Presidente Maggioni a Mix24 su Radio 24: “Soddisfatta di tutte le nomine”
“Competenza, storia, capacità di portare dentro a un racconto diverso e un mix, un insieme di cose per cui diverse persone, diverse storie, diverse provenienze insieme possono portare un valore che è più della somma dei singoli” Risponde così a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24 il presidente della Rai Monica Maggioni sulle nomine dell’azienda e sui criteri con cui sono state scelte le persone. Ed alla domanda se èsoddisfatta di tutte le nomine risponde: “Sì. Per questo valore: per il valore dell’insieme, per la diversità che insieme queste persone riescono a esprimere. Ho visto una prima riunione tra loro, lunedì, ed è stata una bella ‘photo de famille’, come dicono i francesi”. Minoli commenta: “Però di idee vere, di programmi, di palinsesti, non ne avete parlato o almeno non se ne sa niente. Non sarebbe stato meglio, prima delle nomine, raccontare cosa deve essere il servizio pubblico, e poi nominare chi deve realizzare il progetto?” “Verissimo in un mondo ideale – risponde la Maggioni a Radio 24 –purtroppo bisogna tenere insieme la volontà di spiegare e poi fare, con la necessità di fare alcune cose in fretta”. Sente o no il problema di rilegittimare la Rai, oggi? “Assolutamente sì”, conclude Maggioni.
“Dovranno cambiare moltissimi programmi”
I programmi della Rai che dovranno cambiare sono “molti, moltissimi”. Risponde così il presidente della Rai Monica Maggioni a una domanda sui programmi della Rai. Per essere chiarissimi, chiede Minoli, la televisione è quello che va in onda e i programmi sono sempre quelli da vent’anni, dovranno cambiare tutti? “Tutti? Io non sono mai per il buttare via tutto, però insomma molti, moltissimi”.
Canone utile a indipendenza. “Smettiamo di ripetere che gli italiani lo odiano” “Bisogna dare qualcosa in cambio, su questo sono d’accordo”
Gli italiani odiano il canone. “Beh, smettiamo di ripeterglielo perché se no ogni volta se ne convincono di più, quindi iniziamo a sfumare i termini”. Così risponde il presidente della Rai a Mix24, di Giovanni Minoli su Radio 24, alla domanda di chiarimento di Minoli sul fatto che ora il canone sarà in bolletta mentre prima almeno il 35% degli italiani lo eludeva, Maggioni sottolinea “Beh, prima almeno il 35% lo eludeva. E non va bene, perché le tasse si pagano”. Però possono anche non esserci oppure bisogna dare qualcosa in cambio. “Oppure bisogna dare qualcosa in cambio, sì, su questo sono d’accordo”. Ed alla domanda su quale sia la differenza oggi per chi guarda la televisione tra una grande televisione commerciale e la Rai risponde: “È la garanzia che dietro alla Rai c’è un sistema che fa sì che la Rai non stia facendo gli interessi di nessuno nello specifico. Ogni polemica che ogni mattina scoppia sulla Rai è la garanzia del servizio pubblico. Io non potrei fare polemica su un privato che decidesse di andare in una direzione precisa”. E sul canone aggiunge che serve “per avere la possibilità di un immaginario di questo Paese non governato da nessun altro, per dare la possibilità di capire, di comprendere di più, di fare i discorsi che facevamo noi fino a un minuto fa, senza che questo serva a un padrone preciso, a un editore preciso, a una persona precisa”.