Grandangolo – il giornale di Agrigento diretto da Franco Castaldo – pubblica, questa settimana nel numero 27, in assoluta esclusiva le tappe che hanno portato all’arresto di Giuseppe Falsone, il boss agrigentino catturato in Francia dopo undici anni di latitanza e, soprattutto, le tappe che lo hanno portato a diventare il boss indiscusso di Cosa Nostra agrigentina. Venti omicidi: è questo il fardello giudiziario che lo attende da recluso in territorio italiano. Venti delitti che lo hanno portato ai vertici di Cosa nostra dopo aver patito, temporaneamente, la supremazia di Maurizio Di Gati – protetto dal boss Fragapane di Santa Elisabetta – e subito l’eliminazione, per mano di Brusca, Bagarella e Giovanni Riina, de suo referente mafioso: Antonino Di Caro, strangolato e sciolto nell’acido a San Giuseppe Jato. Venti omicidi che Grandangolo racconta uno per uno. In tema di mafia, Grandangolo sviluppa alcuni temi rimasti oscuri per decenni: il quadruplice omicidio di quattro spacciatori di Licata che oggi, dopo la cattura di Falsone, presenta squarci di luce per assicurare alla giustizia mandanti e sicari; il duplice omicidio Maniscalco-Panepinto compiuto a Bivona negli anni 90 e che avrebbe visto fra i sicari proprio Giuseppe Falsone. Ed ancora: la lunga agonia in cui versa il clan mafioso transnazionale dei Rizzuto che continua a perdere pezzi importanti, come Agostino Cuntrera assassinato in Canada insieme al suo guardaspalle autista originario di Cattolica Eraclea. Poi una lunga e significativa intervista di Diego Romeo al questore di Agrigento, Girolamo Di Fazio, alla luce della cattura di Falsone a Marsiglia che invita tutti a seguire gli insegnamenti di Giovanni Falcone. Le vicende del processo riguardante i centri commerciali di Agrigento, i possibili nuovi equilibri dirigenziali all’interno dell’Ato idrico e il rinnovato istinto culturale di Agrigento sotto la spinta dell’assessore e vicesindaco della città Massimo Muglia delimitano la parte non mafiosa del giornale che annovera tra i suoi servizi, tra gli altri, l’intervista ai dirigenti provinciale e regionali del Nuovo Psi.
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