Il progetto, chiamato “Fotovoltaico a concentrazione e agricoltura” sarà presentato questa mattina, a mezzogiorno, e viene descritto come “un
importante modello di integrazione delle energie rinnovabili nel paesaggio.
All’iniziativa di AzzeroCo2 ha aderito il Comune di Cutrofiano che ha abbracciato, con Legambiente, una nuova idea di innovazione, salvaguardia del territorio e opportunità di lavoro”.
La notizia circolava da alcuni mesi e Italia Nostra era stata tra le prime associazioni a diffondere l’allarme, ma nessuna conferma ufficiale.
Poi la svolta, come raccontano i diretti interessati nel loro comunicato.
Il progetto
Della durata di almeno vent’anni, “il progetto – così come è descritto dalle associazioni – vedrebbe l’uso di lenti Fresnel di concentramento e celle-fotovoltaiche ad alta efficienza. Si presenta come sperimentazione da esportare in Africa, nel deserto, ma si tratta della stessa tecnologia e delle stesse scusanti adoperate per un medesimo impianto presentato ed in progetto nel Comune di Minervino di Lecce, lì almeno di soli, si fa per dire, 3 ettari, ed in zona artigianale”.
In questo caso, invece, “si sta parlando di 26 ettari, l’equivalente di circa 40 campi da calcio – troppo per un esperimento – in totale zona agricola”.
Si tratta di suoli che per le loro caratteristiche, come anche riferito da un agronomo amministratore del Comune di Cutrofiano, “sono vocati alla viticoltura per le loro eccezionali caratteristiche pedologiche e idrogeologiche”.
Il sito, scelto per le sue peculiarità, e per la sua ubicazione, “rientra di fatto nell’area vasta ‘Bosco Belvedere’, così classificata nella nuova zonizzazione paesaggistica del territorio pugliese in seno al nuovo Pptr (Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia) recentemente approvato dalla Amministrazione regionale.
In questa zona, ‘Bosco Belvedere’ (nome che rievoca la presenza dell’antica ‘Foresta di Cutrofiano’ di cui ancora permangono importantissimi lembi relitti), la Regione Puglia, riconoscendone le alte valenze già indicate dalla Provincia di Lecce, ha istituito il Parco rurale e naturale dei Paduli al cui interno rientra anche il territorio agricolo di Cutrofiano, in particolar modo nella sua porzione meridionale, che si raggiunge appunto percorrendo proprio la S.P. Cutrofiano-Supersano.
Un Parco che è stato istituito per salvare un’area di alto pregio paesaggistico, dove vivono rarissimi e protetti animali (come il Tritone italico, altri anfibi a rischio di estinzione, numerosi uccelli tra cui gru e cicogne nere e bianche, etc.) ed in cui si dovranno finanziare, come previsto dal nuovo Piano Paesaggistico della Puglia, che lo ha scelto come parco pilota, solo progetti di rimboschimento, di alto recupero della naturalità e delle suggestioni pittoresche del paesaggio rurale, nonché favorire il biologico ed un agricoltura di recupero delle varietà agro-pastorali della locale tradizione, , sarebbe davvero intollerabile!”.
“Il coinvolgimento diretto di Legambiente attraverso la sua ‘Esco Azzero CO2 in questa operazione industriale e affaristica sconcerta, ancora di più, per il suo forte carico di contraddittorietà con le dichiarazioni rilasciate anche alla rete televisiva nazionale (precisamente al programma Ambiente Italia in onda su Rai Tre), alcune settimane or sono, dai suoi referenti locali, e ribadite nelle ultime linee guida dell’associazione in merito all’ubicazione virtuosa dei pannelli fotovoltaici sui tetti di strutture recenti e non più a terra, a salvaguardia dell’agricoltura, della biodiversità selvatica, e non ultimo del paesaggio.
Un’offesa che si leva a danno di tutto il sentimento ambientalista italiano. Da qui la richiesta a tutti i soci nazionali di Legambiente, senza fini di lucro e animati da valori puri per la difesa del territorio, della biodiversità e del paesaggio rurale e naturale d’Italia, al fine di far sentire la loro voce nei confronti dei dirigenti nazionali perché ritirino questo assurdo e paradossale progetto la cui realizzazione, a seguito del grave impatto ambientale intrinseco che comporterebbe, rappresenterebbe una macchia incancellabile tale da impedire a noi tutti di poter riconoscere, d’ora in avanti, valori ‘ambientalisti’ a questa associazione.
Chiediamo che l’impegno di Legambiente nel Salento sia volto al contrasto di qualunque progetto fotovoltaico ubicato in zona agricola senza distinzioni vane e pretestuose tra zone agricole degradate e zone agricole non degradate potendosi le prime sempre bonificare e rinaturalizzare; chiediamo che Legambiente si impegni per favorire il fotovoltaico sui tetti come alternativa virtuosa e non come escamotage mediatico per poi celare operazioni deplorevoli quali quella relativa ai 26 ettari in agro di Cutrofiano.
omissis
Dopo una lunga ed accurata ricerca su internet scaturisce che esiste in Italia un gruppo di dirigenti ed ex dirigenti di Legambiente che hanno messo in atto un sistema in grado di condizionare non solo la politica ma anche l’economia italiana nel settore delle energie alternative. Elemento di primo piano, pare sia Ermete Realacci. Deputato PD, fondatore degli Ecodem, fondatore della fondazione Symbola, Presidente onorario di Legambiente ecc.
Subito dopo Realacci vi sono i senatori PD (Ecodem) Roberto della Seta e Francesco Ferrante.
Andiamo con ordine per arrivare a………. Cutrufiano.
Realacci e colleghi negli ultimi dieci anni hanno creato un sistema di società che penetrano nel mondo industriale e ministeriale, utilizzando la forza mediatica e culturale dell’associazione Legambiente.
Le società sono:
Symbola- fondazione per le qualità Italiane
Ambiente Italia
Kyoto Club
Azzero CO2
Exalto… ultima arrivata.
Possiamo sintetizzare:
Ermete Realacci. Deputato PD . Ecodem, Presidente onorario Legambiente, Presidente Symbola già vicepresidente Kyoto club, Già comproprietario Ambiente Italia.
Francesco Ferrante. Senatore PD. Ecodem, Vicepresidente Kyoto Club, Segreteria nazionale Legambiente
Roberto Della Seta. Senatore PD . Ecodem, segreteria nazionale Legambiente
Andrea Poggio. Vice segretario nazionale Legambiente, consigliere Azzero CO2
Duccio Bianchi. Segreteria nazionale legambiente, Comproprietario Ambiente Italia
Edoardo Zanchini. Consigliere Azzero Co2, segreteria nazionale Legambiente
Annunziato Cirino Groccia- Amministratore Legambiente, consigliere Azzero CO2
Maria Berrini. Comproprietaria e Presidente Ambiente Italia, consigliere Azzero CO2
Mario Gamberale – amministratore delegato azzeroCO2 e amministratore senior di EXALTO
Gianni Silvestrini- Presidente comitato scientifico Legambiente, Direttore Scientifico Kyoto Club
Comitato scientifico Symbola, Presidente EXALTO e….proprietario Exalto (REA PA 273271).
A Lecce il progetto di Cutrufiano è stato presentato da:
Mario Gamberale,Amministratore Delegato AzzeroCo2, Edoardo Zanchini, Responsabile nazionale Energia di Legambiente e Francesco Tarantini, Presidente Legambiente Puglia,: Aldo Tarantini, Sindaco di Cutrofiano, Antonio Gabellone, Presidente della Provincia di Lecce, Andrea Ferrante, Presidente Nazionale AIAB, Loredana Capone, Vice Presidente della Regione Puglia e Cosimo Durante, Vice Presidente vicario dell’ANCI Puglia.
Andrea Ferrante è Il fratello del senatore PD Francesco Ferrante.
Cosimo Durante? Un grande amico di Legambiente , la centralissima e bellissima sede regionale Legambiente di Bari e presso l’Anci Puglia ! gratis….e i comuni pagano.
La dinamica di quanto avviene a Cutrufiano sembra chiarissima. Si prepara un progetto multimilionario lo si riempie di “vecchie” innovazioni ed agricoltura sperimentale, si usa prima il PD (la Puglia ha una giunta di centrosinistra) per spianare la strada della “politica” poi si usa Legambiente per garantire la qualità del progetto e tenere a bada il territorio ed infine tramite azzero CO2 e EXALTO si fanno i quattrini della progettazione, dei favolosi incentivi; e sempre tramite Azzero CO2 si venderanno alla grande magari con iniziative targate Legambiente (vedi Parchi per Kyoto) i certificati verdi?
-E’ lecito e/o legittimo rappresentare una serie di società e di persone come indipendenti tra loro, con lo scopo di far apparire il progetto condiviso da tutti (perché nessuno dice che Gamberale e anche proprietario di EXALTO e che nei fatti quasi tutte le società interessate hanno stessi dirigenti o gli stessi proprietari)?
-E’ lecito e/o legittimo che il nome Legambiente garantisca la qualità del progetto per bocca del Presidente del comitato scientifico che è contemporaneamente il proprietario della società costruttrice e finanziatrice?
-E’ legittimo o illecita concorrenza affiancare ad un progetto il nome di Legambiente quando, di fatto, l’associazione non riceve alcun beneficio ma è unicamente mezzo di persuasione sulla bontà progettuale e di pressione sulle comunità locali?
-E’ lecito e/o legittimo usare i circoli Legambiente territoriali (su cui il regionale ed il nazionale hanno pieni poteri) per condizionarne i pareri e le volontà?
-E’ lecito e/o legittimo parlare di sperimentazione per un progetto di fotovoltaico che interessa decine d’ettari di territorio?
-E’ legittima la presenza di Andrea Ferrante presidente Aiab (associazione Italiana agricoltura biologica) a qualsiasi titolo nel progetto, dal momento che è fratello del senatore Francesco Ferrante, protagonista di prima grandezza dell’affare poiché Vicepresidente di Kyoto Club proprietaria di Azzero CO2. l’Aiab esprime considerazioni favorevoli al progetto per compiacere il suo presidente o effettivamente l’agricoltura biologica sotto i pannelli solari è la strada del futuro?
Tutto quanto esposto non rappresenta motivo sufficiente perché si azzerino i vertici nazionali di una grande associazione quale era Legambiente?
Comunque queste vicende hanno creato non solo una frattura nel mondo ambientalista ma cosa ancora più grave una devastazione immensa del territorio e del meraviglioso paesaggio Italiano e pugliese in particolare. Per quanto legittimo o illegittimo sia stato il comportamento dei dirigenti legambientini quanto accade è una vergogna che rimarrà in carico alle loro coscienze.
Dopo una lunga ed accurata ricerca su internet immagino siano incappati in un mio articolo, o commento.
Ma cari signori avete tralasciato l’aspetto più “AMBIENTALISTA”!
LEGAMBIENTE partecipa alla realizzazione di centrali a carbone CENTO V…OLTE PIU'”RADIOATTIVE” di una centrale “NUCLEARE” di pari energia erogata, con loro stessa ammissione!
Vi spiego:
Vado: la centrale di De Benedetti continuerà a produrre cancro.
FONTE:
http://piemonte.indymedia.org/article/9737?comment_limit=0&condense_comments=false
Leggo a tal riguardo un art. della Sig.ra. BRIUGLIA :
Da cui estraggo:
Così anche “LEGAMBIENTE”, mentre a Genova e alla Spezia promuove una battaglia di dismissione perché il carbone “nuoce gravemente alla salute”, a Savona, a Vado e in Val Bormida ritiene che il carbone possa essere addirittura ben tollerato!
“Le EMISSIONI di CO2 sono l’unico inquinante che Legambiente ligure si degna di considerare..
..Quando poi apprendiamo che Legambiente è SOCIO AZIONARIO di Sorgenia, la finanziaria del gruppo De Benedetti che controlla a sua volta Tirreno Power proprietaria della centrale di Vado, si può comprendere anche il suo ruolo di MALCELATA SUDDITANZA.
FONTE: http://www.google.it/url?q=http%3A%2F%2Fwww.truciolisavonesi.it%2Farticoli%2Fnumero189%2Fbriuglia.htm&ei=DW10TIm4B8iVswa0m_maBg&sa=X&oi=unauthorizedredirect&ct=targetlink&ust=1282700309123184&usg=AFQjCNFcNc_tbbipZZ9N3DU05dwCcdbnSQ
Ora considerate le grandi “BATTAGLIE” i girotondi e le marcette contro il “nucleare”, da parte di LEGAMBIENTE vorrei sottolinearne un aspetto “RACCAPRICCIANTE”.
LEGGO:
“un articolo comparso su Scientific American “una centrale a carbone disperde nell’ambiente 100 VOLTE PIU’ RADIAZIONI di una centrale nucleare che produca la stessa quantità di energia”
FONTE:
http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=1&ved=0CBYQFjAA&url=http%3A%2F%2Fqualenergia.it%2Fview.php%3Fid%3D1069%26contenuto%3DArticolo&ei=zkfITOD4Ls_54Aa42OXlBg&usg=AFQjCNFFZQ-_kRAz5bU5zJ36FmK2h10b8A&sig2=cJ6JX6BAz4r3ksHzuy7QXA
SORPRESA!:
Chi scrive della pericolosità radiologica è “Il portale di Kyoto Club e LEGAMBIENTE per conoscere e decidere sull’energia di oggi e di domani ”
Quindi LEGAMBIENTE partecipa “CONSAPEVOLMENTE” alla costruzione di centrali a CARBONE RADIOATTIVO..100 volte più “RADIOLOGICO” del NUCLEARE!
/———/
BENE.
Affrontiamo ora la seconda affermazione della signora Briuglia:
(…“Le EMISSIONI di CO2 sono l’unico inquinante che Legambiente ligure si degna di considerare..”)
Sapete perchè?
Da un mio art.:
“La truffa di “Legambiente”,molto business ,poca salvaguardia e grande avidita’”
Federparchi ed i parchi rappresentano per Legambiente e per i suoi dirigenti la più grande fonte di guadagno( anche P.E.R.S.O.N.A.L.E ) dei prossimi decenni. Centinaia di milioni di euro. La parola magica è C.A.R.B.O.N – C.R.E.D.I.T
I certificati di credito di emissione di CO2 un patrimonio enorme che i parchi possono vendere dopo averli acquisiti come conseguenza della piantumazione di alberi.
Personaggi ed interpreti di questo grande affare:
* La CIR di Carlo De Benedetti insieme a Tubini a fondato “Giga” una società che acquista e vende Carbon Credit Internazionali . ( già acquistati per 60 milioni di euro da varie nazioni)
* LEGAMBIENTE è propietaria del 10% delle azioni di Sorgenia (Presidente onorario di legambiente Ermete Realacci , Alcuni membri della segreteria nazionale .Duccio Bianchi, Edoardo Zanchini, Nunzio Cirino Groggia, Andrea Poggi.
* Legambiente e Sorgenia insieme a tutte le industrie del settore energetico alternativo( e non) sono riunite in una “non profit” che si chiama Kyoto Club. (presidente Massimo Orlandi – Vicepresidente Ermete Realacci, Direttore Kyoto club service Mario Gamberale )
* Ermete Realacci e Duccio Bianchi posseggono il 25% della società s.r.l. Ambiente Italia Ricerche e servizi in Campo Energetico. (CCIAA Milano –REA 145656)
* Legambiente , Legambiente Lombardia, Kyoto Club e Ambiente Italia sono comproprietari della società s,.r .l. Azzero CO2 (CCIAA Roma REA 1137033) specializzata in compravendita di C.a.r.b.o.n C.r.e.d.i.t.( Amministratore delegato Mario Gamberale Vicepresidente Antonio Ferro, consiglieri Duccio bianchi; Andrea Poggio, Edoardo Zanchini,)
* Kyoto club e Federparchi fondano la onlus Parchi per Kyoto con il supporto tecnico di Azzero Co2. (Presidente Matteo Fusilli, Vice Presidente Massimo Orlandi, Consigliere Mario Gamberale, direttore comunicazione Antonio ferro)
L’attenta lettura di quanto esposto porta a tre considerazioni:
* Il controllo di Federparchi garantisce la prosecuzione e la gestione negli anni di progetti di piantumazione in tutti i parchi e le aree protette Italiane.
* Ermete Realacci, Ministro ombra del PD , Componente della Commissione Parlamentare Ambiente , Presidente Onorario di Legambiente, Presidente di Symbola, Vicepresidente di Kyoto Club, comproprietario di ambiente Italia e Azzero Co2 è titolare di un enorme e vergognoso conflitto di interessi.
* Legambiente non può più definirsi una associazione ambientalista.
FONTE:http://www.notiziegenova.altervista.org/index.php/te-lo-nasondono/1446-la-truffa-di-qlegambienteqmolto-business-poca-salvaguardia-e-grande-avidita
Ora.
Per completare il “quadretto” ambientalista manca solo l’aspetto “EOLICO”.
E questo altro art. sarà molto delucidativo:
EOLICO, “MAIONESI IMPAZZITE” E GLI AFFARI DI LEGAMBIENTE. MA C’E’ ANCHE CHI NON CI STA…
FONTE:
http://www.cancelloedarnonenews.com/…/eolico-maionesi-impazzite-e-gli-affari-di-legambiente-ma-ce-anche-chi-non-ci-sta/
Da sottolineare:DOCUMENTAZIONE DEL COMITATO NAZIONALE DEL PAESAGGIO – CNP
SU LEGAMBIENTE E GLI IMPIANTI INDUSTRIALI EOLICI IN ITALIA
FONTE:
http://www.cnp-online.it/Novita'%20documentazione.htm
In questo ultimo art. c’è una frase:
“Il CNP denuncia oggi “la scelta d’affari” di Legambiente.” Risale al 17.02.2004 quindi credo sia venuto il momento di fare chiarezza!
Aggiungerei:“..E QUA CI GIRANO LE PALE”
http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=1&ved=0CBUQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.agoravox.it%2Fe-qua-ci-girano-le-pale.html&ei=ScS-TL-OC8-I4gaplrmOAQ&usg=AFQjCNE9tEsEHbRtAoJ_j-rnwPUsgB0-9Q&sig2=2WL88kTSLZJShEaRK-eR5g
Concludo, assicurando un mio commento su ogni sito o blog, dove compare il nome “LEGAMBIENTE”, così che ogni singolo simpatizzante possa essere adeguatamente, quanto dettagliatamente informato.
A questo punto non credo ci sia altro da aggiungere, il “RE” è nudo, quanto l’ambientalismo brutalmente stuprato.
Cordialmente.
PIERO IANNELLI
— Segretario XI Municipio. ROMA “ La Destra ”—
–“Resp. Per le aree tutelate e vincolate”–
— pieroiannelli@gmail.com -– N”.Cell. 3398513962
Gent.mo Iannelli,
la ringrazio per la cortese attenzione e per il commento, che, qualora ce ne fosse ancora bisogno, aiuta a fare chiarezza sulle ragioni che spingono taluni soggetti a condurre battaglie molto discutibili.
Dalla ricerca inviatami, non si evinceva purtroppo l’autore del commento e solo per questa ragione non è stata fatta alcuna citazione.
Sull’operato di taluni ambientelisti, avevamo scritto parecchio su questo sito quando era ancora soltanto un blog, tant’è che lo stesso articolo indicato nel suo commento, “EOLICO, “MAIONESI IMPAZZITE” E GLI AFFARI DI LEGAMBIENTE. MA C’E’ ANCHE CHI NON CI STA…”
( http://www.cancelloedarnonenews.com/2009/11/17/eolico-maionesi-impazzite-e-gli-affari-di-legambiente-ma-ce-anche-chi-non-ci-sta/ ) era tratto da questo sito e faceva riferimento a una querelle tra il sottoscritto e il Presidente Nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliatti Dezza.
Detto questo, voglio segnalare ai lettori – lei lo ha già letto e commentato – un altro articolo nostro che riguarda gli aspetti poco ‘ambientalistici’ di chi ha obiettivi di natura economica che non tengono conto neppure delle prescrizioni di legge.
Si tratta dell’affare delle Boe intelligenti Marpark ( https://lavalledeitempli.net/2010/06/23/affondano-le-boe-intelligenti-marpark/ ), da posizionare nel Parco delle Cinque Terre in Liguria.
Tutti sappiamo quello che è poi successo. Metà Comune indagato o in cella, accuse pesantissime che vanno dall’associazione a delinquere finalizzata ai reati di falso, corruzione, concussione, ai reati di violenza privata e calunnia. 900 pagine della Procura della Spezia, dalle quali si evingono i contatti gli arrestati con Renato Brunetta, Angelino Alfano e Niccolò Ghedini
( http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/29/sprofondano-le-cinque-terrein-cella-presidente-del-parco-e-sindaco/65664/ )
Tutti fatti, ai quali la grande stampa – com’era prevedibile – ha dato scarsa rilevanza.
Fortunatamente, nell’era di internet, abbiamo ancora la speranza che non debbano essere solo gli “ambientalisti” liguri a rimanere muti, paralizzati da un palpabile imbarazzo, ma anche tutti coloro che in ogni parte d’Italia hanno contribuito a trasformare un’associazione ambientalista in una delle più potenti holding finanziarie che investe in ogni campo e soprattutto nel settore dell’energia, lucrando su attività di elevato impatto ambientale e fortemente inquinanti.
Cordiali saluti
Gian J. Morici
L’operato dei “VERTICI” di legambiente è un insulto alla buona fede ed all’operato di tutti quei volontari che sono stati TURLUPINATI e che INCONAPEVOLMENTE hanno prestato il loro operato a dei cialtroni che hanno costruito sull’ambientalismo le loro fortune, fregandosene altamente dell’ambiente e della devastazione da loro provocata. D’altra parte se passiamo ai raggi X i rappresentanti di legambiente agrigento, ci rendiamo bene conto di come si possano trovare elementi che, incapaci di affermarsi nel mondo del lavoro, non hanno trovato di meglio da fare che inserirsi nella gioiosa macchina da guerra “LEGAMBIENTE”, per ritagliarsi il loro piccolo spazio di interesse. Per ora sbraitano perchè la Regione siciliana sembra avere sottratto alle loro grinfie alcuni finanziamenti ed annesse prebende. Cosa mai faranno per sopravvivere se le cose dovessero proseguire in questi termini? E dire che legambiente DOVREBBE (il condizionale è d’obbligo) essere una ASSOCIAZIONE “ONLUS”. Questi giocano a prenderci tutti per cretini, e sarebbe ora che la “POLITICA” (quella con la P maiuscaola) li rinviasse tutti nel mondo del lavoro, vigilando a che anche lì non producano gli stessi guasti che hanno già prodotto nell’ambiente.
era da aspettarselo
NOTA DI LEGAMBIENTE SU FOTOVOLTAICO ED ENERGIE RINNOVABILI
Legambiente ha presentato in una affollata conferenza stampa a Lecce lo scorso 14 Ottobre il progetto di solare fotovoltaico a concentrazione da realizzare a Cutrofiano. Per cui stupisce che qualcuno possa denunciare speculazioni e intrighi quando tutto e’ alla luce del sole, pubblicamente discusso e addirittura rivendicato.
Si, rivendicato, perche’ Legambiente e’ orgogliosa di presentare un progetto che riguarda una tecnologia mai realizzata in Italia. Stiamo infatti parlando di pannelli solari a concentrazione che hanno una resa di circa il 40% superiori ai pannelli fotovoltaici, e dunque rispondono a una fondamentale esigenza di spingere innovazione e efficienza in un campo cosi’ strategico per il futuro energetico. E rivendicato perche’ quello che si cerchera’ di fare e’ di sperimentare l’integrazione tra questi pannelli, che sono montati su supporti ad un altezza di un metro e mezzo da terra, e la produzione agricola. E’ un progetto pilota, non esistono esperienze di questo tipo al mondo, che punta a dimostrare che e’ possibile anche avere coltivazioni biologiche certificate, e quindi facendo a meno di solventi chimici per la pulizia dei pannelli. Il progetto e’ stato presentato pubblicamente perche’ comincia ora l’iter di approvazione, non c’e’ nessun cantiere da inaugurare, questa e’ veramente una esperienza che vogliamo approfondire e discutere senza remore. Anche perche’ la andremo a realizzare in un area agricola che e’ stata per molti anni coltivata a tabacco e che rischia, come tante altre aree a Cutrofiano e nel Salento, di diventare una cava (ricordiamo che in Puglia non si paga un Euro per cavare a fronte di un impatto devastante) o di attivita’ agricole residuali viste le difficolta’ che attraversa il settore, o magari di ospitare un impianto fotovoltaico tradizionale.
Noi pensiamo che la strada della integrazione tra produzioni agricole e fonti rinnovabili sia la prospettiva piu’ intelligente per la Puglia e per un Paese come l’Italia. Lo sappiamo che e’ una sfida difficile, che ha bisogno di regole di tutela attente e lungimiranti, di sperimentazioni e controlli. Entro gennaio le Regioni italiane dovranno fissare proprio queste regole, nell’ambito delle Line guida nazionali approvate dal Governo. Legambiente presentera’ nei prossimi giorni le proprie proposte e vogliamo discuterle con tutti, agricoltori e imprenditori delle rinnovabili, costruttori e sindacati, amministratori pubblici. Noi, rimaniamo convinti che un confronto alla luce del sole rafforzi chi ha idee, valori e vuole battersi per realizzarli. E pensiamo che ogni critica, se in buona fede, sia la benvenuta. Se la pensassimo diversamente, se avvessimo voluto realizzare una speculazione non avremmo certamente convocato una conferenza stampa.
Infine c’e’ un ultimo aspetto di cui siamo orgogliosi e che non vogliamo in alcun modo nascondere. Abbiamo scelto di promuovere AzzeroCo2, insieme al Kyoto Club e all’Istituto Ambiente Italia, perche’ siamo convinti che alcuni interventi nel nostro Paese si debbano muovere molto piu’ velocemente e, se nessuno lo fa, dobbiamo anche dimostrare che sono possibili. Il progetto di solare a concentrazione integrato in agricoltura a Cutrofiano va in questa direzione come il progetto Eternit Free che stiamo portando avanti in tutta Italia. Sostituire I tetti in amianto con tetti solari fa bene all’ambiente e alla salute dei cittadini. Di questo si occupa AzzeroCo2 oltre che di piantumazioni e di interventi di efficienza energetica, di azzeramento delle emissioni di gas serra. Tutto trasparente, pulito, rivendicato. Come trasparente, pulita, rivendicata e’ la nostra partecipazione con una quota del 10% in Sorgenia Menowatt, che si occupa di illiminazione e promuove la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2. Sono tutte scelte discusse nell’associazione, addirittura scritte nei documenti congressuali, e che partono dalla convinzione che per cambiare il mondo a partire dall’energia serva anche dare una mano laddove questo cambiamento comincia a muovere I passi. Siamo felici di avere tutte queste attenzioni, ma siccome siamo un associazione di cittadini con delle regole democratiche di funzionamento non accettiamo lezioni di comportamento. Soprattutto se sostengono argomentazioni false, anche perche’ solo in malafede si puo’ sostenere come compare in alcuni blog, che Legambiente “tolleri” il carbone quando organizziamo campagne, manifestazioni, vertenze e siamo ovunque in Italia, e da 30 anni, in prima fila contro la fonte fossile piu’ inquinante e dannosa per il clima. Ma sappiamo che e’ il conto che dobbiamo pagare perche’ diamo fastidio a molti con le nostre idee e iniziative, soprattutto a chi ha interesse a che nulla cambi.
Per le vere informazioni su nostre posizioni e progetti rimandiamo al sito http://www.legambiente.it
Gent. Rossella Muroni.
Mi sembra Lei voglia difendere l’indifendibile..
Le faccio una semplice domanda:
LEGAMBIENTE E’ SOCIO AZIONARIO di Sorgenia, la finanziaria del gruppo De Benedetti che controlla a sua volta Tirreno Power ?
Qui non servono voli pindarici, sulla bonta di un progetto innovativo.
Qui serve un “SI” o un “NO”.
Io leggo in ogni dove questa correlazione, pertanto se la risposta è affermativa .. le chiacchiere non servono.
Acclariamo direbbe Scaiola che:
LEGAMBIENTE contraria al NUCLEARE in compartecipazione con SORGENIA, costruisce CENTRALI A CARBONE.
Non di meno la stessa LEGAMBIENTE è consapevole che tali centrali sono CENTO VOLTE PIU’ RADIOATTIVE DI UNA CENTRALE NUCLEARE, poichè questo leggo su di un Vostro documento.
A riprova di quanto sopra le consiglio di leggersi un ulteriore art. da cui sempre si evince la SUDDITANZA di LEGAMBIENTE con SORGENIA.
Nello specifico mi riferisco alla centrale TURBOGAS di Modugno.
E varie critiche giungono.
Chiaro è il titolo di questo art.:
SORGENIA S.p.A. E LEGAMBIENTE UNITI NEL BUSINESS!!
..Dopo essere entrata in affari, ricordiamo che Legambiente detiene il 10 % di Eligent controllata al 70 % da Sorgenia, questo ulteriore percorso intriso di innumerevoli controsensi prosegue alla grande tra le due “lobby”: la cura dei propri affari è sicuramente più redditizia della cura dell’ambiente in cui viviamo….per lor signori!
FONTE:
http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=2&ved=0CCQQFjAB&url=http%3A%2F%2Fwww.notizie-online.it%2Fcontent%2Fview%2F21573%2F41%2F&ei=LdPaTMSnDNL_4AbtyvyMCQ&usg=AFQjCNHQQeJnOri6B5rYR8Nt0yhWZafDkg&sig2=qGfDReFMzEQVVbcjayXt6g
Riguardo il “CLIMA” e la CO2, Gent. Rossella Muroni mi faccia la cortesia di informarsi poiche anche questa eco-bufala è stata scoperta:
Passiamo dunque al “RISCALDAMENTO GLOBALE”.
SESSANTA MILIARDI DI DOLLARI al “WWF” che leggo dal Telegraph nessuno ne parla?
Non di meno vedrete che Federparchi ed i parchi rappresentano per LEGAMBIENTE e per i suoi dirigenti la più grande fonte di guadagno (anche P.E.R.S.O.N.A.L.E ) dei prossimi decenni. Centinaia di milioni di euro. La parola magica è C.A.R.B.O.N – C.R.E.D.I.T
FONTE:http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=5&ved=0CCkQFjAE&url=http%3A%2F%2Fyoustrong.wordpress.com%2F&ei=HDI5TPHYH8KIsAaqjpjvBg&usg=AFQjCNH4lGAJIRmiMagseFqKNfolYzxk5g&sig2=Vef_nybI2FZzQ6Hxuw63bQ
Ma andiamo con ordine.
I dati del NOAA su cui si basano queste ricerche sono a detta di molti non corretti.
FONTE:
http://www.wikio.it/article/noaa-spesso-erroneamente-scritto-nooa-truffa-206187581
Non di meno si tace sulla compensazione dei ghiacci la cui estensione e quantità globalmente è in equilibrio.
Fonte: http://www.astronomia.com/2010/08/17/meta-della-terra-e-sparita/
Leggo inoltre che :
L’umidità specifica nella libera atmosfera che su vaste aree del pianeta manifesta una diminuzione che non si concilia con l’idea del feed-back positivo da vapore acqueo che è il vero cuore della teoria AGW
FONTE: http://www.climatemonitor.it/?p=10056
PERCHE’ non scaldandosi il pianeta.. ovvio che l’evaporazione resti costante.
Infatti : Niña “strong”: gli oceani si raffreddano, stop al Global Warming
FONTE:
http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=13&ved=0CFEQFjAM&url=http%3A%2F%2Fwww.meteogiornale.it%2Fnotizia%2F18801-1-nina-strong-temperatura-oceani-in-calo-stop-global-warming&rct=j&q=temperatura%20oceani&ei=llnSTN_FFsvc4was0_imDw&usg=AFQjCNFLjndnD4tWlsZBKhp1nh7zZdlrSw&sig2=09ZY7aLQVOYjU641ltPMhg&cad=rja
Riguardo il fantomatico riscaldamento globale:
…1″-Gli aumenti delle temperature medie globali sono statisticamente irrilevanti, così come afferma uno dei padri della eco-bufala preso in castagna dal CLIMATEGATE.
FONTE:
…http://daltonsminima.wordpress.com/2010/02/24/il-dottor-phil-jones-ammette-nessun-riscaldamento-globale-dal-1995-mentre-stranamente-sono-spariti-i-dati-della-mazza-da-hockey/
2″- Qualora anche fosse reale, comunque la CO2 non potrebbe essere la causa dell’inesistente riscaldamento e una dimostrazione evidente fra le innumerevoli è che in passato con salti di 7000 ppm (parti per milione) non vi fù alcun incremento della temperatura, qui il grafico e nell’art. il link ufficiale.
http://www.wikio.it/article/riscaldamento-globale-effetto-serra-provocato-truffa-197551755
“La diffusione delle paure del Riscaldamento Globale costituisce il più spudorato scandalo della storia… Quando le persone sapranno la verità, si sentiranno turlupinate dalla scienza e dagli scienziati” Kiminori Itoh, membro dell’IPCC. “E’ una menzogna colossale quella diffusa dai media che fa apparire una sparuta minoranza gli scienziati che non si sono accodati sull’origine antropogenica del Riscaldamento Globale” Stanley B. Goldenberg, Scienziato del NOAA
FONTE: http://straker-61.blogspot.com/2008/12/oltre-650-scienziati-smentiscono-la.html
Chiaro questo titolo:” IPCC, GLI SPORCHI AFFARI DEL DOTT. PACHAURI”
..Questi organismi comprendono le banche, le aziende del petrolio e dell’energia e i fondi di investimento pesantemente coinvolti nel “mercato delle emissioni” e nelle “tecnologie sostenibili” che, messi insieme, costituiscono il mercato più in rapida crescita del mondo, stimato prossimo a valere migliaia di miliardi di dollari all’anno..
FONTE: http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=1&ved=0CBYQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.svipop.org%2FsezioniTematicheArticolo.php%3FidArt%3D552&ei=m5_FTNPXJ4Tm4AaD4LS6Aw&usg=AFQjCNE9wkyLr8oZhKPsLaN7-ykU5y03hQ&sig2=UNRSyfHlirxWquMs7vMdYw
Chiarito il concetto che 1″ non ci stiamo riscaldando e 2″ comunque “NON” potrebbe essere la CO2 vi spiego semplicemente di cosa stiamo realmente parlando.
SOLO PER IL “WWF” SESSANTA MILIARDI DI DOLLARI.
FONTE
http://www.notiziegenova.altervista.org/index.php/te-lo-nasondono/1446-la-truffa-di-qlegambienteqmolto-business-poca-salvaguardia-e-grande-avidita
Ma parliamo di migliaia di miliardi di dollari all’anno.
FONTE:
http://www.climatemonitor.it/?p=13202
Ecco quindi come nostri “spiccioli” iniziano ad essere trasferiti nelle tasche dei “SALVATORI”!
Dall’Ue 4miliardi per rinnovabili e cattura e stoccaggio CO2 – ECO dalle CITTA’
http://www.ecodallecitta.it
Via libera da Bruxelles ad una proposta di direttiva che punta a un maxi finanziamento da 4 miliardi di euro per favorire il passaggio alla fase commerciale delle tecnologie di cattura e stoccaggio delle emissioni e potenziare lo sviluppo delle energie rinnovabili nell’Unione europea – da Zeroemission del 04.11.2010.
Secondo il provvedimento, la copertura finanziaria necessaria sarà garantita dalla cosiddetta ‘New Entrant Reserve 300’, il fondo costituito attraverso la vendita di 300 milioni di crediti CO2 provenienti dalla riserva dei nuovi entranti nel meccanismo europeo di scambio delle emissioni (Ets)
MA.. il diavolo fa le pentole senza i coperchi.
Le ultime notizie parlano chiaro:
Il mercato del Carbon Trading d’oltreoceano sta chiudendo, quello Europeo resta in piedi solo in quanto sostenuto dall’adempimento degli obblighi dei paesi membri della UE al Protocollo di Kyoto. Ad oggi, la tonnellata di anidride carbonica scambiata (o meglio, non scambiata) vale esattamente zero.. FONTE: http://www.climatemonitor.it/?p=13671
Attendendo una sua risposta, riguardo l’unica domanda posta:
—–LEGAMBIENTE HA QUOTE DI SOCIETA’ CHE COSTRUISCONO CENTRALI A CARBONE E TURBOGAS ?—-
Cordialmente.
PIERO IANNELLI
— Segretario XI Municipio. ROMA “ La Destra ”—
–“Resp. Per le aree tutelate e vincolate”–
— pieroiannelli@gmail.com -– N”.Cell. 3398513962
Siamo certamente onorati dell’attenzione che i vertici nazionali di Legambiente rivolgono al nostro sito ed è sempre un piacere poterli ospitare su queste pagine.
La prima volta, accadde con il Presidente nazionale Cogliatti Dezza, il quale non aveva gradito un articolo di critica nei riguardi dell’Associazione.
Oggi abbiamo il piacere e l’onore di ospitare il commento della Direttrice Generale di Legambiente, Dott.ssa Rossella Muroni.
Mi permetto di rispondere in Sua vece alla domanda del Dott. Iannelli, precisando che non solo Legambiente detiene – come dalla Dott.ssa Muroni affermato – una partecipazione con una quota del 10% in Sorgenia Menowatt, ma che la stessa società, fa capo alla Sorgenia Spa, che è il terzo operatore del nuovo mercato libero dell’elettricità e del gas in Italia ed è tra i pochi operatori privati dotati di proprie centrali di produzione.
L’azienda di cui sopra, fa capo al Gruppo CIR, una delle più importanti holding private italiane, quotata alla Borsa Valori, tra le cui più importanti attività c’è quella del Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, che pubblica il quotidiano nazionale la Repubblica e il settimanale L’Espresso.
Purtroppo, abbiamo già visto in passato come taluni progetti – come i rigassificatori – abbiano trovato consensi fra gli ambientalisti e alcuni giornalisti (Gian Antonio Stella – Repubblica).
Le vicende che accomunano Legambiente e la Sorgenia, che è contestata a Modugno per la centrale a turbogas, sono già state oggetto di molteplici critiche: (http://www.peacelink.it/ecologia/a/23799.html).
Già in altre occasioni, testate e firme più prestigiose della nostra, si erano occupate di questi aspetti che, seppur leciti e legittimi, finiscono con il trasformare quella che era un’associazione di tutela ambientale in una delle tante holding finanziarie che si muovono nel campo dell’energia.
Questi aspetti, nonostante alcuni comuni interessi, sono stati anche evidenziati da testate giornalistiche prestigiose, come L’Espresso, che in un articolo dal titolo ‘Expo Verde Acido’, a firma del giornalista Vittorio Malagutti, ci propone un aspetto dell’Associazione, che ben poco ha di carattere ambientalista.
Scriveva Malaguti nell’articolo del 17 aprile 2008:
“L’appoggio ai progetti della Moratti. L’attivismo economico della sede milanese. Così Legambiente finisce sotto accusa. Dentro e fuori l’associazione.
Frecciate maliziose. critiche, veleni e polemiche. Sul gigantesco affare dell’Expo 2015 si sta consumando uno scontro tutto interno al movimento ecologista. Legambiente ha detto sì. Schierata fin da subito con il sindaco di Milano Letizia Moratti, la più grande e influente tra le organizzazioni verdi nostrane è diventata addirittura, partner del megaevento. Gli altri invece si sono chiamati fuori. Non solo i duri e puri di Greenpeace, ma anche associazioni solitamente non proprio barricadiere come Fai, Italia Nostra e Wwf.[…] E così, per adesso, l’associazione verde da sempre legata alla sinistra gioca da sola una partita miliardaria destinata a cambiare il volto di Milano e del territorio circostante. […] Nel capoluogo lombardo il dissenso si è allargato fino al vertice di alcuni circoli locali, Tra i dirigenti milanesi, in clamorosa contraddizione con la linea ufficiale, c’è addirittura chi ha aderito a1 comitato No Expo 2015.
Nel mirino dei critici è finito anche 1’attivismo economico del movimento, con Legambiente Lombardia che in più di un’occasione ha fatto da apripista fino a trasformarsi in una piccola holding di partecipazioni finanziarie. Una situazione piuttosto singolare per un’associazione riconosciuta come onlus cioè senza scopo di lucro. Tanto più che nelle aziende partecipate a volte le attività del movimento sono andate ad incrociarsi con gli interessi economici di alcuni dirigenti.
Tra i business in forte crescita c’è quello delle consulenze in tema di risparmio energetico o dell’edilizia ecocompatibile, molto richieste anche dalle amministrazioni pubbliche. È nata così AzzeroCO2, una società a responsabilità limitata controllata da Legambiente che nel corso del 2007, come si legge nel bilancio, ha siglato «convenzioni con diversi Comuni per 1a realizzazione di campagne di sensibilizzazione sui temi dell’abbattimento delle emissioni di gas ad effetto serra.
I riconoscimenti anti-inquinamento assegnati a partner di affari e sponsor
Va da sé che un’associazione che conta decine di sostenitori dal Parlamento fino agli enti locali può permettersi di giocare la carta della politica per ottenere nuovi incarichi. Il 36 per cento del capitale di AzzeroCO2 fa capo a Legambiente; mentre il 15 cento risulta intestato alla filiale lombarda. Tra i soci, con una quota del 9 per cento, compare anche Ambiente Italia, società di consulenza che conta tra i promotori alcuni membri della segreteria nazionale e della direzione di Legambiente. Per esempio Duccio Bianchi e Maria Berrini. Azionista di Ambiente Italia è anche Ermete Realacci, parlamentare uscente, candidato alle prossime elezioni con il Pd, nonché presidente onorario di Legambiente, di cui è stato uno dei fondatori un quarto di secolo fa.
E partita da Milano anche l’iniziativa dei car sharing, cioè l’autonoleggio ecologico, quello che permette agli associati di mettersi al volante solo i1 tempo strettamente necessario per poi restituire la vettura nei centri di raccolta convenzionati. La società Car sharing Italia nasce alla fine del 2004. La quota più importante del capitale, circa il 25 per cento, viene sottoscritta da Legambiente Lombardia, a cui si associa una pattuglia di sostenitori del movimento. Nel 2006 arriva Legambiente nazionale, che acquista titoli a più riprese fino raggiungere una partecipazione del 36 percento. Per fare posto al nuovo socio si fa da parte una pattuglia di azionisti minori, tra cui alcuni dirigenti dell’associazione ambientalista. […] Forse, però, il bello deve ancora venire. Le attività di Car sharing Italia potrebbero presto passare di mano per finire al gruppo pugliese Italgest, noto tra gli ambientalisti, e non solo, come costruttore di centrali eoliche. L’affare non sembra nato per caso. ltalgest, controllata dalla famiglia salentina De Masi, di cui è nota l’amicizia con Massimo D’Alema, ha sponsorizzato numerose iniziative targate Legambiente e nel 2006 sì è aggiudicata il premio “innovazione amica dell’ambiente”. promosso dalla sede milanese della stessa associazione ambientalista. Coincidenza ? Può darsi. A ben guardare, però, tra i vincitori del riconoscimento “verde” spuntano altri partner d’affari di Legambiente. Nel 2003 ha vinto il gruppo automobilistico Psa (Peugeot-Citroen )-Nel 2005, è stata la volta della Pirelli Ambiente. Entrambe queste aziende sono sponsor, in denaro sonante, di Legambiente.La convergenza d’interessi è nata sul Fap, il filtro antiparticolato che riduce gli scarichi inquinanti dei motori. Psa è stata la prima casa automobilistica a investire pesantemente su questa tecnologia, che vede impegnato in prima linea anche il gruppo Pìrelli. L’efficacia dei Fap è da più parti messa in discussione a livello scientifico. C’è addirittura chi sostiene che le polveri sottili, il famigerato PM10, verrebbero in realtà scomposte dai filtri in particelle ancora più piccole e micidiali, ribattezzate Pm2,5. La questione è controversa. Resta il fatto che Legambiente, che ha sposato in pieno la soluzione Fap, ha ricevuto sovvenzioni da aziende coinvolte nel business dei filtri antiparticolato, a loro volta premiate con un riconoscimento di eccellenza tecnologica dalla stessa Legambiente.
Un esempio recente. Nel 2007, “La nuova tecnologia”, storica rivista collegata a Legambiente, ha pubblicato un supplemento dedicato alle auto ecologiche con tanto di graduatoria dei modelli descritti come i più rispettosi dell’ambiente sulla base di una serie di parametri. Lo speciale, intitolato “Ecoauto”, dà ampio spazio ai benefici effetti dei Fap. Con tre inserzionisti pubblicitari: oltre alla Fiat, spuntano i soliti noti: gruppo Psa e Pirelli Ambiente.”
Non comprendiamo dunque per quale ragione, la Dott.ssa Muroni, debba affermare ?sappiamo che e’ il conto che dobbiamo pagare perche’ diamo fastidio a molti con le nostre idee e iniziative, soprattutto a chi ha interesse a che nulla cambi‘
Gent. Dott.ssa, nessuno di noi ha interesse a che nulla cambi, anzi, mi creda, tutt‘altro.
Ma chiediamo troppo, se auspichiamo che Associazioni come la Vostra – che hanno anche mostrato di saper condurre battaglie in favore dell‘ambiente -, lascino fare impresa a chi opera nel settore, interessandosi soltanto delle tante problematiche di carattere ambientale che attanagliano il nostro Paese?
Cordiali saluti
Gian J. Morici.
Critiche alle dichiarazioni della Dott.ssa Rossella Muroni, Direttrice Generale di Legambiente.
Il “Forum Amici del Territorio” comitato di cittadini Cutrofianesi rappresentato dal sottoscritto, è contrario al progetto promosso da Legambiente e dalle sue società derivate, l’impianto in questione si andrebbe a sommare ad altri impianti Industriali FV concentrati in un’unica area di oltre 108 ettari nello stesso comune.
Questo come insinua AzzeroCO2 non è un fenomeno di Nimby (not in my backyard) ma di contrasto al Simby (speculation in my backyard) “Speculazione nel mio cortile”.
Il Nostro comitato critica in maniera risoluta le dichiarazioni della Dott.ssa Rossella Muroni Direttrice Generale di Legambiente, perché mirano solo a nascondere l’aspetto esclusivamente speculativo dell’impianto Industriale FV proposto a Cutrofiano, che sarà precursore di un modello da estendere a tutto il territorio nazionale, a danno di un consumo selvaggio di terreno agricolo.
Nella conferenza stampa a Lecce dello scorso 14 Ottobre (Noi eravamo presenti e non era affollata), il progetto di solare fotovoltaico a concentrazione da realizzare a Cutrofiano è stato presentato, con la partecipazione di rappresentati di varie società ed enti che se confermato, pare appartengano alla stessa “famiglia” quindi tutti a plaudire la bontà del progetto proposto, tranne il Sindaco di Cutrofiano che in una dichiarazione ufficiale ha preso le dovute distanze.
Il terreno interessato è sempre stato coltivato fino allo scorso anno con colture graminacee, testimonianze e foto sono disponibili per confermarlo.
Premesso che ogni terreno a Cutrofiano, potrebbe potenzialmente essere sfruttato da cave per l’estrazione di argilla e pietra di tufo, “salvaguadare” dal pericolo di estrazioni minerarie la zona interessata dall’Impianto industriale FV, non arresterebbe lo sfruttamento dei terreni confinati, in una logica negativa di assommare altra terra sottratta all’agricoltura.
Il progetto sarà altamente invasivo infatti, i 700 inseguitori previsti sono alti fino a 7 metri e data la poca portanza del terreno, le fondazioni dovranno essere per forza di cose imponenti.
L’impianto industriale FV non può essere considerato “sperimentale” per i seguenti motivi:
1) 26 ettari sono tanti per considerare un impianto sperimentale.
2) Esiste già un progetto di Impianto FV di 1 MWp su 3 ettari con la stessa tecnologia a Minervino (Le) della stessa Exalto. Inoltre in Europa (in Spagna e Portogallo) esistono impianti già operanti prodotti della Concentrix Solar.
3) La “brillante” idea di far coesistere agricoltura con Impianti Industriali FV, è stata già presentata e programmata in un altro impianto in funzione in Puglia, molto simile a quello proposto da Legambiente, come si può vedere da un servizio del TG di Telenorba: http://www.youtube.com/watch?v=CgyU2FtQ_ck.
4 ) Dietro la dicitura “sperimentale” si nasconde forse la preventiva scusante della fallibile idea di agricoltura biologica connessa al FV industriale.
In un’ipotetica comparazione tra impianti FV sullo stesso terreno, potremmo dimostrare che un classico impianto FV a terra con inseguimento su un solo asse, della stessa potenza di 5 MWp, con pannelli di silicio monocristallino e montati su supporti alti 1,50 m, occuperebbe meno di 10 ettari, consentirebbe il pascolo di pecore sotto gli stessi pannelli e lascerebbe liberi gli altri 16 ettari per coltivare e produrre qualsiasi genere di colture non vincolata all’altezza degli inseguitori e all’ombreggiamento come invece succede per l’impianto di AzzeroCO2 (ovviamente anche questa seconda soluzione per noi è deprecabile).
Molte perplessità inoltre si hanno per la certificazione biologica, visto che in cave ipogee di terreni limitrofi all’area interessato sono stati trovati rifiuti industriali, con alti livelli di metalli pesanti e sostanze inquinanti, riscontrabili dalle analisi condotte nello studio e bonifica delle cave ipogee bandito dal comune di Cutrofiano nel 2007. (http://www.trnews.it/index.php?option=com_content&view=article&id=3277&catid=53:primo-piano).
Esistono motivi tecnici, geologici, geomorfologici e urbanistici, per scongiurare la realizzazione dell’impianto promosso da Legambiente, a meno di “scorciatoie legislative” dell’ultima ora.
Per concludere, ci rattrista sapere che la Dott.ssa Rossella Muroni vada orgogliosa di rivendicare gli intrecci tra Legambiente è società industriali e capitaliste che mirano a fare solo utili, evidenziando in questo modo il ruolo di propaganda a senso unico che la ONLUS Legambiente ha nel mercato libero.
Per la vera informazioni e per conoscere le nostre posizioni rimandiamo al sito
http://www.comunedicutrofiano.com
Il presidente del Forum Amici del Territorio
Gianfranco Pellegrino.