
Si è conclusa nella suggestiva cornice della Sala Consiliare di Palazzo Valentini, la seconda edizione dell’Italia Media Art Festival (IMAF), evento che ogni anno porta nella capitale una riflessione profonda sul rapporto tra arte, tecnologia e responsabilità sociale.
Dopo il successo delle presentazioni internazionali a Cipro, durante la Cyprus Art Week, e alla Maker Faire Rome – The European Edition, il festival ha celebrato il suo evento conclusivo lo scorso 22 ottobre a Roma nell’ambito della Rome Art Week, con una serata che ha unito arte, istituzioni e pubblico in un dialogo sulla “tecnologia per il bene comune”.
La proiezione ha offerto una selezione di 9 opere di videoarte e 2 videoinstallazioni e, in parallelo, le creazioni di sei artisti invitati. A introdurre la serata è stata Marinellys Tremamunno, giornalista e fondatrice del festival, che ha sottolineato il valore di questa iniziativa come “uno spazio libero e gratuito di riflessione etica attraverso la creazione artistica digitale”.
“Credo sia fondamentale che dietro ogni opera, anche quella più tecnologica, ci sia una riflessione profonda, un pensiero capace di affrontare i temi urgenti della nostra attualità e restituire senso al rapporto tra innovazione e umanità”, ha dichiarato Tremamunno.
La serata ha avuto anche la presenza della Consigliera Regionale del lazio Chiara Iannarelli, componente della V Commissione Cultura, insieme al Presidente della Rome Art Week, Massimiliano Padovan di Benedetto, e Alessandro Zehentner, membro del Consiglio di Amministrazione di Enel, main sponsor del festival.
L’intervento di Chiara Iannarelli ha offerto una riflessione profonda sul valore umano e sociale dell’arte. “Ai politici e a chi lavora nelle istituzioni andrebbe prescritta una piccola sessione d’arte ogni giorno. L’arte è una benzina per rimettere in piedi il dato antropologico dell’uomo, oggi minacciato da una cultura dell’individualismo e del consumo”, ha sottolineato.
Il presidente della Rome Art Week, Massimiliano Padovan di Benedetto, ha ricordato la straordinaria crescita della manifestazione romana, che quest’anno ha compiuto dieci anni, con 589 appuntamenti in una settimana: “Rome Art Week è nata per far accadere cose in questa città. È un progetto interamente gratuito, che dà spazio anche ai giovani artisti, spesso esclusi dai circuiti ufficiali. L’obiettivo è far conoscere il patrimonio creativo che Roma possiede, ma che per troppo tempo ha avuto pudore di mostrare”.
Particolarmente significativo anche l’intervento di Alessandro Zehentner (Enel), che ha posto l’accento sulla responsabilità culturale delle imprese italiane: “Nulla sembra più lontano dell’arte rispetto al mondo dell’energia, ma non è così. Enel è orgogliosamente italiana e restituisce al territorio ciò che riceve dal mercato, sostenendo cultura, sport e creatività. L’arte è una forma di energia che genera valore e comunità”.
Le voci degli artisti
Dopo gli interventi istituzionali, sono stati presentati i video selezionati attraverso la call 2025, dedicata al tema “Tecnologia per il bene comune: arte per una transizione giusta”. Subito dopo sono intervenuti Bruno Cerboni e Claudio Marani, due dei nove artisti selezionati.
Cerboni, ingegnere e artista, ha sottolineato il valore dell’IA per la produzione artistica, allertando che “l’artista deve prima immaginare, poi usare gli strumenti. Si dipinge non con il pennello, ma con la testa”. Il suo lavoro, The Collective Laboratory, è un viaggio visionario in un futuro dove tecnologia, arte e giustizia sociale convergono in armonia.
Claudio Marani, storico dell’arte e autore dell’installazione Dialoghi con Flora, ha invece portato il pubblico nel cuore della relazione tra uomo e natura. “La mia opera nasce dal contatto reale con una pianta viva. Attraverso sensori che ne registrano il campo elettrico, il pubblico entra in dialogo con lei. È un’esperienza poetica e scientifica allo stesso tempo, che ci ricorda che anche le piante sono esseri viventi con cui possiamo entrare in relazione”, ha spiegato.
La proiezione si è conclusa con l’intervento dell’artista invitato Emanuele Marsigliotti, autore di Linee di direzione: “La tecnologia non deve servirci a correre di più, ma a riflettere su chi siamo. Il mio lavoro vuole ricordarci che, prima di tutto, siamo persone. Solo con questa consapevolezza possiamo costruire un futuro senza violenza”.
Un festival libero e inclusivo
Il festival, organizzato dall’associazione Piccola Venezia APS, è interamente gratuito e senza scopo di lucro. Dopo aver ricevuto oltre 80 proposte provenienti da tutto il mondo, una giuria di esperti ha selezionato 9 opere (7 di videoarte e 2 videoinstallazioni).
Tra le opere di videoarte figurano “Chtonia – A Story Beyond Anthropocene” di Marco Calabrese (Italia), “A Hungry Artist” di Marco Caridad (Venezuela), “The Collective Laboratory” di Bruno Cerboni (Italia), “Echoed in Water” di Yossi Galanti (Israele), “Thoughtscapes” di Affar Oppip (Brasile), “The Stream XII-II” di Hiroya Sakurai (Giappone) e “Connections #2: Human – Machine” di Maurizio Zoccola (Italia), opere che esplorano le intersezioni tra umanità, tecnologia, memoria e sostenibilità attraverso poetiche visive di forte impatto simbolico.
Le videoinstallazioni selezionate, “The Garden” di Jérémy Griffaud (Francia) e “Dialoghi con Flora” di Claudio Marani (Italia), ampliano il dialogo tra natura e artificio, invitando lo spettatore a vivere un’esperienza immersiva e sensoriale.
E, tra gli artisti invitati, oltre a Marsigliotti, figurano gli ospiti di onore Oksana Mas (Ucraina) con “The Phenomenon of Epidermism” e Mariia Plekhova (Russia) con “Albero in transito”. Inoltre, hanno partecipato Maria Korporal (Germania) con “Emergency Call”, Citron | Lunardi (Italia) con “Kingdom Plantae” e Pedro Morales (Francia) con “Neural Coevolution”.
Per il secondo anno consecutivo, l’IMAF ha confermato la sua vocazione di laboratorio di idee, capace di coniugare creatività, tecnologia e riflessione etica. L’edizione 2025 è stata realizzata in collaborazione con la Rome Art Week (RAW), la Maker Faire Rome e la Cyprus Art Week; e grazie al sostegno di Enel, main sponsor del festival. Più informazioni sul sito www.italiamediaartfestival.it