La SS 640, la “Strada degli Scrittori”, Agrigento-Caltanissetta, a distanza di 16 anni dalla posa della prima pietra vede un significativo passo avanti con l’inaugurazione quest’oggi del Viadotto San Giuliano, il quinto viadotto in acciaio in Italia.
Sicuramente un passo di modernità, di una strada strategica per gli agrigentini e i nisseni, i cui tempi però si sono dilatati notevolmente ed in proposito voglio ricordare che nel 2018, quando ci fu la crisi dalla CMC, vigente il Governo del Presidente Conte, si fece un quasi miracolo a far ripartire un cantiere che rischiava di impantanarsi per sempre.
Da Sindaco di Porto Empedocle ho seguito l’iter delle opere ed anche le criticità via via superate.
In sedici anni di lavorii su questa strada per circa una settantina di km ci sono state 6 inaugurazioni, oggettivamente un po’ troppe.
Una opera che tra progettazione, aggiudicazione e lavori è costata circa un miliardo e mezzo di euro, opera strategica e funzionale per il territorio agrigentino, nisseno e siciliano, ma assolutamente insufficiente a superare il gap infrastrutturale di questo lembo della Sicilia centro meridionale.
Il Ministro Salvini e i vertici ANAS , dando riscontro alle mie interrogazioni parlamentari, più che a festeggiare in pompa magna l’ ennesima inaugurazione di questa strada, dovrebbero impegnarsi a concludere tutte le altre incompiute, a partire dall’ammodernamento della Agrigento-Palermo iniziato da 13 anni , un cantiere da “fine pena mai” , il Viadotto Morandi ad Agrigento, il Ponte dei Rinvii di Maddalusa, la messa in sicurezza del Viadotto Re e le altre opere che tengono in ostaggio i cittadini, e non consentono lo sviluppo del territorio . Vista la corsa e le scorciatoie privilegiate attuate per il Ponte sullo Stretto, dichiarato strategico militare, mi chiedo perché Salvini non dedichi analoga attenzione alle infrastrutture per gli agrigentini che attendono da lustri senza avere rispetto e tempi certi.
La consuetudine dei ritardi o dei cantieri fermi ed abbandonati è un gravissimo vulnus per la mobilità ordinaria dei residenti, costituisce un freno al turismo ed all’ economia del territorio e lascia le cose nell’immobilismo totale, e tutto ciò è inaccettabile.
Attendiamo che il Ministro Salvini e il Governo Schifani oltre a tagliare nastri, si impegnino concretamente per questo territorio a cominciare dal progetto aeroporto di Agrigento, per la velocizzazione dei treni e per progetto della grande circonvallazione nella Città dei Templi.
Tornerò a fare pressione sul governo nazionale e sull’Anas, perché l’apertura del Viadotto San Giuliano, non rimanga un contentino per chi ha il disastro attorno, una goccia nell’oceano in mezzo ad un mare di disagi e di opere che non riescono a completarsi in tempi accettabili”