Milano, 29/10/2024 – L’organizzazione Animal Equality ha rilasciato nei giorni scorsi un’inchiesta che rivela gravi violazioni della legge sul benessere animale all’interno di un macello di maiali nella provincia di Cremona. L’investigazione è stata trasmessa in esclusiva dal TgR Lombardia e ha spinto attivisti e cittadini a protestare nel corso di una prima manifestazione a Mantova. Oggi è il turno di una nuova protesta davanti al comune cremonese di Trigolo, dove è stata realizzata l’investigazione.
Attivisti e cittadini hanno deciso di denunciare insieme ad Animal Equality le gravi violenze a danno dei maiali macellati nel mattatoio cremonese, dove ogni anno vengono uccisi migliaia di animali. Dopo la prima protesta svoltasi il 25 ottobre davanti all’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) di Mantova, responsabile dei controlli sulle condizioni in cui vengono macellati i maiali nell’azienda Belli, questa mattina una nuova protesta si è svolta davanti al Comune di Trigolo.
Gli attivisti hanno scandito gli slogan “Stop alla crudeltà, per gli animali vogliamo dignità!” e “Non è un’eccezione, nei macelli solo oppressione!”.
Matteo Cupi, direttore esecutivo di Animal Equality Italia ha dichiarato: “Le violenze brutali che abbiamo documentato nel corso della nostra investigazione sono inaccettabili e non sono un’eccezione: le infrazioni più ricorrenti del comparto zootecnico in Italia hanno finora riguardato proprio gli impianti di macellazione. Oggi siamo qui davanti al Comune di Trigolo per chiedere alle autorità di schierarsi contro chi condanna gli animali a sofferenze estreme violando la legge italiana”.
Nel 2023, durante due diversi monitoraggi, il team investigativo di Animal Equality ha documentato continui e ripetuti maltrattamenti da parte degli operatori del macello di Trigolo a discapito dell’incolumità fisica e psicologica degli animali e in contrasto con la legge vigente. In particolare, l’inchiesta rivela un maneggiamento degli animali da parte del personale in azienda tale da generare stress psicologico e sofferenza fisica, una conformazione strutturale incapace di prevenire sofferenze non necessarie e molteplici casi di animali risultati ancora coscienti a seguito della procedura di stordimento e durante l’uccisione con taglio della giugulare.
Il veterinario ed ex Garante per i Diritti Animali della Regione Piemonte Enrico Moriconi ha esaminato i filmati raccolti dal team investigativo di Animal Equality e ha dichiarato: “Nel macello le pratiche eseguite comportavano la sofferenza degli animali, indotta dal comportamento volontario degli addetti che non si curavano di verificare atteggiamenti indicanti sofferenza negli animali per cui non ne mettevano fine, come avrebbero potuto fare, ma continuavano nelle loro mansioni. Nel macello si verificavano delle situazioni nelle quali era evidente la sofferenza degli animali, dovendo sottolineare che le norme relative alla pratica prescrivono espressamente di seguire modalità atte a escludere la sofferenza degli animali”.
Secondo la legge sul benessere degli animali, provocare dolore, angoscia o sofferenze evitabili sono atti alla base dell’accusa penale di “trattamento crudele”. In base alle modalità di gestione, stordimento e macellazione degli animali analizzate, Animal Equality ha quindi sporto denuncia verso l’azienda Belli con il supporto dell’avvocato penalista Glauco Gasperini.