Ne sono convinti in tanti a San Michele, la piccola borgata abbandonata da tutte le amministrazioni agrigentine. “Fa bruciare la nostra gola e appesta l’aria ”, dice il giovane parroco don Enzo Sazio. “Da tre anni abito tra l’ospedale e la borgata San Michele e anch’io come i miei parrocchiani, durante molte notti l’anno, avverto un odore acre e un sapore amaro. L’aria qui è veramente irrespirabile. Siamo vicini alla zona industriale e ho paura che l’aria sia appestata da scarichi di qualche industria della zona, forse di materie plastiche che vengono bruciate”, dice don Enzo, il quale ha inviato un esposto denuncia alla Procura della Repubblica di Agrigento. La situazione diventa ancora più insopportabile quando il vento spira da ponente. E c’è anche di più. San Michele sta diventando la discarica della zona industriale. Don Enzo ha segnalato che da diversi mesi nelle ore serali. “alcuni furgoni scaricano regolarmente dei grossi sacchi, sigillati in maniera piuttosto ermetica, dentro i cassonetti per la raccolta dei rifiuti solidi urbani che si trovano nella borgata di San Michele e nei dintorni”. Don Enzo dice che ha aperto uno di questi sacchetti ed ha notato che all’interno si trovavano “scarti di lavorazione di chissà quali sostanze, ma sicuramente tossiche”, non certo rifiuti domestici. Naturalmente questi rifiuti insieme agli altri vengono raccolti quotidianamente dal servizio di igiene ambientale del Comune. Fra qualche giorno il parroco e i responsabili del comitato di quartiere organizzeranno una raccolta di firme per sollecitare le indagini. Vogliono che l’Arpa e i vigili urbani facciano degli accertamenti. In tanti temono per la propria salute. “Alcuni residenti mi dicono che questi fenomeni accadono da diversi anni”, sottolinea don Enzo Sazio, che ha presentato l’esposto-denuncia lo scorso 20 maggio ma non ha ancora ottenuto dalla Procura della Repubblica nessuna risposta. Un quartiere abbandonato questo alla periferia di Agrigento. Nel 2007 durante il suo giro tra le periferie per incontrare la gente il Sindaco Marco Zambuto promise maggiore attenzione e nominò persino un proprio delegato. “Sì, è vero abbiamo un delegato del Comune, che fa il suo lavoro gratuitamente. Ma a che serve ? Non lo aascolta nessuno”. E intanto San Michele si spegne tra aria inquinata, i pericoli del traffico. “Qui non arriva neppure il netturbino”, denuncia padre Sazio.
Elio Di Bella