I finanzieri del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza (S.C.I.C.O.), in prosecuzione di articolate indagini condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni per un valore di oltre 75 milioni di euro, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, finalizzato a cautelare i complessi aziendali della stabile organizzazione italiana di una società, una delle dodici società concessionarie del gioco, nonché della stabile organizzazione italiana di altra società, titolare di diverse sale gioco, entrambe di proprietà di F.C.
Le indagini avevano condotto all’emissione, in data 13 dicembre 2016, di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di F.C. (ed altri), capo promotore di un’associazione a delinquere aggravata dalla transnazionalità, dedita ai reati di peculato, riciclaggio e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. E’ stato accertato che la concessionaria accumulava enormi debiti nei confronti dello Stato, perpetrando sistematiche violazioni di norme penali, tributarie, contabili, ed omettendo il pagamento dei tributi nel settore del gioco ed il pagamento di imposte auto dichiarate attuando, altresì, una strategia fiscale, mediante una complessa architettura societaria, che fraudolentemente rendeva, in tutto o in parte, inefficace la procedura di riscossione coattiva trasferendo ingenti somme di denaro su conti correnti esteri.
La predetta società, inoltre, attuava – per il tramite del sodalizio criminale – una sistematica strategia di riciclaggio mediante ripetuti trasferimenti di denaro operando le movimentazioni all’estero e utilizzando i conti di diverse società del Gruppo Corallo, anche offshore.