Computer unico, pensiero unico. A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina…

Che la paternità dell’aforisma sia di Mazarino o di Andreotti, al quale in genere viene attribuita, poco importa. Quello che conta è infatti la sostanza.

Da qualche tempo, all’interno di questo sito, sembrava essersi aperta una faida da fazioni contrapposte.

Premesso che a prescindere dalle simpatie politiche di direttori, editori, giornalisti e collaboratori di qualsivoglia genere, questo giornale non dipende da nessun partito e da nessun soggetto politico, abbiamo voluto effettuare una piccola verifica per meglio comprendere cosa stesse accadendo.

Noi non abbiamo posizioni precostituite da difendere. Le critiche, a volte anche dure, vanno fatte a tutta quella classe politica grazie alla quale Agrigento è sempre il fanalino di coda d’Italia.

Non siamo con Zambuto, come non stiamo con Alfano. Non siamo servi di Adragna, nella stessa misura in cui non lo siamo di Capodicasa, né di Cimino , né di Di Mauro o altri.

Il nostro obiettivo è fare informazione e cercare di promuovere ogni iniziativa che abbia come fine l’interesse della collettività, senza stare a storcere il naso a seconda da quale parte politica arrivi la proposta.

Eppure, nonostante ciò, stante alcuni commenti dei lettori e qualche intervista, siamo stati accusati di far parte di una lobby che vede al suo interno uomini come il ministro Alfano (Pdl) e giornalisti che sarebbero iscritti al Pd, o, quantomeno a quel “Pd in minoranza” che farebbe capo a Capodicasa, in contrapposizione al duo Adragna-Arnone.

Un discreto numero di lettori, si sono scomodati lasciando commenti d’accusa nei nostri riguardi e di difesa nei loro confronti.

Ovvio che l’aver notato tanto dissenso da parte dei lettori, ci abbia indotto ad una seria riflessione.

In cosa abbiamo sbagliato? Perché veniamo individuati come i componenti di una lobby politico-affaristica?

Scartando a priori l’ipotesi di una lobby contraria all’informazione, abbiamo riletto i commenti dell’ultimo mese, per cercare di capire dove stava il nostro errore.

Come non prendere atto che “Leonardo Lo Gatto”, “”Leo R.”, “Agrigentino Democratico”, “Name Nick”, “Stimato Estimatore”, “Democratico”, “Libero cittadino”, “Errare humanum est…”, “Olfattista”, “Giuseppe Riccobene”, “Osservatore attentissimo”, “Arnoniano” e “Osservatore attento”, con i loro commenti, nel ricordarci quanto bene avesse operato Arnone, distruggevano ogni nostra critica, accusandoci spesso di essere faziosi, malpensanti e quanto altro?

Come non riflettere sul fatto che per fare ammenda dei nostri errori, l’unica soluzione che ci rimaneva era quella di correre tutti a iscriverci nel Pd – quello della maggioranza Arnone-Adragna – e salvare così Agrigento?

Se in un solo mese, tanti lettori ci accusano, beh, allora qualche errore lo abbiamo commesso.

E in effetti, qualche errore era stato commesso.

Nessuno di noi si era infatti preoccupato di dare uno sguardo alla provenienza dei commenti.

A dire il vero, alcuni lettori, avevano già palesato il dubbio che certi commenti avessero un’unica matrice, ma…a pensar male, si fa peccato…

A salvarci dal peccato, non è stato il Pontefice, ma quel aforisma di Giulio Andreotti – o di Mazarino -, che al “pensar male si fa peccato“, ritenne di dover aggiungere “ma spesso ci si indovina“…

E così, combattuti tra il non voler far peccato, ma desiderosi d’indovinare, è stato sufficiente verificare la provenienza dei commenti, per scoprire che “Leonardo Lo Gatto”, “”Leo R.”, “Agrigentino Democratico”, “Name Nick”, “Stimato Estimatore”, “Democratico”, “Libero cittadino”, “Errare humanum est…”, “Olfattista”, “Giuseppe Riccobene”, “Osservatore attentissimo”, “Arnoniano”, “Osservatore attento” e lo stesso Giuseppe Arnone, utilizzano il medesimo computer.

Identico è infatti l’ndirizzo IP, quel numero che identifica univocamente un dispositivo collegato a una rete informatica, che Wikipedia spiega “può essere visto come l’equivalente di un indirizzo stradale o un numero telefonico riferito a dispositivi collegati ad una qualsiasi rete telematica”.

Un unico computer, per ben quattordici utenti. Quattordici lettori, che oltre ad avere un “pensiero unico”, hanno anche un unico computer.

Non potremmo mai credere infatti che Arnone, il quale nelle sue battaglie ha sempre messo la faccia, possa utilizzare nickname diversi per difendere sé stesso.

È impossibile!!!

Dobbiamo dunque immaginare una stanza gremita di gente; un elimina code per evitare le liti del “c’ero prima io”; la ressa dinanzi la tastiera; i ritardatari che chiedono, implorano, suggeriscono a chi sta scrivendo il commento, di scrivere anche per loro.

Che triste spettacolo.

Se solo avessimo saputo prima di cosa eravamo causa, certamente avremmo evitato di creare tanto scompiglio.

E se questi sono i dati dell’ultimo mese, nei mesi precedenti, cos’è accaduto?

Non osiamo immaginare quante decine – o forse centinaia – di persone abbiamo costretto a vivere un inferno del genere, trascurando i propri hobby, i propri interessi, la propria famiglia, per stare in coda, nell’attesa che arrivasse il proprio turno per lasciare un commento sul giornale.

Cari amici, avete mai pensato di risparmiar tempo e disagi recandovi presso un Internet Point, dal quale, con pochi centesimi, potreste inviare tutti i commenti che volete?

Riflettete gente… riflettete…. Bastano pochi centesimi e la vita vi sorriderà.

Vi sarete risparmiati interminabili code dinanzi ad un “computer unico a pensiero unico”…

Con stima e simpatia, il Vs amico

Gian J. Morici

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11 Responses to Computer unico, pensiero unico. A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina…

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