“Spazi inadeguati, postazioni improvvisate e personale costretto a lavorare in condizioni inaccettabili negli uffici della Direzione Regionale e della Direzione Provinciale di Palermo dell’Agenzia delle Entrate”: a denunciarlo è il segretario generale della UIL Pubblica Amministrazione Sicilia Alfonso Farruggia, alzando ulteriormente i toni sulla situazione dei locali di via Wilhelm Conrad Röntgen.
“Si tratta – spiega – di un quadro imbarazzante per qualsiasi amministrazione che pretenda di definirsi efficiente”.
Le critiche del sindacato nei confronti della Direzione si concentrano soprattutto sui disagi legati al sovraffollamento.
“Un fenomeno indecente e ormai fuori controllo – evidenziano Raffaele Del Giudice e Angelo Campo, rispettivamente coordinatore regionale della UILPA Entrate e componente della Segreteria Regionale UILPA Entrate – che nessuno, in una pubblica amministrazione seria, dovrebbe mai accettare ed è incredibile che una simile criticità venga tollerata, come se rientrasse nella normalità”.
I tre esponenti sindacali puntano il dito contro la Direzione, “sorda, immobile e totalmente scollegata dalla realtà”.
“Abbiamo scritto, segnalato e sollecitato – affermano – ricevendo, in cambio, silenzio assoluto, e una totale assenza di riscontri: un mutismo che manifesta la mancanza di interesse per le condizioni di lavoro del personale, un atteggiamento che rasenta la provocazione”.
La sigla, nello specifico, accusa di “inspiegabile immobilismo” sia la direttrice regionale per la Sicilia Claudia Cimino che il direttore provinciale di Palermo Domenico Lodato.
“Non si può continuare a fare finta di nulla – aggiungono – mentre gli uffici collassano: chi dirige ha il dovere di intervenire, non di scomparire scegliendo la strada del più totale disinteresse”.
“Vogliamo soluzioni concrete e le vogliamo adesso – avverte la UILPA – e se qualcuno pensa che ci accontenteremo di qualche risposta di circostanza, sbaglia di grosso”.
“La UILPA – concludono Alfonso Farruggia, Raffaele Del Giudice e Angelo Campo – chiede un intervento urgente e ribadisce di non avere alcuna intenzione di accettare ulteriori rinvii”.