Tra le quattro centrali da realizzare, per garantire il ritorno all’energia nucleare in Italia, si torna a parlare di Palma di Montechiaro.
L’individuazione dei siti, non è ancora data per certa, visto che bisognerà aspettare l’Agenzia per la sicurezza, le cui nomine sono da tempo in stand by ed attendere l’adempimento di altri obblighi di legge.
Ma vista la determinazione del governo nazionale a fare della Sicilia la pattumiera d’Italia e considerata l’incapacità di chi amministra il nostro territorio, non ci stupisce infatti che la scelta del sito ricada nell’agrigentino che, da sempre ultima provincia d’Italia, grazie a una classe politica inetta e a un popolo sempre pronto a svendere tutto in cambio di una promessa, accoglierà ancora una volta a braccia aperte la nuova manna che arriva dal cielo.
Se è questa l’autonomia siciliana e questi i risultati, c’è da chiedersi realmente per quale ragione i siciliani non si siano consegnati nelle mani degli americani, diventando un protettorato degli Stati Uniti.
Avremmo quantomeno evitato oggi il rischio di vederci annessi alla Libia di Gheddafi…
Gian J. Morici
Condivisibile l’articolo. E’ una scelta perfettamente in linea anche con il voto degli agrigentini: il nucleare lo vuole Berlusconi, loro votano in massa per Berlusconi.
Anche i rappresentanti locali di quell’area politica sono allineati con i voleri del capo. Ricordo l’assessore provinciale Castellino con le sue sortite pro nucleare di qualche tempo fa…
Naturalmente ci saranno misure compensative e lavori a iosa, quindi intrallazzatori, mafiosi e (cattivi) politici saranno adeguatamente “compensati”.
Che dire? Abbiamo nè più nè meno ciò che meritiamo…