Definire una barzelletta quanto sta accadendo alla Provincia, equivarrebbe ad usare un eufenismo. Iniziamo con la Conferenza stampa stamattina del presidente della Provincia Eugenio D’Orsi, per finire alle eclatanti dimissioni dell’assessore Cantone, poche ore dopo la sua nomina.
Argomento del giorno, la presentazione della nuova Giunta.
L’atmosfera all’interno della sala Giglia, fin dall’inizio non era certo delle più serene.
Un presidente nervoso per l’assenza di uno degli assessori, esternava il proprio disappunto. Nell’attesa, spiegava le ragioni della nuova composizione della macchina amministrativa, facendo un excursus del lavoro svolto dalla precedente Giunta e dei risultati ottenuti.
Tra i temi toccati dal presidente, l’impegno per l’aeroporto di Agrigento, l’aver ridotto i debiti dell’ente, l’aver eliminato gli enti improduttivi.
Tra i fiori all’occhiello, lo scioglimento dell’Apea, che in verità fu oggetto di richieste ed attività da parte del consigliere Roberto Gallo e che, all’epoca, vide D’Orsi decisamente contrario.
Non sono mancati i toni forti, specie allorquando il presidente ha sostenuto di aver eliminato il “malaffare” dall’interno della Provincia o quando rivolgendosi nei confronti di chi ritiene un fallimento l’approvazione dell’aeroporto, perché si tratterebbe di una struttura destinata a scali regionali, li ha definiti “delinquenti”.
Si è passati dunque alla presentazione della nuova Giunta composta da: Stefano Castellino, Mariano Ragusa, Gaetano Cani, Settimio Cantone, Antonio Limblici, Domenico Lombardo, Domenico Contino e Luca Salvato.
Il vero colpo di scena, lo si è avuto quando i giornalisti, dopo aver lasciato l’aula, venivano informati del fatto che l’assessore Gaetano Cani, in quota Udc, aveva rassegnato le proprie dimissioni.
Immediatamente raggiunto in strada da un nutrito gruppo di giornalisti, Cani, seppur non confermando le proprie dimissioni, ha ammesso che non si poteva tollerare che l’Udc fosse presente in Giunta con un solo rappresentante.
Dietro l’insistenza dei giornalisti che volevano sapere se fosse vero che aveva rassegnato le proprie dimissioni il neo riconfermato, e forse già uscente, assessore provinciale, ha preferito rispondere con un “no comment”, che lascia comunque presagire a nuovi sviluppi.
Evidente il fatto che prima della conferenza, nessuno sapesse della nuova formazione e non c’era stato accordo con le forze politiche.
La nuova amministrazione, sembra privilegiare un asse misto Alfano-Di Mauro, che non trova riscontro nelle altre realtà territoriali, né a livello regionale.
Non meno curioso quanto affermato in merito alla propria appartenenza politica, dall’assessore Settimio Cantone, il quale si è dichiarato “indipendente nel Pdl”.
Dura invece la reazione dei Democratici e Autonomisti a cui fa parte l’ex assessore Giuseppe Arnone.
Arnone ha anche ipotizzato che quanto accaduto ad Agrigento possa essere causa di una revisione del legame con il Mpa tanto a livello locale, quanto a livello regionale.
L’ex assessore ha stigmatizzato le motivazione delle scelte effettuate dal presidente D’Orsi e nel dichiarare come lui e il gruppo dei Democratici Autonomisti si sono sempre comportati lealmente con gli alleati, ha precisato che altrettanto non poteva dire degli stessi nei loro confronti.
Se da un lato si aprono nuovi scenari con gruppi misti la cui collocazione sembra dover avvenire all’interno dell’asse Alfano-Di Mauro, dall’altro, il “collante”sembra aver scollato il progetto, portando l’assessore Cani dopo pochi minuti dal giuramento a minacciare le proprie possibili dimissioni.
Primo pomeriggio: rimbalza la notizia delle dimissioni dell’assessore Cantone, al posto del quale entra Tuzzolino.
Contone, che stamattina si era definito “indipendente nel Pdl”, è vicino a Riccardo Gallo che, insieme al sindaco Zambuto, strizza l’occhio ail’Udc di Casini.
Raggiunto telefonicamente per aver confermata la notizia, ha spiegato la sua scelta dicendo “non ho voluto accettare di farmi coinvolgere nei loro ‘pasticci’. Dinanzi una situazione poco chiara, ho preferito dimettermi”.
Ovvio che la vicenda apre a sviluppi interessanti che nei prossimi giorni daranno luogo a scontri politici e conoscendo il presidente D’Orsi, c’è da aspettarsi sue esternazioni certamente meritevoli di essere riportate dalla stampa.
Le comiche continuano.
Gian J. Morici
Non avete capito nulla……Vi spiego io.
non si tratta di politica ma di …..estate della Provincia.
Dopo la “comica” dell'”affaire” Rigassificatore D’Orsi mette in scena la “farsa” Giunta.
Chissà cosa ci riserverà ancora ?!?!?!
Ma visto la bravura che dimostra, tra comiche e farse, considerato le diverse rappresentazioni in provincia, non si potrebbe assegnare un ruolo da protagonista al ns. Presidente???
Egregio direttore,aveva ragione il SENATORE GIULIO ANDREOTTI quando diceva che ” il potere logora chi non ce l’ha “. E’ veramente deplorevole che un assessore pur di rimanere attaccato alla sedia cabia partito da un giorno all’altro ….ma perche’ non fa come ha fatto CINCINNATO !!!
grazie dell’ospitalita’
giuseppe
oltre alle comiche la “tragedia”. Scusa direttore vorrei capire.
D’Orsi riceve input da Cuffaro per nominare gli assessori.
Cuffaro è stato condannato (pesantemente)anche in appello per motivi, credo, (corregimi se non è così), legati alla mafia……. e ancora mette suoi uomini a gestire potere.
Visto che potrebbero essere ancora nominati altri assessori, a suo parere, ci sarebbe da scandalizzarsi se a indicarli fossero “altri noti soggetti…” ??????
In qualsiasi altra nazione, tutto questo non potrebbe avvenire, ma qui siamo in Italia e per giunta – e Giunta – nella terra di Pirandello. Così è se vi pare…