Agrigento- “La falla c’è ”, dice Girgenti Acque. E così viene messo a posto anche il fallaccio del consigliere Giuseppe Arnone che nella sede di Girgenti Acque lo scorso 13 agosto non mi permise di mostrare il video che ha fatto correre ieri pomeriggio i tecnici di Girgenti Acque a vedere che cos’è quell’ampia chiazza nera che galleggia sul nostro mare. Che figuraccia per Arnone!!! La città sarebbe stata risparmiata da una settimana di melma a 150 metri dal lido e probabilmente trasportata dalle correnti tra i bagnanti. Allora, adesso consigliere, dimostri quanto vale: chieda scusa ai cittadini. Se avessi avuto l’opportunità di mostrare al signor Giuffrida e al tecnico della Girgenti Acque, Sala, quel video, il controllo sul pennello sarebbe stato effettuato già lo scorso 14 agosto, con molti benefici per tutti. Ma siamo certi che chi non sa riconoscere di essere stato sconfitto alle elezioni provinciali, di avere perso le battaglie contro i sindaci Gueli e Scrimali, contro l’ingegnere Vitellaro, il consigliere Picarella, ecc. ecc. non saprà neppure questa volta riconoscere di portare sulla coscienza questo peso: averci fatto perdere una settimana. Ci ha abituati a ragionamenti contorti per dimostrare vittorie mai avvenute e sentenze mai vinte. Aveva un’occasione preziosa per dimostrare che gli stava a cuore davvero la salute del mare e degli agrigentini, piuttosto che la difesa a tutti i costi dell’operato di Girgenti Acque. Ma Arnone non è Aristotele e non è Voltaire. Il filosofo greco diceva: io sono amico di Platone, ma soprattutto sono amico della verità. Il filosofo francese scrisse: non sono d’accordo su quello che dici, ma darei la vita perché tu possa farlo. Un consigliere comunale ha oggi soprattutto compiti di controllo dell’attività dell’amministrazione. Arnone sembra avere abdicato a tale compito. Ormai sottoscrive ogni atto dell’amministrazione e ogni genere di rimpasto, ed è diventato anche il paladino di Girgenti Acque. Vorrei infine rimarcare quanto è stato osservato da alcuni in questi giorni: Arnone per rispetto di discutibili regole, mi ha impedito di intervenire durante l’incontro del 13 agosto, ma lui spesso arriva alle conferenze stampa e durante il loro svolgimento distribuisce volantini. Ora, di grazia: ha mai chiesto a chi organizza una conferenza stampa, se può fare questa operazione propagandistica, che spesso è anche critica nei confronti degli organizzatori dell’evento? Può uno che non è neppure invitato alle nozze, distribuire foto scandalose della sposa durante la cerimonia religiosa? Potrei dire, seguendo i suoi sarcastici esempi. Premesso che io non chiuderei mai le porte a nessuno, consentendogli di partecipare a tutte le conferenze stampa che vuole e che gli permetterei di intervenire quando vuole e di mostrare tutti i video che vuole, se ne ha bisogno. Non censuro nessuno, io. Ma se dobbiamo farne una questione di regole, allora mi chiedo: come mai il Signor Sindaco e il signor amministratore delegato di Girgenti Acque nelle conferenza stampa da loro indette lasciano che Arnone risponda al posto loro? Signor Sindaco ci spieghi: Arnone è il suo portavoce? E’ il portavoce della giunta agrigentina? Potrebbe, di grazia, spiegarci perché dobbiamo conoscere da altri le attività della sua amministrazione? Lei è stato eletto da cittadini e tocca a lei rendere conto del suo operato e di quello della sua giunta. Nessun sindaco in Italia si trova nella sua condizione. Consideri questa mia come una richiesta ufficiale : vorrei che fosse lei, da oggi in poi, a rispondere ai giornalisti durante le conferenze stampa. E’ lei che soprattutto vogliamo anche nei videogiornali sentire quando si tratta di conoscere le attività dell’amministrazione. Oppure ci notifichi il nome del suo portavoce ufficiale. Eviteremmo il cortile.
Elio Di Bella
Ill.mo Prof. Di Bella,
ancora una volta la “meravigliosa macchina (mediatica) da guerra” non è riuscita – malgrado i guaiti, i nitriti, i grugniti, i barriti, le cornate, lo scalpitìo degli zoccoli… – a mascherare la verità che, come……. i prodotti reflui “non trattati” (altro che pretrattati di 1° livello) si ostinano (per la legge della differenza di peso specifico) a venire inesorabilmente a galla.
Le bugie, le non verità, i fraintendimenti, i sofismi che per tutta l’estate si sono susseguiti sulla balneabilità del mare sanleonino nel tentativo di autosuggestionare tutti che “avevano l’impressione” che il mare non … sempre era limpido, che talora poteva “apparire” sporco, che ad un primo avviso si definiva “complessivamente balneabile”, che analisi con conta di colobatteri & soci hanno definito “inquinato” e “molto inquinato” da parte della “Cassazione nazionale” in fatto di mare……… sono naufragati di fronte all’evidenza!
Chedi re ancora?
Ai Suoi richiami storici (Aristotele e Voltaire) mi permetto di aggiungere, a nome mio e di tutti quelli che non abboccano ai giochi di prestigio, quello di A. Lincoln:
Si può ingannare
TUTTI QUALCHE VOLTA,
si può ingannare
QUALCUNO SEMPRE,
ma non è possibile ingannare
TUTTI PER SEMPRE
Un saluto.
Egregio Prof. Di Bella, lei mette il dito sulla piaga: la vera tragedia di Agrigento non è soltanto la nefasta presenza di un Arnone, cioè un “nenti ammiscatu cu’ nuddru” (per usare la stessa terminologia che che lui usa abbondantemente riferendosi ad altri), ma è la deleteria INCONSISTENZA; DEBOLEZZA, VACUITA’ E MANCANZA DI…… di persone che gli consentono tutto quello che fa e dice. Chi pretende ALMENO il rispetto degli altri (poichè la stima sarebbe ben altra cosa) deve avere prima lui rispetto per sè stesso e ciò gli IMPORREBBE di prendere le distanze, o esprimere in modo aperto tutto il suo dissenso e disgusto nei confronti di un viscido ed untuoso lecchinaggio da parte di chi vuole millantare una presenza determinante che non ha e non potrà mai avere. Se accetta “passivamente” o, peggio, per coltivare “con tranquillità” qualche interesse, è meglio che per il suo e per il bene di tutti se ne stia a casa e non a svolgere ruoli di responsabilità ed istituzionali che non gli si addicono. Purtroppo di questi “personaggi” Agrigento abbonda, anche in settori nevralgici e, a volte delle stesse istituzioni, per cui solo ad Agrigento è possibile che un individuo di tal fatta possa condizionare la vita pubblica e talvolta anche privata di una cittadinanza. E solo ad Agrigento è possibile che certa “INFORMAZIONE” da baraccone gli faccia da cassa di risonanza, consentendogli (forse perchè qualcuno è accomunato da qualche “strano” destino) una presenza giornaliera e ossessiva. Senza queste squallide presenze il “nenti ammiscatu cu’ nuddru” non avrebbe neppure 24 ore di vita pubblica. Poichè, però la gente nè ha orami piene le tasche, sarebbe bene che tutti quelli che traggono “beneficio” da una presenza così letale, capiscano che la semplice comunanza con un tale discutibile individuo, richiamerà sempre di più “l’attenzione” (ma non solo) nei loro confronti. Decidano una buona volta per il loro bene, che poi sarebbe anche il bene della cittadinanza, tagliando i fili di discutibili rapporti.
AMIO AVVISO HA AVUTO L’INCARICO DI FARE IL CLAWN PER CONTO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE ,STANTE IL GRAN CALDO E L’UMIDITA CHE ATTANAGLIA IN QUESTI GIORNI LA CITTA’.
GRAZIE DELLA CORTESE OSPITALITA’
giuseppe
il mare è inquinato come certi personaggi che si ritengono nobili ed invece sono intrisi nelle magangne dei poteri fortissimi che gestiscono tutta l’economia cittadina a discapito del popolo e in barba alla giustizia e ai giudici.
giudici che ancora oggi non hanno chiamato i noe di palermo per attivare un indagine sul mare inquinato .
…ma suvvia ,Prof.Di Bella,tanto scandalo,tanta meraviglia,tanto scalpore per niente!
Ma non ha mai sentito parlare di scheletri dentro gli armadi?
Agrigento ne è piena,e forse il Gatto li conosce tutti…