Il vice presidente dell’ARS e coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle: “Subito emendamento in variazione di bilancio per coprire il servizio. Via le mancette del centrodestra, stiamo accanto ai bambini e alle loro famiglie”.
Caltanissetta 12 settembre 2025 – “Il governo Schifani ha un atteggiamento spregevole nei confronti delle famiglie e dei bambini. Mentre distribuisce poltrone, incarichi e prebende, taglia i soldi per gli assistenti alla comunicazione ASACOM che sono di fondamentale supporto per i ragazzi e le loro famiglie nelle scuole. Un atteggiamento disumano che contestiamo senza se e senza ma. Dobbiamo stare al fianco dei bambini e delle loro famiglie. Già la prossima settimana presenteremo subito un emendamento in variazione di bilancio in cui faremo tagliare mance e mancette dei partiti di maggioranza per darli agli ASACOM”.
Lo dichiara il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle e vice presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Nuccio Di Paola a proposito del taglio dello stanziamento da parte della Regione previsto per gli assistenti all’autonomia scolastica per gli studenti diversamente abili. Il caso era stato sollevato negli scorsi giorni dai genitori di Caltanissetta dove il taglio ha avuto effetti devastanti, alimentando la preoccupazione dei genitori alla vigilia dell’inizio del nuovo anno scolastico. A rilanciare la questione sono i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Caltanissetta Roberto Gambino e Federica Scalia.
“Denunciamo questo taglio da giorni – spiegano i consiglieri M5S di Caltanissetta – prima dell’inizio dell’anno scolastico, ma né l’amministrazione comunale della città, tantomeno le istituzioni regionali di maggioranza ci hanno dato ascolto. Crediamo si tratti di un fatto gravissimo perché mentre la Regione Siciliana primeggia per sprechi e spesa improduttiva, pensa di tagliare alle fasce deboli. Non possiamo permetterlo e contiamo nella rapida azione dei nostri parlamentari regionali del M5S per risolvere questa incredibile situazione” – concludono Roberto Gambino e Federica Scalia.