Deve essere sempre tenuto alto il livello dell’attenzione mirata al rispetto e alla valorizzazione del territorio, che è stata un’arma vincente per la città di Noto e per il Val di Noto, area che oggi è a rischio di una imminente aggressione.
Noto continua imperterrita a dire “No” alle trivellazioni, rappresentando un esempio virtuoso di modello di sviluppo, soprattutto oggi che l’allarme fuoriuscita petrolio è attuale, come ci insegnano, purtroppo, le cronache del Golfo del Messico e anche il piccolo sversamento in c/da Tagameli causato da un vecchio e fatiscente oleodotto che attraversa la nostra bella campagna.
Noto è sempre in prima linea e si schiera accanto ai comuni di Castelvetrano, Menfi e Sciacca, che stanno subendo l’aggressione da parte di tanti colonizzatori che non intendono rispettare la vocazione e l’identità culturale del nostro territorio.
Il sindaco di Noto sta sempre a fianco all’On. Granata nel fermo e deciso appello a bloccare qualsiasi forma di ricerca ed estrazione di idrocarburi, e reclama con vigore una legge regionale che possa mettere la parola fine alle trivellazioni nel Val di Noto, tutelato dall’UNESCO.
Nell’aggregarsi alla manifestazione dei Comuni oggi colpiti direttamente da questa aggressione del territorio, lancia un forte appello agli assessori regionali alla cultura, al turismo, all’ambiente e all’industria affinché, nel rispetto dell’iniziativa privata che può ambire ad altri territori, si tuteli l’integrità e la bellezza del territorio del Val di Noto.