A protestare in favore della libertà di stampa e affinchè i magistrati non vengano privati di un indispensabile strumento d’indagine, questa volta si sono aggiunti Freedom House e il Governo americano.
Mentre il sottosegretario del Dipartimento Penale Usa Lanny Breuer interviene con toni durissimi contro la legge sulle intercettazioni, che priverebbe i magistrati di uno strumento indispensabile e che in più circostanze è tornato utile anche per inchieste di carattere internazionale, che hanno visto la cooperazione tra la magistratura italiana e quella statunitense, Freedom House ha sostenuto che “Silvio Berlusconi, il più grande proprietario di mezzi di comunicazione in Italia, sta appoggiando una legge che penalizza la stampa ed è contraria agli standard internazionali”.
Freedom House ricorda come l’Italia sia giudicato un paese “parzialmente libero”, che nella classifica mondiale sulla libertà di stampa si trova al 72° posto, dietro al Tonga e poco prima di Bulgaria e Namibia.
Karin Karlekar, ricercatore e direttore generale di Freedom House a New York, nel corso di un’intervista ha dichiarato che il disegno di legge italiano, “potrebbe penalizzare i giornalisti nel riferire informazioni o notizie che sono d’interesse pubblico”, aggiungendo che “le disposizioni di tali pene severe per i giornalisti non sono in linea con le prevalenti pratiche per depenalizzare i reati di stampa.”
Rupert Murdoch, che compete con Mediaset, ieri ha detto che il disegno di legge è un “grave attentato alla libertà di stampa” e che intende contestare il provvedimento davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo.
Pare dunque, che l’unica speranza per far sì che non ci siano “intoccabili” nel nostro paese, sia quella di un nuovo sbarco degli alleati…
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La prossima volta che leggo un commento, spero che non mi deluda tanto quanto questo.
Usare lo spazio riservato ai commenti, mettendo come sito web una pagina di Fb (che noi abbiamo cancellato) ad uso commerciale, è una cosa veramente stupida.
Ma come diceva Albert Einstein, due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi.