Presentato oggi il documento che stabilisce principi e linee guida per costruire collaborazioni trasparenti, etiche e di impatto sociale tra non profit e privati
Milano, 25 settembre 2025 – Da oggi gli enti non profit e le aziende che intendono impegnarsi in attività condivise di responsabilità sociale, avranno a disposizione il “Manifesto per le Partnership Responsabili”, che stabilisce principi e linee guida per costruire collaborazioni virtuose.
Il Manifesto nasce dalla consapevolezza che la collaborazione tra questi mondi, diversi ma complementari, rappresenti uno strumento essenziale per creare valore condiviso. Da un lato, le organizzazioni non profit possono accedere a maggiori risorse per realizzare la propria missione sociale; dall’altro, aziende ed enti finanziatori hanno l’opportunità di generare un impatto positivo concreto sulle comunità, contribuendo al contempo a sviluppare un modello di business più responsabile e sostenibile.
Tuttavia, affinché queste sinergie si trasformino in partnership efficaci e durature, è fondamentale che tutti i soggetti coinvolti condividano principi chiari e agiscano con coerenza, trasparenza e responsabilità. Il Manifesto risponde proprio a questa esigenza, delineando, un framework basato su quattro principi fondamentali: il rispetto reciproco che riconosce la rilevanza e le specificità di ciascun partner, l’integrità che tutela i valori e la missione di ogni soggetto, la trasparenza nella gestione delle risorse e nella comunicazione, e la responsabilità a misurare e rendicontare l’impatto di ogni iniziativa congiunta.
Il documento fornisce anche indicazioni pratiche su come attuare concretamente questi valori. Dalla scelta consapevole dei partner basata su valori condivisi, alla definizione di accordi scritti che chiariscano ruoli e responsabilità, fino al monitoraggio dell’impatto generato e a una comunicazione etica che eviti strumentalizzazioni o distorsioni e che non sia il fine della partnership.
L’importanza di queste partnership responsabili è confermata dai dati sull’impegno sociale delle aziende italiane. In Italia, 3.600 aziende affermano di essere impegnate in attività di responsabilità sociale, un fenomeno strutturale e in crescita che coinvolge realtà di tutte le dimensioni[1]. Le aziende sono sempre più interessate alle relazioni con il non profit: il 48,8% di esse, nel triennio 2023-25, ha dichiarato di voler investire in almeno una delle aree strategiche tra ricerca e sviluppo, tecnologie e digitalizzazione, capitale umano e formazione, internazionalizzazione, sostenibilità ambientale e responsabilità sociale. Inoltre, 39.000 imprese manifatturiere hanno affermato di aver realizzato azioni concrete di sostenibilità ambientale[2]. Il 95% delle aziende medie e grandi pubblica, infine, bilanci di sostenibilità[3] .
Questi dati evidenziano come la collaborazione tra mondo profit e non profit non sia più un’opzione, ma una necessità strategica per generare valore condiviso e impatto sociale e, in tal senso il Manifesto può rappresentare uno strumento che, pur non sostituendosi all’impianto giuridico-normativo, stabilisce una base di regole chiare e condivise.
Le organizzazioni non profit, le aziende e gli enti finanziatori che riconoscono l’importanza dei principi del Manifesto, potranno sottoscriverlo attraverso il sito web: partnershipresponsabili.italianonprofit.it
Finora il Manifesto è stato sottoscritto da: Amnesty International Italia, Azione contro la fame, ABC Bambini Chirurgici, CESVI Fondazione – ETS, Citrus L’Orto Italiano, Cotonella, CBM Italia ETS, COSPE Onlus, EMERGENCY ONG ETS, Società Cooperativa Farmaceutica, Fondazione De Agostini, Fondazione Ferrero, Fondazione Lab00 ETS, Fondazione Umberto Veronesi ETS, Francis Today, Friends of Genoa, Fondazione Oz ETS, Fondazione Paideia, Fondazione Luigi Rovati ETS, Haliéus, Kirey Group, Lauretana, LILT Milano Monza Brianza, Life, L’Oréal Italia, Oxfam Italia, Fondazione Progetto Arca Onlus, Save the Children, Save the dogs and other animals, Fondazione Soleterre ETS, Fondazione Terre des Hommes Italia ETS, Terzo Distretto, UPA – Utenti Pubblicità Associati e WWF Italia ETS.
ASSIF, Italia non profit, Leaders4Future e Quinonprofit sono soggetti che credono e sostengono il Manifesto.
[1] Fonte: Analisi Italia Non Profit https://osservatorio.italianonprofit.it/
[2] Fonte: ISTAT, Censimento permanente Imprese
[3] Fonte: Report “Comunicare Sostenibile” a cura di Sostenibile Oggi