Nella regione di Sédhiou, in Senegal, dove oltre un bambino su dieci da 0 a 5 anni soffre di malnutrizione acuta, l’organizzazione umanitaria Balouo Salo sta realizzando un centro unico nel suo genere. Durante i lavori hanno spontaneamente contribuito oltre 800 residenti, dando vita a un modello unico di resilienza e sviluppo sostenibile.

Milano, 18 novembre 2025 – Oltre 7mila bambini colpiti da malnutrizione acuta, con un tasso di malnutrizione infantile del 12,5%[1]: è la fotografia allarmante della regione di Sédhiou, nel sud del Senegal, scattata dall’Agence Nationale de la Statistique et de la Démographie, l’Agenzia nazionale di statistica del Senegal. Si tratta di una delle incidenze più alte del Paese, dove la scarsità di infrastrutture sanitarie, la difficile accessibilità alle risorse alimentari e le condizioni economiche aggravano il rischio di mortalità, soprattutto nelle aree rurali.
Per rispondere a quella che è da anni un’emergenza nazionale, l’organizzazione umanitaria indipendente Balouo Salo ha avviato la costruzione di un Centro Medico per il Contrasto alla Malnutrizione Infantile nella Regione di Sédhiou, la più deficitaria del Senegal. Il progetto nasce per offrire un servizio sanitario stabile e integrato, dedicato alla prevenzione e alla cura della malnutrizione infantile, con un approccio che unisce architettura sostenibile, formazione comunitaria e inclusione sociale. Costruito in autocostruzione con il contributo di oltre 800 volontari e collaboratori locali, insieme alla partecipazione della comunità beneficiaria, il centro rappresenta un esempio concreto di cooperazione dal basso, fondato sulla partecipazione attiva delle comunità.
«Con questo progetto vogliamo costruire un luogo di speranza, dove la cura diventa consapevolezza e la solidarietà diventa libertà – spiega Raoul Vecchio, presidente e fondatore di Balouo Salo. Il Centro per il Contrasto alla Malnutrizione Infantile offrirà spazi dedicati a visite mediche, dormitori per bambini a rischio, sale per formazione degli operatori sanitari e aree ludico-ricreative, creando un ambiente positivo e sicuro in cui promuovere la consapevolezza sui temi della salute, dell’igiene e dell’alimentazione. Miriamo ad offrire un supporto completo, che sia anche preventivo ed educativo, creando un punto di riferimento fondamentale per la salute e lo sviluppo dei bambini nel Paese. Un luogo dove chiunque possa riconoscersi e sentirsi coccolato».
Il centro – che sarà dedicato alla memoria di Simona Diebate, una bambina della regione scomparsa per malnutrizione – garantirà assistenza sanitaria continua e formerà una squadra di infermiere comunitarie. Tra le attività principali previste, anche la programmazione di corsi e seminari per sensibilizzare le famiglie sulle buone pratiche alimentari e un programma radio educativo, pensato per raggiungere anche i villaggi più isolati e diffondere conoscenze fondamentali per la salute dei bambini.
Il Centro per il Contrasto alla Malnutrizione Infantile sorgerà nel capoluogo del comune di Baghere – in una posizione strategica lungo la strada Nazione 6 – e sarà un punto di riferimento sanitario per oltre 7.000 bambini fino a cinque anni e per altri 15.000 che beneficeranno indirettamente dei servizi di prevenzione e assistenza. Il progetto si distingue anche per la sua bio-architettura innovativa, basata sulla tecnica conosciuta come Rammed Earth, ovvero terra compattata e stabilizzata. Frutto di una selezione internazionale e pensata per rispondere al clima tropicale, garantirà isolamento termico naturale, migliorando di 10-15°C la temperatura interna rispetto all’esterno.
L’iniziativa si inserisce in un più ampio programma di sviluppo comunitario che Balouo Salo porta avanti da oltre un decennio nel sud del Senegal. Ad aprile è stata inaugurata la Casa dell’Acqua di Baghere, un’infrastruttura innovativa con impianti di depurazione in grado di fornire acqua potabile a oltre 16mila persone ogni giorno. Mentre il Centro Polivalente Culturale e Museo delle Tradizioni di Tanaff, alla cui costruzione hanno partecipato circa 1200 collaboratori locali, verrà inaugurato tra pochi giorni in collaborazione con il Ministero della Cultura senegalese e, grazie alla conservazione di oggetti e memorie secolari, punterà a diventare Patrimonio nazionale. Entro la fine dell’anno sarà avviata, inoltre, la costruzione di un Centro di formazione per le donne della regione, come luogo di riferimento per le associazioni del territorio.
«La realizzazione del Centro per il Contrasto alla Malnutrizione Infantile è un’altra tappa di un percorso iniziato nel 2014 e fondato sulla partecipazione comunitaria. Ad oggi – sottolinea Vecchio – ci sono più di 2500 collaboratori locali che prendono attivamente parte a tutte le fasi dei progetti di Balouo Salo, con un’importante partecipazione delle associazioni femminili. Il nostro obiettivo – conclude Vecchio – è quello di andare oltre il mero concetto di assistenza e beneficenza. Puntiamo piuttosto sull’ascolto e sul diretto coinvolgimento delle comunità, senza imporre soluzioni dall’esterno, elaborando insieme le migliori soluzioni dando vita a processi di consapevolezza e autodeterminazione. Ogni progetto nasce dal territorio e con il territorio, con l’obiettivo di stimolare la popolazione a credere nelle proprie capacità, a diventare autonome, resilienti e indipendenti».