La Commissione presenta due proposte legislative finalizzate a rendere più facile per le imprese, in particolare le PMI, vendere i propri prodotti in Europa e a rafforzare i controlli da parte delle autorità nazionali e dei funzionari doganali per impedire la vendita ai consumatori europei di prodotti non sicuri.
Jyrki Katainen, Vicepresidente e Commissario responsabile per l’Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, ha dichiarato: “Il mercato unico con 500 milioni di consumatori rappresenta un grande successo per l’Unione europea. Oggi compiamo un altro passo avanti per eliminare gli ostacoli, rafforzare la fiducia e consentire alle nostre imprese e ai consumatori di trarne il massimo vantaggio.”
Elżbieta Bieńkowska, Commissaria responsabile per il Mercato interno, ha aggiunto: “Il mercato unico si fonda sulla fiducia. I consumatori devono avere la sicurezza che i prodotti che usano rispettano gli stessi standard qualunque sia la loro provenienza e le amministrazioni pubbliche devono poter contare sul fatto che i prodotti in vendita sui rispettivi mercati nazionali sono sicuri per i loro cittadini. La fiducia minata dagli scandali delle protesi mammarie e del “dieselgate” va ora ricostruita con controlli più rigorosi a tutto campo. Nell’UE non c’è posto per i prodotti difettosi.”
Le iniziative odierne sono intese a migliorare due aspetti della libera circolazione delle merci nell’UE:
- Rendere più facile la vendita di un prodotto in un altro Stato membro
Il principio del “reciproco riconoscimento” garantisce che i prodotti che non sono soggetti a una regolamentazione a livello dell’UE possano, in linea di principio, circolare liberamente all’interno del mercato unico se sono legalmente commercializzati in uno Stato membro. Questo principio dovrebbe consentire ai fabbricanti di vendere i loro prodotti in Europa, senza sottostare a ulteriori prescrizioni. Non sempre tuttavia tale principio funziona come dovrebbe. Nella pratica, le imprese che intendono vendere prodotti come calzature, stoviglie o mobili in un altro Stato membro si trovano spesso a dover affrontare ostacoli, ritardi e costi supplementari. Per applicare il principio in modo più rapido, più semplice e più chiaro, la Commissione propone un nuovo regolamento sul reciproco riconoscimento delle merci. Le imprese sapranno se potranno vendere i loro prodotti in un altro paese dell’UE entro un paio di mesi e non di anni. Avranno inoltre la possibilità di ricorrere a una dichiarazione volontaria per dimostrare che i loro prodotti soddisfano tutte le pertinenti prescrizioni nel loro paese, rendendo così più facile per le autorità di altri Stati membri valutare se il reciproco riconoscimento può applicarsi o meno. Analogamente, un meccanismo di risoluzione dei problemi consentirà una più rapida composizione delle controversie tra le imprese e le autorità nazionali. La formazione e gli scambi di funzionari miglioreranno ulteriormente la collaborazione e la fiducia tra le autorità nazionali. Ciò non impedirà a queste ultime di tener conto delle preoccupazioni legittime in materia di politiche pubbliche.
- Rafforzare i controlli delle autorità nazionali volti a garantire che i prodotti siano sicuri e conformi alle norme
Sono ancora troppi i prodotti non sicuri e non conformi venduti sul mercato dell’UE: ad esempio, risulta dalle ispezioni che il 32% dei giocattoli, il 58% dei dispositivi elettronici, il 47% dei prodotti da costruzione e il 40% dei dispositivi di protezione individuale non soddisfano i requisiti in tema di sicurezza o di informazioni ai consumatori previsti nella legislazione dell’UE. Oltre a rappresentare un rischio per i consumatori, tali prodotti pongono in una situazione di svantaggio competitivo le imprese virtuose. Il progetto di regolamento sulla conformità alla normativa di armonizzazione e sulla sua applicazione contribuirà a creare un mercato interno delle merci più equo, mediante la promozione di una maggiore collaborazione tra le autorità nazionali di vigilanza del mercato. Ciò comprenderà lo scambio di informazioni sui prodotti illegali e sulle indagini in corso in modo che le autorità possano adottare misure efficaci nei confronti dei prodotti non conformi. Il regolamento aiuterà inoltre le autorità nazionali a migliorare i controlli sui prodotti che entrano nel mercato dell’UE. Dal momento che nell’UE il 30% delle merci è importato, la Commissione propone inoltre di rafforzare le ispezioni nei porti e alle frontiere esterne.
Prossime tappe
I progetti di regolamento saranno ora trasmessi per adozione al Parlamento europeo e al Consiglio. Una volta adottati, saranno direttamente applicabili.
Contesto
Il mercato unico, che celebrerà il suo 25º anniversario nel 2018 ed è uno dei maggiori successi dell’Europa, assicura la libera circolazione delle merci, dei servizi, dei capitali e delle persone. Se ai consumatori garantisce una scelta più ampia e prezzi più bassi, ai professionisti e alle imprese esso apre nuove opportunità. Consente alle persone di viaggiare, vivere, lavorare e studiare ovunque lo desiderino. Tali opportunità tuttavia non sempre si concretizzano perché le regole del mercato unico non sono note, non vengono attuate o semplicemente sono messe a rischio da barriere ingiustificate. Per tale motivo nel 2015 la Commissione ha presentato la sua strategia per il mercato unico, una tabella di marcia per tenere fede all’impegno politico del Presidente Juncker di valorizzare appieno le potenzialità del mercato unico e di renderlo un trampolino di lancio per le imprese europee affinché esse possano prosperare nel quadro dell’economia globale.
Gli scambi di merci costituiscono il 75% del commercio intra UE e rappresentano circa il 25% del PIL dell’UE. Le regole sui prodotti dell’UE valgono per la grande maggioranza di tutti i prodotti fabbricati nell’Unione. Tali prodotti hanno un valore di 2 400 miliardi di euro e sono fabbricati o distribuiti da circa 5 milioni di imprese. Le norme europee assicurano la libera circolazione dei prodotti in tutta l’Unione, garantendo al contempo un elevato livello di protezione dell’ambiente, della salute e della sicurezza. Ad esempio, la legislazione dell’UE in settori come quelli dei giocattoli e delle sostanze chimiche è fra le più rigorose al mondo.
Le proposte di oggi integrano altre iniziative già presentate per realizzare la strategia per il mercato unico del 2015: misure per migliorare la protezione dei diritti di proprietà intellettuale, proposte sul commercio elettronico, linee guida sull’economia collaborativa, misure per modernizzare le politiche di normalizzazione dell’UE, l’iniziativa Start-up e scale-up, misure per dare nuovo impulso al settore dei servizi e misure per migliorare la conformità e garantire il funzionamento pratico del mercato unico dell’UE.