Sabato 30 novembre alle ore 10:30, al Teatro Santa Cecilia Via Piccola Teatro Santa Cecilia, 15 – Palermo Dialogo aperto su Verità-Equità-Dignità. Siamo davvero liberi di opporci al pensiero dominante?
L’incontro, aperto a tutti, è organizzato dal Rito Simbolico Italiano e dal Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Sicilia.
Il libero pensiero sarà espresso:
dall’antropologa Rita Cedrini dal giornalista e conduttore televisivo Alessandro Cecchi Paone dal compositore musicale Marco Betta e dal medico Raffaele K. Salinari.
A moderare l’incontro sarà il libraio editore Nicola Macaione.
Ecco gli spunti di riflessione che saranno sviluppati dai relatori:
Se vivessimo in un regime totalitario o sotto una dittatura repressiva la risposta sarebbe ovvia.
No. Non saremmo liberi di esprimere le nostre idee se non conformi al “diktat”.
Per fortuna viviamo in una società libera. Dove possiamo ascoltare più pareri, dire ciò che pensiamo, avere un pensiero critico.
Sempre nei limiti del rispetto comune è ovvio, ma l’assunto, per tutti, è che noi siamo una democrazia.
Negli ultimi anni però la storia ci sta mettendo davanti a sfide globali molto impegnative come il cambiamento climatico, le epidemie mortali, nuove e vecchie guerre di territorio. Niente di nuovo, potrebbe obiettare un qualsiasi storico, se non fosse per un elemento, una nuova lente che incamera, archivia e restituisce tutto ciò che assorbe, i social network.
Ecco così che tutto può essere ineluttabilmente testimoniato, in qualsiasi momento, da qualsiasi persona.
Tutti possiamo informarci, tutti possiamo informare.
E’ molto difficile orientarsi in questo oceano di dati e la realtà spesso viene distorta o manipolata. Ma alcune cose, se viste dall’alto, emergono con chiarezza, soprattutto nei grandi temi, quelli per cui non si può non prendere una posizione.
– La violenza con cui viene attaccato, virtualmente o dal vivo, chi contesta il pensiero comune o comunque la pensa diversamente dai molti.
– La forza con cui si aderisce e si combatte per una tale idea pur non avendo alcuna conoscenza diretta della materia di cui tratta.
– La censura o la faziosità dei maggiori organi di informazione pubblica e privata, per ragioni politiche o di mercato.
Queste sono solo alcune caratteristiche che possiamo riscontrare quotidianamente su più livelli.
C’è da chiedersi come questa tendenza influisce sul concetto di verità?
Che prezzo deve pagare chi si espone per dare un parere contrastante?
Quanti rimangono in silenzio per paura di essere attaccati?