Agrigento – L’arena è pronta. L’atmosfera all’interno della stia, comincia a surriscaldarsi fin dai primi interventi.
Non si tratta di un combattimento tra galli in uno dei tanti quartieri poveri delle periferie messicane, ma di una delle tante sedute del Consiglio comunale di Agrigento.
Il copione è ormai sempre lo stesso. Si comincia con il parlare di discerbamento; dei problemi legati al degrado dei quartieri, sempre riferiti ad un solo aspetto; dei topi che invadono la città.
Si continua con il botta/risposta di un paio di consiglieri, quasi sempre in riferimento ad un solo argomento: le bollette dell’acqua.
Seguono i lunghi monologhi di un consigliere – evidentemente proprietario del microfono – che non perde occasione per intervenire – la televisione non gli basta più -, mentre in molti lasciano l’aula per rientrare al termine del soliloquio.
All’ingresso dell’aula, consiglieri stufi, sbuffano e sbottano: “non se ne può più. Ogni volta la stessa storia, un’ora persa a sentire sempre le solite chiacchiere…”.
Ma intanto, il gettone lo si prende lo stesso.
Il William Shakespeare della situazione, va avanti imperterrito. Dal prologo all’epilogo.
Sua la sala. Suo il microfono. Suo il sindaco. Suo l’assessore. Tutto gli appartiene, gli altri son solo comparse.
Lasciamo il “pollaio Aula Sollano” di Palazzo dei Giganti. Di questi ultimi, all’interno neanche l’ombra.
Ma per vedere uno spettacolo del genere, era il caso di assistere a un consiglio comunale?
Non sarebbe stato sufficiente accendere la tv e guardare una nota emittente locale, ormai, purtroppo, specializzata nei monologhi shakespeariani in versione agrigentina?
Quanto tempo e quanti soldi inutilmente sprecati…
Avete mai chiesto quanto dura mediamente un consiglio comunale, quanto costa a noi cittadini e cosa produce?
Beh, non fatelo mai. Scoprireste che fine fanno i vostri soldi…
Alla prossima seduta. Tanto, inizierà e proseguirà come sempre: discerbamento, topi e monologhi…
Gian J. Morici
Illustre direttore ,l’unico problema di cui non si é mai occupato e quello relativo alle acque reflue che scorrono in particolar modo a cielo libero ,vedi zona CANNATELLO.Come mai ?
Grazie dell’ospitalita’
giuseppe
Gent.mo Sig. Giuseppe,
Le sarà sfuggito l’articolo di Elio Di Bella, che proprio alla situazione di Cannatello, ha dedicato il suo pezzo giorno 4 ottobre:
https://lavalledeitempli.net/2010/10/04/cannatello-nostra-fogna-quotidiana/
Cordiali saluti