Egregio Direttore,
perdoni il titolo dissacratore con il quale inizio questa mia lettera, ma quando si arriva all’esasperazione sono certa che anche il nostro Santo comprenderà.
Abito al Villaggio Mosè e accanto casa mia, c’è una piccola villetta da anni abbandonata, invasa da erbacce e ricettacolo di topi e parassiti.
Lo scorso anno, il Comune, o chi per il Comune, ha provveduto a far estirpare le erbacce, potare gli alberi e raccogliere i rifiuti che nel corso degli anni, grazie all’inciviltà di noi cittadini e all’incuria dell’amministrazione, si sono accumulati all’interno della villetta.
Fin qui, anche se con anni di ritardo, tutto procedeva bene.
Il problema, si manifestò quando i rifiuti, le erbacce estirpate e i rami potati, invece di essere rimossi, vennero accumulati e lasciati al loro posto, trasformandosi ancor meglio in ricovero per topi e parassiti.
A nulla sono valse le segnalazioni.
Il “quartiere residenziale dei ratti e degli scarafaggi”, dopo un anno, continuava ad ospitare i suoi inquilini senza che nessuno si decidesse a sfrattarli.
Sabato scorso, vigilia della prima domenica di San Calo’, qualcuno ha deciso di anticipare la “maschiata” e ha appiccato il fuoco al cumulo di sterpi e spazzatura all’interno della villa(v. foto).
I poveri topi, sono così stati costretti a sloggiare.
Ma ci voleva San Calo’ per operare il miracolo?
Da abitante del quartiere, mi chiedo se e quando San Calo’ si deciderà a passare anche dai tanti altri luoghi del Villaggio Mosè, dove, sempre ringraziando la nostra inciviltà e la strafottenza di chi ci amministra, topi, scarafaggi e zecche, hanno fondato altri quartieri residenziali.
Potremmo questa volta sperare nell’intervento dell’amministrazione, o dovremo attendere la prossima “maschiata” con relative fiamme, fumo e pericoli per noi abitanti e per le nostre case?
M. T.
2 Responses to Lettera al direttore: San Calo’ a villa, e i surci scappanu