Questo è quanto afferma Giuseppe Arnone, leader regionale dei Democratici e Autonomisti e vicesindaco di Licata.
“ Devo constatare che in questo mese di impegno concreto e costante nell’Amministrazione attiva a Licata – dichiara Arnone -, sto avvertendo e notando una serie di discrasie che rasentano il ridicolo.
Le troupe di Repubblica e di Ballarò hanno confezionato dei servizi sulla città di Licata e sul caso Graci ed in quelle sedi ho spiegato in maniera netta il mio impegno giornaliero per tutta la collettività.
Certamente dà fastidio, mi riferisco ai vertici del mio ex partito l’Mpa e a qualche solerte ex Assessore regionale, che la mia azione politica stia schiacciando con i fatti la loro inerzia di governo e i garantisti del giorno dopo, compreso il solerte Governatore, che considerano la giustizia ad orologeria, quando tocca loro si parla di golpe, quando sfiora gli altri si emettono condanne prima delle sentenze.
A questo bailamme sterile, puerile e che si ritorcerà contro chi lo ha poco sapientemente organizzato, rispondo che il Sindaco Graci è stato votato da solo da più di 8 mila licatesi, che ha sconfitto le ultime cariatidi della vecchia politica, forse questo è stato il peccato originale che un uomo del popolo deve pagare nei confronti dell’establishement politico e di Governo Siciliano.
Ribadisco a Lombardo ed ai suoi fedelissimi che la mia persona non ha mai chiesto le dimissioni del Governatore dopo l’inchiesta catanese, ma non posso sottacere che in 2 anni e più questo Governo ha decisamente fatto implodere del tutto la Sicilia.
Nessuna azione di sviluppo per la Provincia di Agrigento con l’aggravante che D’Orsi è stato sedotto e abbandonato per la vicenda aeroporto in maniera camaleontica e cinica.
Il Disegno di legge esitato ieri dalla Giunta regionale per la rimozione del Sindaco Graci lo trovo intempestivo e rilevo uno spirito distruttivo e “ad personam”;con l’aggravante che viene fatta da una giunta composta da 12 tecnici che hanno un consenso elettorale pari a stento al proprio voto.
Sottolineo inoltre che casualmente giorno 11 ottobre inizia il dibattimento processuale che riguarda il Sindaco Graci.
Tutto ciò lo trovo di dubbio gusto, fermo restando che per me la Magistratura è un potere dello stato anzi baluardo della democrazia e della tutela di tutti cittadini senza distinzione alcuna.
Sono convinto che l’Assemblea regionale valuterà con obiettività i fatti e se Lombardo finalmente vuol dare un serio rinnovamento alla Sicilia ed ai Siciliani, cominci a trasformare i proclami in azioni concrete, disboschi con i fatti tutte le mangiatoie e gli appannaggi che offendono la quasi totalità dei siciliani, che sono alle prese con la crisi del quotidiano e del lavoro.
Cominci da se stesso e dalla sua Giunta, basta ridursi gli emolumenti a mille euro al mese come la totalità della popolazione e chiudere definitivamente con i consulenti, gabinettisti e tutti i sottogoverni regionali e rilanciare la meritocrazia e la qualità dell’individuo.
Per tutto ciò – conclude Arnone – il vento del cambiamento spazzerà via gli ultimi moloch che bloccano lo sviluppo in una terra magnifica quale la nostra.
Arnone il buono ha attaccato durament eil sistama di clientele che occupan omilitarment ela Sicilia ma la credibilità sarà totale se lui rinuncia all’appannaggio e l osbatte i nfaccia a Lombardo