione
non ce l’ha, non se la può dare, però stando in un consesso di civiltà e in un
consesso di rappresentazione della città, un contegno bisogna pur darselo. E
allora, rispetto alla vicenda, rispetto alla quale non abbiamo veramente nulla da
nascondere, io posso benissimo dire come sono andate le cose e le cose sono
andate nella misura in cui noi abbiamo proceduto, chiedendo e dando al
dirigente il mandato di fare una procedura, una procedura poi arrivata alla sua
puntuale segnalazione, e noi sulla sua puntuale segnalazione abbiamo subito
informato e chiesto al dirigente spiegazioni, ritenendo e chiedendo di volere
fare la procedura negoziata aperta a tutti. Si è fatta la procedura aperta a tutti,
c’è stata una gara, ha vinto una associazione, una cooperativa. Bene, se lei ha
qualcosa da dire, se lei ha qualcosa da rilevare lo rilevi, io ritengo che non ci
saranno problemi per gli uffici a dovere dare le spiegazioni che lei ritiene di
dovere avere. Se poi mi dispiace che magari lei sperava che vincesse qualche
cooperativa a lei vicina e non ha vinto, a me non può fare altro che dispiacere,
ma rispetto a questa vicenda, sulla quale la Commissione si è espressa, sulla
quale gli uffici si sono espressi, sulla quale c’è stata una gara aperta, io voglio
sapere rispetto alla gara pubblica aperta che si è fatta, se c’è qualcuno che ha
qualcosa da dire, è bene che non la dica in questo consesso, è bene che la vada a
dire nelle aule e nelle sedi competenti, rispetto alle quali siamo tutti pronti a
dovere rispondere. Per cui l’invito è quello a rimettere nei termini della politica,
prima di tutto della politica e del rispetto dei ruoli, del rispetto delle persone e
soprattutto all’interno di questo rispetto prima di tutto… nel rispetto c’è, fino a
prova contraria, la consapevolezza di ritenere l’interlocutore una persona per
bene che sempre agisce all’interno della legalità. Quando questo non c’è, allora
che si vada a ricorrere nelle sedi competenti, però io ritengo assolutamente
improprio volere fare mistificazioni, volere fare chissà quali annunci o quali
allarmi, ripeto, rispetto ai quali allarmi, annunci o quant’altro non abbiamo
nulla da temere innanzi ad alcuno. Rispetto alla vicenda io vedo che qua c’è il
dirigente, se il Consiglio, come è giusto che sia, vuole maggiore informazione
rispetto a questa vicenda sin dal suo excursus, sino alla aggiudicazione, io invito
il dirigente a venire a spiegare al Consiglio comunale tutto l’iter di tutta la
vicenda, per potere essere il Consiglio comunale informato su tutto e per potere
fare chiarezza perché sulla verità poi non si può assolutamente giocare. Quando
invece ci sono le mezze frasi, le mezze verità, i mezzi racconti, le insinuazioni,
le illazioni e quant’altro, allora covano poi chissà quali mistificazioni. Siccome
non abbiamo nulla da dovere nascondere, se il Consiglio su questa vicenda
vuole essere maggiormente informato, è giusto che il dirigente, che vedo essere
qui presente, informi il Consiglio di tutta la procedura, di come è stata seguita e
di quello che è stato l’esito di questa. Grazie, Presidente.
siccome il diritto di replica va dato per ultimo al Consigliere, un minuto per
replicare a quanto aggiunto dal Sindaco. Possiamo fare un punto all’ordine del
giorno e ne parliamo in ampia discussione con l’intervento. E’ un Question
time. (intervento fuori microfono) Non ci sono problemi. Quello è un punto da
dedicare all’ordine del giorno del Consiglio comunale, dove possono
intervenire, replicare anche altri consiglieri, questo è un Question time che
riguarda il proponente l’interrogazione, l’Assessore e personalmente lei con il
diritto di replica.
SINDACO – Allora, Presidente, io chiederò formalmente, invierò una lettera
con la quale chiederò che il Consiglio voglia partecipare, voglia sentire la
relazione del dirigente del settore su questa vicenda, in modo tale che il
Consiglio possa essere estremamente informato su tutta la vicenda. Grazie.
PRESIDENTE CALLARI – È giustissimo, è quello che avevo proposto, non
ci può essere solo l’intervento del proponente o dell’Assessore, chiunque può
intervenire, è democrazia.
CONSIGLIERE DE FRANCISCI – Grazie, Presidente. Io prendo atto che il
Sindaco, a che era impegnato là sotto che c’è la manifestazione, dove doveva
andare supporto a un nostro concittadino che sta lottando…, che è una nostra
espressione, sale su per venire a difendere un suo collaboratore nominato, che è
praticamente di sua fiducia che viene nominato. Sostanzialmente io non vado ad
offendere la persona, perché non è mio costume, perché mi presento con il mio
nome e cognome, Sindaco. E siccome naturalmente io ho valutato l’operato di
un Assessore, a meno che non siamo in dittatura, Sindaco. Se siamo in dittatura
lei me lo dice, si dichiara dittatore e poi naturalmente vediamo se io posso
permettermi, dato che c’ho potere di controllo degli atti di questa
Amministrazione, se lo posso fare o non lo posso fare. Dopo di che io ho detto
che non minaccio nessuno. Io già le ho preannunciato, perché mi sento persona
corretta, di fare un fascicolo e mandarlo alla Procura. Se la Procura riscontrerà
delle ipotesi di reato, poi ai posteri l’ardua sentenza, almeno io mi sento con la
coscienza a posto. E siccome ho sollevato una interrogazione e poi ne ho fatta
un’altra e lei a seguito della mia interrogazione…quindi mi sento orgoglioso di
questa sua revoca e ho detto con il buon senso lei ha fatto, quindi non le è
arrivato giusto il messaggio mentre era… Ma questo di qua non significa che
l’Assessore ha operato in maniera non corretta o comunque se ha operato in
buona fede, me ne guarderei bene, sicuramente ha operato in buona fede, allora
vuol dire che è incompetente e per questo io ho chiesto le dimissioni e dico
nuovo: “Le ho chiesto le dimissioni”. Grazie.
PRESIDENTE CALLARI – Grazie a lei. L’interrogazione a nome di De
Francisci è stata conclusa.
PRESIDENTE CALLARI – Ci sono altri interventi per comunicazioni? Se
non ce ne sono passiamo ai punti all’ordine del giorno. C’era la presenza
dell’Assessore Daina, del dirigente Lattuca per quanto riguarda l’integrazione
ultima che abbiamo fatto che era il 17° punto all’ordine del giorno. L’assessore,
che era presente, mi chiedeva se eravamo intenzionati a trattare questo punto,
diversamente poteva anche essere esonerato dalla presenza insieme al dottore
Lattuca se questo Consiglio comunale vuole andare in ordine e magari trattare il
punto relativo ai chiarimenti, al bando di gara per l’affidamento del servizio di
segretario sociale qualche altra volta. Come preferite. Il Consiglio comunale è
sovrano, io per onore di verità ho pure detto all’Assessore che la
documentazione era stata depositata all’ufficio di Presidenza su mia richiesta
per avere notizie e contezza di tutte le carte. Sempre a onor del vero che aveva
suscitato, che aveva stimolato questo dibattito del Consigliere De Francisci, il
quale mi diceva in questo momento che non aveva ancora completato i suoi
studi. Quindi, se noi non intendiamo prelevare, sulla scorta di queste notizie che
ho manifestato al Consiglio comunale, noi trattiamo il 5° punto all’ordine del
giorno, ringraziamo della presenza l’Assessore Daina e il dirigente Lattuca e
diciamo che ci ripromettiamo per il prossimo Consiglio comunale a fare
eventualmente questo prelievo. I cenni di condivisione sono ben visibili e come
tali, Assessore, la trattiamo il prossimo punto all’ordine del giorno appunto per
completare le conoscenze dei documenti che lei ha gentilmente prodotto
all’ufficio di Presidenza. La ringrazio. Quindi non ci sono prelievi dai punti
ordine del giorno. Trattiamo il 5° punto.
Seduta del 30 marzo del 2009
PRESIDENTE CALLARI – Grazie a lei. Non ci sono altri interventi per
comunicazioni al Presidente. Quindi entriamo nel vivo della trattazione dei
punti all’ordine del giorno. Voglio comunicare che circa il 17° punto all’ordine
del giorno sono pervenuti i documenti per i chiarimenti relativi al bando di gara
rivolti all’affidamento del servizio segretariato sociale ad equipe di specialisti
esterni. Quindi i consiglieri che volessero prendere, no visione, essere in
possesso degli atti… (intervento fuori microfono) Per richiesta di prelievo, ne ha
facoltà, prego.
CONSIGLIERE ARNONE – Signor Presidente, signor Sindaco, colleghi
Consiglieri. Io ritengo che noi abbiamo un punto che per una serie di ragioni,
che immediatamente illustrerò, merita di essere prelevato e trattato con urgenza.
È il punto relativo all’appalto, alla procedura di affidamento del servizio di
segretariato sociale. Si tratta del 17° punto ordine del giorno. Credo che sia
molto opportuno procedere a questo prelievo perché abbiamo il dovere di
attivarci per dare corso immediatamente a tutte le procedure funzionali a far
rendere ai soggetti… (intervento fuori microfono) Dicevo, io chiedo che si operiil prelievo di questo punto perché in atto il Comune di Agrigento fornisce inmodo molto, ma molto limitato, il servizio di assistenza sociale a soggetti cheversano in situazioni di particolare criticità, cioè minori abusati, cioè ragazzemadri, cioè situazioni di indigenza che richiedono l’intervento del Comune con
le assistenti sociali e con le psicologhe. Noi abbiamo una procedura di
affidamento che si è conclusa. Questa procedura di affidamento ha subito dei
fatti di grave turbamento mediante esposti anonimi che in quanto tali sono
certamente censurabili, nonché mediante interrogazioni che invece sono fatti
legittimi ed apprezzabili ma che non possono avere la funzione di ritardare il
funzionamento dell’ente, cioè alle interrogazioni che sollevano questioni
relative alla legittimità degli atti, il Comune deve prontamente dedurre e trarne
le dovute conseguenze, se vi sono atti da annullare, annullarli, se vi sono atti da
mantenere nella consapevolezza della sua legittimità, mantenerli. E allora,
poiché non si può scherzare né con i minori in situazioni di criticità, né con le
ragazze madri né con i poveri né con coloro che dipendono, in una situazione
come l’attuale, dall’assistenza sociale dell’Ente, io ritengo che oggi questo
Consiglio comunale deve affrontare l’argomento e deve affrontarlo discutendo
di tutti i profili che vogliamo relativi alla illegittimità degli atti, se vi è,
assumendo le conseguenti determinazioni e poi dando mandato, perché è giusto
che sia così, e il Consiglio comunale innanzi alla città si assuma le
responsabilità, al Sindaco e al dirigente, di chiedere alla magistratura gli atti che
inopinatamente sono in possesso della magistratura e non in possesso del
Comune, perché su quegli atti, come è di dovere, e parlo da avvocato penalista,
il Comune deve potere lavorare. La nostra costituzione prevede la separatezza
dei ruoli tra l’esecutivo che deve amministrare e la giurisdizione penale che
deve fare il suo corso e verificare gli eventuali reati. Ma la pubblica
Amministrazione non deve né può mai aspettare i tempi della autorità
giudiziaria. Il pubblico funzionario deve assumersi le sue responsabilità, dire se
gli atti che pone in essere sono legittimi o se gli atti che pone in essere non lo
sono e quindi vanno in via di autotutela modificati. Concludo con una battuta
per rendere chiaro il concetto a chi non ha fatto studi di giurisprudenza.
All’epoca noi contestammo l’appalto della nettezza urbana di questo Comune.
Otto anni dopo la Procura della Repubblica arrivò alla conclusione che avevamo
assolutamente e pienamente ragione e che avremmo dovuto fare per otto anni
non raccogliere l’immondizia per le strade di Agrigento attendendo che la
Procura della Repubblica decideva se mandare a giudizio qualcuno o meno? È
ovvio che qua dentro noi dobbiamo assumerci, nell’ambito delle rispettive
competenze, tutte le responsabilità, perché è per questa ragione che noi siamo
qua dentro. Io sono molto dispiaciuto che non sia presente il consigliere che mi
sta molto simpatico, di cui ho notevole considerazione, che ha sollevato profili
di criticità in ordine a questa gara di affidamento. Però ritengo che noi non
possiamo attendere i tempi del consigliere. Tra l’altro il punto all’ordine del
giorno l’ha chiesto l’Assessore Daina e sarò io il primo, dopo che tratteremo
questo punto, chiederemo le carte alla Procura della Repubblica,
l’Amministrazione si attiverà, come è giusto che si attivi, per dare una risposta
ai soggetti indigenti di questa città, sarò io il primo a chiedere che nuovamente
si tratti questo punto se quel consigliere ne sentirà ancora la necessità. Ma
francamente non credo che noi possiamo assumerci innanzi ai minori abusati
che la magistratura affida al Comune, innanzi alle ragazze madri, innanzi a
coloro che chiedono aiuto alla solidarietà sociale di questo Comune, ritardi nel
far funzionare un servizio così essenziale che ormai è, credo da tre mesi, che
vede questo Comune non fornire risposta ai cittadini. Grazie.
interveniamo sulla richiesta di prelievo.
CONSIGLIERE VITA – Signor Presidente, noi abbiamo ricevuto in questo
istante le carte relative a questo punto all’ordine del giorno, quindi ritengo che
siccome è un argomento abbastanza delicato, dove tutti vogliamo essere
informati, perché io non faccio l’avvocato, però so leggere le carte, visto che è
stata suscitata una polemica enorme, visto che c’è stato un atto che poi è stato
ritirato, visto che ci sono state delle dichiarazioni, delle interrogazioni, ritengo
che è un argomento assolutamente da trattare in Consiglio comunale, ma noi
vogliamo avere il tempo di documentarci, non posso parlare o votare una cosa
di cui non sono a conoscenza, quindi vogliamo avere il tempo noi come gruppo
di guardarci le carte e discuterlo prossimamente al prossimo Consiglio
comunale.
PRESIDENTE CALLARI – Io le carte le ho ricevute stamattina, il tempo
necessario… nel senso che non c’è stato ritardo da parte dell’ufficio di
Presidenza. Consigliere Cirino, prego.
CONSIGLIERE CIRINO – Presidente, colleghi Consiglieri. La dottoressa
Vita mi ha anticipato. Anche io sono della stessa idea, visto l’importanza della
delibera, considerato che siamo venuti a conoscenza questa sera di questi
documenti, quindi noi tra l’altro non siamo dei legali, quindi non viene facile a
un comune consigliere leggere immediatamente le carte e capire di cosa si
tratta, non siamo giuristi. Ritengo che il Consigliere Arnone potrebbe ritirare la
proposta di prelievo per dare l’opportunità anche al Consiglio di potere studiare
questi documenti per il prossimo Consiglio e quindi magari discuterlo il
prossimo Consiglio. Tra l’altro devo dire che ci sono dei debiti fuori bilancio
all’ordine del giorno che chiaramente hanno un termine di scadenza, quindi io
ritengo che sarebbe opportuno discuterlo il prossimo Consiglio, vista
l’importanza della delibera.
PRESIDENTE CALLARI – Grazie Consigliere Cirino. Consigliere
Gramaglia, prego.
CONSIGLIERE GRAMAGLIA – Anche noi dell’UDC siamo nella stessa
linea di coloro che ci hanno preceduto, mi riferisco a Maria Pia Vita e al
Consigliere Cirino. Io direi, visto che abbiamo qua l’Assessore, di pigliarsi in
mano queste tematiche della solidarietà, soprattutto delle persone svantaggiate,
anche perché è un settore che in un certo senso ha bisogno, diceva bene il
Consigliere Arnone, dei supporti e soprattutto di una celerità amministrativa
che esula dalla pacatezza dei provvedimenti ordinari. Ed essendo qua ne
approfitto perché mi arrivano delle lamentele anche da parte di altri settori della
solidarietà sociale. Mi riferisco alla casa che ha a cura gli extracomunitari, Papa
Giovanni Paolo II. Ne approfitto che c’è pure il Sindaco, dove non solo si hanno
delle problematiche per quanto riguarda la sussistenza degli extracomunitari,
ma a quanto pare anche il personale che lavora nella casa Giovanni Paolo II, che
è adibito al sostegno fisico e morale di queste persone extracomunitarie, ma
anche mamme che hanno bimbi piccoli, mi riferiscono che da ben 9 mesi non
pigliano gli stipendi. E se per un padre di famiglia è normale non pigliare lo
stipendio da ben 9 mesi, poi non ci dobbiamo lamentare se il tasso di
delinquenza ad Agrigento continua ad aumentare, perché al di là di quella che
può essere la rassegnazione normale di una persona civile, poi quando uno dopo
9 mesi non piglia uno stipendio e non riesce a portare avanti quelli che sono i
supporti normali per una famiglia dabbene, allora non dobbiamo lamentarci se
poi tutto esplode in violenza o in violenza pura.
PRESIDENTE CALLARI – Io già stavo fermando il Consigliere Gramaglia
perché lei doveva esprimersi sul prelievo, e quindi non è un argomento. Qua
ormai le regole sono saltate. (intervento fuori microfono) Se fai un altro
discorso, poi è giusto che l’Amministrazione poi dia le risposte. Se susciti un
argomento, poi è chiaro che l’Amministrazione chiede di rispondere. Se noi
parliamo che siamo favorevoli a un prelievo o meno, giustificandolo e non
allargando il discorso, mi consenti che non faccio parlare nessuno. Ma se
facciamo degli interrogativi sul discorso della solidarietà… (intervento fuori) Io rispetto Cuffaro, quindi pensi se ho problemi di avvicinarmi a
microfono
Berlusconi. Io rispetto Cuffaro, l’ho sempre dimostrato, quindi il fatto che io mi
avvicini non so a che cosa di Berlusconi, non mi permetto neanche
paragonarmi. Se dice due parole, Assessore, la prego velocemente.
ASSESSORE DAINA – Una parola in generale su quello che diceva il
Consigliere Gramaglia di prendere la situazione in mano, penso voglia dire di
rispondere energicamente all’emergenza. E questo la rassicuro che lo facciamo
tutti i giorni, anche se abbiamo, come ricordava il Consigliere Arnone, soltanto
5 assistenti sociali su almeno 10 che ne dovremmo avere. Quindi non è facile,
ma riusciamo a farlo lo stesso. Per quanto riguarda invece il discorso della casa
di accoglienza Giovanni XXIII posso dare questa buona notizia a lei, così come
l’ho data oggi alla direttrice, la signora Pappalardo, che intanto c’è da dire,
questo è bene che lo sappiate tutti, il Comune di Agrigento è uno dei pochi
Comuni che riesce a pagare le rette con grossi sacrifici nel proprio bilancio,
mentre altri Comuni non lo fanno da anni. Questo a proposito soprattutto di
minori stranieri non accompagnati, ma per quanto riguarda la specifica
situazione attualmente di sofferenza, abbiamo provveduto proprio stamattina a
immettere alcuni mandati, per cui la stessa signora Pappalardo era molto
contenta quando ci siamo sentiti. Grazie.
Spinnato.
CONSIGLIERE SPINNATO – Volevo semplicemente chiedere, visto
l’esigenza che c’è da parte di molti consiglieri comunali di analizzare, se magari
il Consigliere Arnone potesse, vista anche l’importanza comunque
dell’argomento, magari stabilendo anche che sarà nella prossima seduta, magari
ritirare il prelievo, evitiamo di passare a votazione, visto che molti giustamente,
avendolo visto stamattina per la prima volta, non hanno avuto tempo. Grazie.
PRESIDENTE CALLARI – Consigliere Hamel, prego.
CONSIGLIERE HAMEL – La vicenda relativa all’associazione Tetris,
aggiudicataria del servizio di segretariato sociale, è abbastanza complessa e
articolata. Tra l’altro potrà essere anche oggetto di un dibattito più ampio in
ordine a una serie di considerazioni che credo che siano indispensabili e
necessari, arrivati a questo punto, da fare rispetto a quella che è
l’organizzazione di società che sostanzialmente hanno il paramento del no
profit, non sto parlando della Tetris, e che di fatto poi sono società che svolgono
attività economica a tutti gli effetti. Durante il dibattito che noi faremo su questa
vicenda incaricheremo anche l’Assessore Daina di fare un verifica in ordine ad
alcuni aspetti anche storici riguardanti la gestione dei servizi della solidarietà
sociale, complessivamente, là dove molto spesso cooperative sociali,
associazioni senza fini di lucro e tutto il resto hanno una organizzazione che poi
nel concreto, attraverso una serie di meccanismi non del tutto trasparenti o
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assolutamente non trasparenti, riescono a realizzare dei margini di guadagno
che diventano vero e proprio profitto ed utile di impresa, cioè noi abbiamo
molte volte i mestieranti, i gestori, gli imprenditori del volontariato e del no
profit. Su questa materia avremo modo di discutere parecchio nel corso del
dibattito. Sull’argomento particolare che riguarda la vicenda della Tetris, del
bando di gara, noi saremmo anche in grado di affrontare il dibattito
immediatamente, perché abbiamo avuto modo di conoscere un po’ le carte e
non voglio anticipare le mie valutazioni, però ritengo che se il Consiglio
comunale nel suo complesso ha manifestato la necessità di approfondimento e
di conoscenze tecniche che possono essere elevate attraverso l’incartamento che
ci è stato consegnato adesso, siccome è una materia sulla quale il dibattito deve
essere estremamente sereno, perché dobbiamo avere la capacità di riuscire a
discernere l’oglio dal grano, vedere un po’ chi utilizza gli strumenti in maniera
finalizzata e speculativa e chi invece, voglio dirlo con estrema chiarezza,
anticipando anche quello che è un giudizio sostanziale, come i lavoratori della
Tetris hanno deciso di percorrere una strada difficile, complessa, pesante,
articolata, ma che di fatto è una strada di riscatto che consente di potere
organizzare un servizio in maniera funzionale, godendo e fruendo di esperienze
consolidate e sperimentate ed offrirlo alla città di Agrigento, senza nessun
offuscamento o preoccupazione di carattere speculativo. Questo è fondamentale
da sottolineare, perché stiamo parlando di attività no profit, per cui praticamente
nel momento in cui l’unico margine di remunerazione ulteriore rispetto a quello
che è il pagamento degli stipendi sono le spese di gestione, che per il 100%
devono essere concretamente utilizzate, perché è un margine bassissimo che con
il ribasso si riduce ulteriormente. Se non c’è questo tipo di problema, mi dica lei
quale è la questione su cui andiamo a discutere se c’è anche una clausola
precisa e specifica che è quella del mantenimento degli stessi operatori,
chiunque si fosse aggiudicato l’appalto, mi dice di che cosa andiamo a discutere
se non di problemi e di sovrastrutture che forse non hanno niente a che fare con
questa vicenda? Quindi io dico: se il Consiglio comunale, i consiglieri di
maggioranza si sono espressi in questo senso e via di seguito, è inutile che
andiamo a una contrapposizione rispetto a quello che è solo un problema di
slittamento di qualche giorno del dibattito, possiamo farlo anche dopo; se poi
bisogna andare avanti su questo tipo di richiesta, poi vediamo un poco come
determinarci.
CONSIGLIERE CALABRESE – Grazie signor Presidente, colleghi
Consiglieri, signor Sindaco, signori della Giunta. Il punto che è stato iscritto
all’ordine del giorno, rammento a me stesso e anche ai miei colleghi, è un
punto che viene inserito su richiesta dell’Amministrazione in funzione di un
dibattito che si è avuto in Consiglio comunale, durante il quale vi sono state
delle accuse più o meno velate e l’Amministrazione ha ritenuto con estrema
chiarezza di voler fare, scusate il bisticcio di parole, chiarezza sulla vicenda,
quindi ha inserito questo punto all’ordine del giorno. Che questo poi venga
correlato al fatto che il servizio risulta sospeso o debba essere il Consiglio
comunale a dire all’Amministrazione di andare avanti sul servizio, credo che sia
una cosa che esce fuori da quello che è l’iscrizione e l’inserimento del punto
all’ordine del giorno. L’Amministrazione per propria correttezza voleva
informare i consiglieri dell’operato che è stato fatto. Con estrema serenità ha
ammesso di essere andata avanti secondo quelle che sono le prescrizioni di
legge. Quindi, o discutiamo stasera questo punto o lo discutiamo la settimana
prossima, comunque sia, io non credo che noi dobbiamo alla fine del dibattito
concludere il dibattito, e lo anticipo già da adesso, con nessun atto di indirizzo
nei confronti dell’Amministrazione, perché se l’Amministrazione ritiene di
avere così come penso sia, ritiene di avere le carte in regola per andare avanti,
vada avanti, quale è il problema? Non vorrei che passasse qua la frase che osava
qualche consulente nella scorsa consiliatura che più si spalmano le
responsabilità e minore è il rischio? Attenzione, l’Amministrazione dice di
avere le carte in regola su questa cosa, che vada avanti, non ha bisogno di
consiglieri che si alzino per fare richieste. È un problema che tutti conosciamo.
Abbiamo un servizio che attualmente è sospeso. Vi è una indagine della
Procura, attendiamo con esito sereno le risposte che darà la Procura,
l’Amministrazione d’altro canto mi sembra di avere dal canto proprio anche il
conforto dei funzionari e di quant’altro, che sono state rispettate le normative,
quindi secondo me il servizio, indipendentemente dai dibattiti che facciamo o
che non facciamo, delle conoscenze che vogliamo avere o meno, il servizio
deve essere avviato e se l’Amministrazione ritiene di avere le carte in regola,
che lo avvii immediatamente secondo quelle che sono le prescrizioni di legge.
Non credo che il Consiglio possa dare atti di indirizzo al Sindaco, perché se no
mi sembra di capire che da parte dell’Amministrazione vi sia un cercare un
certo sostegno, una certa cosa, cosa che per quanto mi riguarda e dalle parole
che ho sentito dall’assessore nello scorso Consiglio non mi pare di avere
bisogno di questi conforti da parte del Consiglio comunale, quindi se hanno le
carte in regola, che vadano avanti e che già da domani possano dare mandato
agli uffici di consegnare i lavori, non so come è in questi casi, fare la
convenzione, quello che c’è da fare e andare avanti. Quale è il problema?
Diceva bene il Consigliere Arnone sul fatto della nettezza urbana. Non è che
all’epoca si sospese il bando, se non si assegnò, non si fece, si andò avanti. Poi
con il tempo la Procura disse come erano i fatti. Intanto il servizio, è chiaro,
non si può sospendere, quindi se la cooperativa ha vinto e ha le carte in regola e
gli uffici ritengono che si debba andare avanti, che vadano avanti,
indipendentemente dal tempo che noi vogliamo perdere qua dentro a discutere
su cose sulle quali già sono state avviate delle indagini, per cui ritengo che è del
tutto superfluo. Io voglio sentire l’Amministrazione per dare anche a loro la
possibilità di giustificarsi, eventualmente ce ne sia bisogno, alle accuse che
sono state rivolte e che quindi, siccome io sono uno di quelli che prima di
giudicare voglio sentire tutte le campane, solo per questo, ma non credo che il
punto possa essere concluso alla fine con qualche atto di indirizzo, perché già
da fin da adesso preannuncio che mi asterrò a qualsiasi atto di indirizzo che
vada in questa direzione. In merito al prelievo posso anche essere d’accordo
perché a me serve sentire solo se l’Amministrazione… qua non è un dibattito
sulle accuse se sono vere o se non sono vere, l’Amministrazione ha ritenuto per
propria scelta di dare chiarimenti al Consiglio comunale e l’ha fatto.
PRESIDENTE CALLARI – Consigliere Amato in merito al prelievo del
punto, prego.
CONSIGLIERE AMATO – Grazie signor Presidente, signor Sindaco, signori
Assessori e Consiglieri colleghi. Io stasera con grandissima soddisfazione noto
che questo argomento è ritornato un pochino sugli scudi, anche se molto più
tempestivamente la Commissione che ho l’onore di presiedere assieme agli altri
consiglieri comunali, la Galvano, Saeva, Vella e Burgio… questo è un
argomento che già aveva trattato e non abbiamo nessun problema, penso di
parlare anche a nome dei consiglieri comunali, che ci sembrava alquanto strano
che alcuni, senza per questo entrare nei meriti tecnicamente perché né ci
compete questo discorso, né credo nessuno di noi è altezza, se l’affidamento di
cui si parlava all’inizio era possibile per quanto riguarda questa cooperativa
Tetris. Certo eravamo assolutamente certi che delle professionalità che per
circa dieci anni lavoravano e portavano avanti ognuno di loro, secondo le loro
competenze, un argomento importante di grande impatto sociale che era
l’ufficio della solidarietà, se per dieci anni queste persone lo portavano avanti
perché la cooperativa che lo gestiva gli veniva affidato, vinceva la gara perché
comunque nessuno si presentava oltre che questa cooperativa, non ci potessero
essere le condizioni affinché non si disperdesse questo enorme spessore di
esperienza e di grandissima conoscenza del territorio che si era determinato
nell’arco di questi dieci anni di esperienza. A questo volevo aggiungere e
prendere al volo anche questa occasione per dire che in questo modo, così
come si è fatto in questi anni, secondo me non può essere pianificata bene la
solidarietà sociale. Non si può pianificare rinnovando annualmente oppure ogni
due anni l’ufficio che riguarda gli psicologi, che riguarda gli assistenti sociali, a
mio parere dobbiamo cogliere l’occasione perché i contratti vengano allungati
perché ne va sicuramente della qualità del servizio stesso. Quindi ribadisco a
noi della commissione, sostenevamo assolutamente che questa situazione
potesse risolversi nel più breve tempo possibile, magari risolvendo questo
servizio per evitare che si potesse determinare quello che è successo, un
gravissimo depauperamento del servizio che ha messo veramente alle strette,
determinando e peggiorando ancora le condizioni sociali di chi ha veramente
bisogno di questo ufficio che funzioni al meglio. Per quanto mi riguarda noi
saremo pronti a discutere anche stasera questo argomento, però devo concordare
sia con la Consigliera Vita che con Cirino che hanno proposto il rinvio, perché
se le carte sono arrivate stasera, è giusto che i consiglieri abbiano la contezza di
vedersele, di leggersele, anche se poi alla fine il Consiglio comunale non credo
che tecnicamente possa entrare nel merito e andare a trovare il bandolo della
matassa per gestire al meglio questo problema. Tutt’al più perché le carte, come
tutti sappiamo, ormai sono nelle mani dell’autorità giudiziaria.
chiesto di intervenire il Consigliere Arnone, ne ha facoltà.
CONSIGLIERE ARNONE – Colleghi Consiglieri, io sono disponibile al
ritiro del prelievo, venendo incontro alla richiesta di trattare il punto alla
prossima seduta, ma non posso fare a meno di sottolineare la grande novità
politica che questa vicenda viene a caratterizzare all’interno del Comune di
Agrigento. Qui abbiamo un consigliere comunale che ha sollevato una serie di
questioni e un Assessore che a nome del Sindaco, per quello che mi ricordo in
assoluto per la prima volta nella storia di questo Comune, che sta dicendo
trattiamo il punto, prima di dare esecuzione alla mia delibera voglio sentire
quello che ha da dire il Consiglio comunale. Più trasparenza di questa! Ed è
ovvio che in un Consiglio comunale dove vi sono soggetti come la mia
persona, le carte correrebbero se vi fossero rilievi da fare. Io non è che mi sono
fatto eleggere qua dentro per pigliare il gettone di presenza e scaldare una sedia!
Per investire per la collettività quelle che sono le mie competenze professionali,
la mia capacità di comprendere nel merito e nella legittimità gli atti. (intervento) Per cui io sono dell’idea, mi dispiace che le dia fastidio,
fuori microfono
Consigliere Vita, forse perché è una novità rispetto al modo di amministrare di
prima? Ma non posso essere interrotto…
PRESIDENTE CALLARI – Consigliere Arnone, questa volta la dottoressa
Vita ha ragione, concluda per favore.
CONSIGLIERE ARNONE – Perfetto, ma non posso essere interrotto. Quindi,
io sono favorevole a dare il tempo ai colleghi di leggere le carte, ma purché
questo avvenga nel periodo più concentrato e vi sia un impegno alla prossima
seduta, tra una settimana, di trattare l’argomento e di coadiuvare
l’Amministrazione attiva, che chiede in ordine ai suoi atti amministrativi,
criticati, il contributo del Consiglio comunale. Se abbiamo rilievi da porre di
carattere di merito o formale, poniamoli. E questo è il dato politico che mi porta
ad apprezzare l’operato di questa Amministrazione, che viene colpita dagli
esposti anonimi, perché opera, a mio modo di vedere, innovando, rinnovando
nella legalità. Grazie.
PRESIDENTE CALLARI – Prego, signor Sindaco, era stato chiamato in
causa dal Consigliere Calabrese e quindi mi aveva chiesto di parlare, ne ha
facoltà, prego.
SINDACO – Grazie Presidente, signori Consiglieri comunali. Io intervengo
brevissimamente solamente per dire che oggi la nostra presenza in Consiglio
comunale e soprattutto la nostra richiesta di volere inserire il punto all’ordine
del giorno del giorno rispetto a questa vicenda proprio per fare chiarezza
innanzi al Consiglio comunale, innanzi alla città tutta rispetto a questa vicenda,
ma così come a tante altre vicende rispetto alle quali questo Consiglio comunale
chiederà qualunque chiarimento, chiederà notizie e chiederà spiegazioni, ma
senza assolutamente andare a modificare o volere affidare al Consiglio
responsabilità che non sono del Consiglio, ma sono di ordine gestionale e che
afferiscono direttamente oggi alla responsabilità del dirigente nel momento
dell’esecuzione degli atti. È in questo senso che mi corre l’obbligo di anche
segnalare che mi è pervenuta in data odierna una lettera da parte del dirigente
del settore solidarietà sociale che rispetto a questa vicenda, così come ad
vicende che afferiscono al settore di solidarietà sociale deve farci tenere
un’attenzione alta, perché se è vero che abbiamo una condizione di difficoltà
economica, di difficoltà sociale, è anche vero il fatto che non possiamo e
dobbiamo assolutamente tenere l’ufficio fuori da qualunque pressione o
condizionamento ed è in questo senso che io invito il Presidente del Consiglio a
trasmettere ai consiglieri comunali la lettera che è arrivata da parte del dirigente.
Per quanto riguarda gli atti che sono stati posti in essere c’è la volontà tutta da
parte dell’Amministrazione comunale e da parte degli uffici di volere dare tutte
le spiegazioni che si ritengono utili proprio perché in questo senso vi è da parte
mia il massimo della fiducia nei confronti dell’ufficio, nei confronti del
dirigente per come ha operato all’interno di un settore estremamente difficile
proprio perché ha ogni giorno i contatti con la realtà più difficile e più disagiata
della popolazione da un lato e dall’altro quindi con una condizione di pressione
sociale e di condizionamento rispetto alla quale ritengo che abbiamo tutti un
grande dovere che è quello di lasciare a ognuno le proprie responsabilità. A
ognuno lasciare le proprie responsabilità, però consentire che si lavori nella
serenità e consentire che si lavori nel pieno rispetto delle regole. Io ritengo in
questo senso che il dibattito su questa vicenda possa anche essere da ausilio
rispetto a temi importanti che dobbiamo d’ora in avanti trattare, rispetto ai quali
poi al di là del confronto politico che può essere anche duro, che può essere
estremamente anche dal punto di vista dialettico appassionato, tenere in
considerazione che poi però si gestiscono, dietro lo scontro politico, si
gestiscono i servizi che vanno nei confronti dei cittadini, servizi che vengono
erogati da un servizio pubblico che ha la necessità di essere assolutamente
libero e assolutamente esente da qualunque pressione. In questo senso è venuta
e viene da parte mia la richiesta del Consiglio comunale di volere manifestare il
massimo della trasparenza e degli atti per dare al Consiglio comunale la
possibilità di potere avere tutte le spiegazioni che occorrono per potere insieme
camminare e camminare nel senso della crescita sociale, della crescita
amministrativa di questa città. Grazie, Presidente.
Seduta del consiglio comunale 16 aprile del 2009
Consigliere Galvano: Buona sera signor Presidente, signori della
Giunta, colleghi Consiglieri. Io sabato scorso ho avuto modo di leggere un
giornale sul quale era stata pubblicata una lettera di denuncia da parte del
dirigente Lattuca. Sicuramente molti di voi avranno avuto la possibilità di
leggere questo giornale. Però io volevo chiedere al Presidente una copia di tale
lettera, magari di fornire una copia a quei consiglieri che ritengono di doverla
avere, proprio perché a seguito della pubblicazione di questa denuncia del dirigente Lattuca sono emersi dei fatti molto gravi: il dirigente ha subito delle
intimidazioni, minacce. A meno due giorni, addirittura, della gara, gli è stata
danneggiata la macchina, nonché vi è stato anche un tentativo di incendio
dell’autovettura della moglie. Alla luce di tutto ciò, ritengo che il Consiglio
comunale debba occuparsi di questi fatti gravi, quantomeno manifestare la
solidarietà del Consiglio comunale nei confronti di un dirigente che svolge
comunque le sue mansioni in maniera apprezzabile, perché è una persona
stimata e che comunque ha manifestato serietà e coraggio, un profondo senso
del dovere. E quindi ribadisco al Presidente e chiedo, quindi, una copia di
questa lettera per avere la possibilità, appunto, anche noi come Consiglio
comunale di potere affrontare una questione di questo genere, in modo
particolare perché si sono verificate delle situazioni, che comunque non sono
facili da gestire e meritano una certa attenzione anche da parte nostra. Grazie.
PRESIDENTE CALLARI – Grazie a lei. Io proprio oggi ho completato l’iter
di questa lettera che ho ricevuto quale unico destinatario e per conoscenza altre
istituzioni, il Sindaco, il Direttore Generale, l’Assessore alle Politiche Sociali,
alla Procura, al Prefetto. Io ho completato nel senso che malgrado questa lettera
era inviata per conoscenza, io, come si suol dire, per sì e per no, gliel’ho
trasmessa io in indirizzo e non per conoscenza questi fatti. Quindi, qualsiasi
consigliere che voglia farne richiesta, se gentilmente la fate per iscritto, vi
rilascio una copia e vi rilascio anche la mia copia di trasmissione di quella
lettera agli altri enti interessati al caso. Grazie. Il Consigliere Hamel ha chiesto
di parlare ne ha facoltà. Per comunicazioni al Presidente cinque minuti.
CONSIGLIERE ARNONE – Presidente, io intendo innanzitutto comunicarle
effettivamente che le depositerò l’esposto anonimo dal quale parte la vicenda
Tetris, cioè il famoso sequestro delle carte, ne ho copia e ritengo opportuno
rimetterla formalmente al Consiglio comunale così tutti noi sappiamo di cosa
stiamo parlando.
PRESIDENTE CALLARI – Quindi, anche questa è una copia che acquisiamo
all’ufficio di Presidenza, i consiglieri che la vogliono…
CONSIGLIERE ARNONE – Ce l’hanno e la trasmettiamo anche al Sindaco e
ai dirigenti interessati perché è utile che ce l’abbiano tutti. Questa è la prima
comunicazione che intendevo svolgere. Io più avanti chiederò il prelievo, ma
sarà oggetto di una richiesta che formulerò dopo relativamente al punto che
riguarda Tetris.
Seduta del 17 aprile
PRESIDENTE CALLARI – 16 presenti, 10 voti favorevoli, 4 contrari, 2
astenuti, la mozione viene approvata.
Ieri c’era in prenotazione una richiesta di prelievo da parte del Consigliere
Arnone.
Seduta del 21 maggio 2009
Presidente Callari
Poi abbiamo “l’ordine del giorno del Consigliere Arnone
su affidamento servizio sociale professionale”, è sempre un punto all’ordine del
giorno che è stato riproposto in quanto ancora non ritirato e non si può trattare
in mancanza del Consigliere Arnone
Seduta del 14 gennaio 2010
PRESIDENTE CALLARI . Non ci sono altre comunicazioni, per cui
metto in votazione la richiesta di prelievo del 14° punto all’ordine del giorno:
istituzione Commissione speciale di indagine, settore servizi sociali. Lo
facciamo per appello nominale: chi è d’accordo al prelievo del 14° punto dica
sì, chi è contrario dica no. Invito i Consiglieri che sono fuori l’aula a rientrare.
Prego, Segretario.
riguardano altri chiarimenti. Prego, Consigliere Arnone.
CONSIGLIERE ARNONE – Presidente, io ci tengo che rimanga a verbale, e
lo pongo come problema politico, che non sono stato in alcun modo coinvolto
in ordine alla composizione di questa Commissione speciale. Ovviamente i
gruppi consiliari e il Consiglio possono determinarsi come vogliono e io
conseguentemente mi determinerò, quando i lavori che questa Commissione
svolgerà perverranno al Consiglio Comunale. Ritengo di appartenere al gruppo
del Partito Democratico, ma non sono stato in alcun modo investito di questa
composizione. (Intervento fuori microfono) Io non credo che i capigruppo
abbiano il potere di decidere loro, si decide democraticamente. Poi ci può essere
una designazione operata a maggioranza, e non è un problema, ma quello che io
ritengo di mettere in luce sotto un profilo politico è che in nessun modo, con
nessuna modalità, in nessuna maniera, io sono stato coinvolto nella
composizione di questa Commissione consiliare. Ovviamente, per quello che è
il ruolo che la cittadinanza mi attribuisce, per quello che è il lavoro che io
svolgo all’interno di questo Consiglio Comunale, per quelle che sono le
iniziative che ho portato avanti in ordine alle tematiche della solidarietà sociale,
anche nell’ambito di una dialettica, non mi sembra una scelta politicamente
particolarmente giustificata. Ma ovviamente io rispetto le decisioni che vengono
assunte, anche quando sono frutto di atteggiamenti di notevole prevaricazione.
Noi abbiamo pure democraticamente svolto la più, diciamo, democratica delle
conte o della verifica di peso politico ed elettorale all’interno del Partito
Democratico ad Agrigento, che ha dato un esito che è chiaro ed è sotto gli occhi
di tutti. Poi ognuno può ritenere di calpestare, rispetto a logiche non di
contenuto politico, di contenuto politico con la P maiuscola, alto, ma di
semplice prevaricazione. Tutti noi vediamo il ruolo dirompente delle proposte
che qua dentro ha fatto il Vice Presidente, il ruolo altrettanto eclatante, la città
ne parla in continuazione, di ciò che svolge all’interno di questo Consiglio
Comunale il capogruppo Galvano. Quindi, diciamo, ognuno si accorge con
quali criteri di merito viene articolata l’azione del Partito Democratico
all’interno di questo Consiglio Comunale. Ognuno può notare in che misura
questa azione sia funzionale alla crescita del Partito Democratico da parte di
alcuni, o invece all’autodistruzione del Partito Democratico, alla castrazione del
Partito Democratico, all’annientamento del Partito Democratico. Alla fine in
democrazia quello che conta è la capacità di interpretare sentimenti, opinioni,
idee, valori che stanno nell’ambito della cittadinanza ed è quello che in questi
venti anni hanno reso forti alcuni e assolutamente ridicoli e inconsistenti altri.
La gente che ci ascolta capisce chi ha la maschera del ridicolo all’interno di
questo Consiglio Comunale per le cose che fa e non fa, per le logiche deleterie
di guerra interna che viene a perseguire. Quindi non credo che sia necessario
che io mi dilunghi ulteriormente. Ovviamente una Commissione così composta,
se verrà mantenuto questo tipo di composizione, non può avere il mio voto
favorevole. Ovviamente non faccio neanche perdere tempo a chiedere la parola
per votare sfavorevolmente, lo dico sin d’ora. Le chiedo semplicemente se la
Commissione prevede la presenza di auditori, cioè di membri non designati,
quando svolge questi lavori, perché sarei interessato per quanto riguarda alcune
sedute ad essere presente. Se poi non sarà possibile, ci rivedremo a Filippi. La
democrazia è bella perché consente a chi ha la forza e il consenso…
PRESIDENTE CALLARI – Sugli uditori ora approfondiamo le conoscenze,
approfondiamo questa tematica. Avete già individuato chi dovrà essere il
Presidente di questa Commissione di indagine? Questa Commissione di
indagine deve essere votata contestualmente ai nominativi. (Intervento fuori
microfono) No, mi spiace, non è così. “Nel provvedimento di nomina, adottato
con votazione palese, viene designato il Presidente”, contestualmente alla
nomina dei componenti deve essere indicato il Presidente. Interpretazione
autentica, Segretario.
SEGRETARIO GENERALE – No, è interpretazione letterale, non c’è
bisogno di interpretare.
PRESIDENTE CALLARI – Così è scritto nel regolamento, Consigliere
Marchetta. Il Consigliere Raccuia ha chiesto di intervenire, ne ha facoltà. Nel
frattempo lavoriamo sul Presidente.
CONSIGLIERE RACCUIA – Grazie signor Presidente. Io intervengo per una
questione di merito, perché purtroppo, da quello che è stato detto ora, riscontro
che nuovamente in questa aula a volte si applicano due pesi e due misure perché
io ricordo che, quando sono state fatte le Commissioni speciali, confini,
emergenza idrica, rifiuti, si è demandato poi alla prima seduta della
Commissione la nomina del Presidente. Quindi non capisco perché in questo
Consiglio Comunale a volte si utilizzano delle norme, a volte se ne utilizzano
delle altre. Era soltanto per fare rilevare questo, grazie.
PRESIDENTE CALLARI – Questa è la prima Commissione di indagine,
guardi. Quello è un altro articolo che prevede che, per particolari problematiche,
insista una nuova… ma non di indagine però. E’ un’altra cosa, Consigliere
Raccuia. Quella è prevista in un articolo del regolamento dove dice che per
particolari importanti tematiche viene istituita una Commissione diversa da
quella consiliare, in quel senso sì. Ma poi, indipendentemente, non è che sono
due pesi. Ora io sto leggendo, il Segretario me lo fa… (Intervento fuori
microfono) Non lo so a cosa si riferisce. In base a cosa si riferisce noi
rispondiamo e pensiamo di sbagliare il meno possibile, poi… Allora, proponenti
della Commissione di inchiesta avete individuato chi dovrà essere il Presidente?
Consiglieri, se c’è un’intesa me la comunicate e andiamo avanti con i lavori;
diversamente, fatemi sapere di quanti minuti avete bisogno per l’individuazione
del Presidente della Commissione di indagine. C’è l’intesa, mi autorizzate a
scrivere il nominativo che poi porremo in votazione? Termine entro cui
concludere i lavori e riferire al Consiglio? Il 15 di aprile va bene? (intervento
fuori microfono) Il 30 aprile il termine… (intervento fuori microfono) Non è
previsto il Vice Presidente in questa nomina, lo fate voi nell’ambito della
Commissione. Qua io intervengo dal punto di vista del regolamento. Il termine
è entro il 30 /04 /2010. Quindi ambito di indagine ce l’abbiamo, la
composizione è qui, il termine entro cui riferire al Consiglio è il 30 aprile,
Presidente il Consigliere Calabrese. Allora, rileggo: per l’MpA c’è un
documento firmato dai capigruppo, è stato individuato il Consigliere Marchetta,
per il Partito Repubblicano il Consigliere Picarella, per l’Italia dei Valori il
Consigliere Hamel, per l’UDC il Consigliere Saeva, per Forza Italia il
Consigliere Alfano, per Alleanza Nazionale il Consigliere Micciché, per il
Partito Democratico il Consigliere Calabrese, per la Lista Zambuto e
Democrazia Cristiana il Consigliere Vella. Questa è la composizione.
Segretario, la poniamo in votazione. Lo facciamo per appello nominale. Chi è
d’accordo all’approvazione di questa Commissione di inchiesta dove viene
individuato l’ambito di indagine nel settore dei servizi sociali, la composizione
la poniamo in votazione così come da me letta, i lavori si concluderanno e si
riferirà al Consiglio entro il 30 aprile, il Presidente è il Consigliere Calabrese.
Diamo lettura del dispositivo e poi la poniamo in votazione.
SEGRETARIO GENERALE – Prevede di “costituire la Commissione
speciale di indagine di cui all’articolo 27 dello statuto comunale e all’articolo
17 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, composta dai
rappresentanti di tutti i gruppi politici presenti in Consiglio Comunale di cui
allegato elenco”, diciamo che indicheremo i nominativi così come sono stati
letti dal Presidente su designazione dei capigruppo, “con il compito di verificare
e monitorare la gestione settore solidarietà sociale per come richiesto dai
Consiglieri Comunali, sottoscrittori del documento citato in premessa ed
allegato alla presente proposta come parte integrante e sostanziale. Stabilire che
la Commissione speciale di indagine di che trattasi svolgerà la sua attività a
titolo gratuito e dovrà concludere i lavori, salvo proroghe, entro il 30 aprile
2010. Stabilire che il Presidente della Commissione risulta essere il Consigliere
Calabrese Maurizio”, questa è la proposta. “Dare atto che i poteri della
Commissione necessari per l’espletamento dell’incarico sono già stabiliti
dall’articolo 17 del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale”. Per quanto riguarda le modalità di funzionamento, io direi di fare
riferimento alle modalità di funzionamento delle Commissioni Consiliari.
presenza.
SEGRETARIO GENERALE – L’avevo già letto, Presidente.
PRESIDENTE CALLARI – Le chiedo scusa. Allora, pongo in votazione per
appello nominale la Commissione… (intervento fuori microfono) Aveva parlato
per dichiarazione di voto, lei aveva detto… (intervento fuori microfono) Sul
discorso della Presidenza e del termine (intervento fuori microfono) No,
abbiamo specificato tutti gli aspetti previsti all’articolo 17.
SEGRETARIO GENERALE – Per il funzionamento si applicheranno le
norme relative alle Commissioni Consiliari, per le modalità, cioè la
convocazione… queste sono le modalità (intervento fuori microfono) No, sono
già nel regolamento. Si applicherà il regolamento, le norme di funzionamento
delle Commissioni stabilite dal regolamento.
PRESIDENTE CALLARI – Pongo in votazione per appello nominale
l’istituzione della Commissione speciale di indagine settore servizi sociali. 14°
punto all’ordine del giorno. Lo facciamo per appello nominale: chi è d’accordo
dica sì, chi è contrario dica no. Prego, Segretario.
Il Segretario Generale procede alla votazione per appello nominale.
aula. 25 voti favorevoli, 1 contrario. La Commissione speciale di indagine
settore servizi sociali viene istituita. Alleghiamo agli atti la composizione,
Presidente Consigliere Calabrese e termine per la conclusione dei lavori 30
aprile corrente anno.
In ordine ai lavori che abbiamo previsto all’interno della Conferenza dei
capigruppo, noi abbiamo “relazione annuale del Sindaco”, non è presente il
Sindaco e quindi non trattiamo il punto. Poi mi dirà lo stesso Sindaco quando
vorrà relazionare in aula e preleveremo questo punto, anche se è posto tra i
primi posti.
Seduta consiglio comunale 15 giugno 2010
Punto N. 18 all’O.d.G.: ” Richiesta della proroga di scadenza di altri 60
giorni della Commissione speciale di indagine del settore Servizi Sociali”.
VICE PRESIDENTE MARCHETTA – Consigliere Calabrese, relativamente
al punto 18 vuole fare una piccola introduzione?
CONSIGLIERE CALABRESE – Grazie, Presidente. Come tutti voi
ricorderete, colleghi Consiglieri, abbiamo votato in questa aula la costituzione
di una Commissione di indagine per quanto riguarda il settore Servizi Sociali.
La Commissione si è insediata a marzo a seguito della esecutività della delibera,
perché all’epoca abbiamo costituito la Commissione, ma distrattamente non
abbiamo chiesto l’immediata esecutività della delibera. Cos’è avvenuto? Che da
quando abbiamo votato, e come voi tutti sapete, quando si fa una Commissione
speciale bisogna indicare anche il tempo in cui questa dovrà venire a
conclusione, quindi nell’avere indicato il tempo nel quale dovevamo concludere
i lavori di questa Commissione, ci siamo distrattamente dimenticati di chiedere
l’immediata esecutività. Pertanto che cosa è successo? Che dal momento in cui
abbiamo deliberato la Commissione stessa, al momento in cui la Commissione
si è insediata, perché si è dovuto aspettare i tempi della pubblicazione, è
trascorso più di un mese e mezzo. Quindi la Commissione tra gli insediamenti,
tra il mese e mezzo che si è perduto, tra la richiesta di documentazione vi posso
dire che è una situazione che non i 60 giorni che stiamo per chiedere di proroga,
ma credo che avremmo bisogno 6 mesi per ascoltare tutte le persone che ci
hanno chiesto di essere audite da questa Commissione, perché quello che
succede nel settore dei servizi sociali è davvero inquietante, per usare un
termine. Quindi, da Presidente di questa Commissione ho proposto al Presidente
del Consiglio comunale di inserire, d’intesa con i componenti della
Commissione stessa, di inserire un punto all’ordine del giorno per il quale
chiedere una proroga di 60 giorni. Qualcuno ora in aula qua mi sta suggerendo
anche di portarlo a 90 giorni, non lo so. Vedo che molti annuiscono, per quello
che è il lavoro che c’è da fare, vi posso garantire che è veramente da convocare
ogni giorno, perché ogni giorno ci sono persone nuove che vogliono essere
sentite. (intervento fuori microfono) Quindi, Presidente, 60 giorni finiscono da
oggi e quindi è meglio portarlo al 15 di settembre. Quindi visto che i 60 giorni,
a decorrere da oggi, scadrebbero il 15 agosto, Presidente, (intervento fuori
microfono) i consiglieri mi suggeriscono di chiedere una proroga di questa
Commissione fino al 31 ottobre. È chiaro che se la Commissione arriverà o
finirà i lavori prima di quella data, verrà in Consiglio per relazionare. È chiaro
che è una Commissione speciale e quindi non ha gettone di presenza, quindi il
lavoro che si andrà a fare è un lavoro che non prevede il gettone di presenza,
quindi tutte le riunioni che si faranno saranno senza costi di gettone di presenza.
È chiaro che se la Commissione arriverà a un risultato prima di quella data,
chiederà alla Presidenza del Consiglio di inserire un punto per venire a
relazionare al Consiglio in merito a quello che emergerà dai lavori che la
Commissione stessa farà. Grazie Presidente.
sono interventi su questo punto? Non ci sono interventi su questo punto. Quindi
passiamo ai voti. Però prima di passare ai voti, siccome si è assentato il
Consigliere Vella, propongo la sostituzione del Consigliere Vella con il
Consigliere Principato. Chi è d’accordo rimanga seduto, chi è contrario si alzi.
Tutti seduti, la proposta è accolta all’unanimità. Passiamo allora ai voti
relativamente al punto 18 “Richiesta proroga di scadenza”, a questo punto al 31
ottobre della Commissione speciale di indagine, settore Servizi Sociali. Prego
dottore Burgio.
Il Segretario Generale procede alla votazione per appello nominale.
VICE PRESIDENTE MARCHETTA – 20 presenti, 20 voti favorevoli, la
proposta è stata accolta.
CONSIGLIERE CALABRESE – Grazie, signor Presidente. A questo punto
per evitare quello che è successo la prima volta chiediamo l’immediata
esecutività della delibera stessa.
VICE PRESIDENTE MARCHETTA – Metto ai voti l’immediata esecutività
per alzata e seduta. Chi è d’accordo rimanga seduto, chi è contrario si alzi.
Approvato all’unanimità. Prego i Consiglieri comunali di prendere posto.
Consigliere Calabrese, andiamo al punto 29 che è stato pure prelevato su sua
proposta. .
… due punti di questa lunghissima lettura:
da un lato un voler garantire al Comune la professionalità di operatori che fanno ottenere al Comune finanziamenti. Appare o è uno scambio: tu mi fai avere i finanziamenti io ti dò l’appaltino. ?
Dall’altro la presa di coscienza che nel settore dei servizi sociali ci siano malcostumi e furberie che hanno inquinato gravemente il tessuto stesso dei servizi sociali, tutte le componenti incluse, dagli operatori ai gestori ai dirigenti.
Da cui: a quanto una Commissione di Indagine per le competenze della Provincia?