AHMED ECHI, COORDINATORE EMERGENCY A RAGUSA: “EGITTO, PAKISTAN, BANGLADESH E SIRIA I PAESI DI PROVENIENZA: ALCUNI HANNO RIFERITO TORTURE E DETENZIONI ILLEGALI IN LIBIA. E POI FERITE, EPISODI DI DISIDRATAZIONE DOPO 4 GIORNI DI NAVIGAZIONE, ALCUNI IN STATO DI SHOCK”.
Anche la clinica mobile di EMERGENCY, che dal 2019 opera nel ragusano, ha supportato le operazioni di sbarco dei 378 migranti arrivati questa mattina a Pozzallo. Uno sbarco complesso di un peschereccio partito da Sirte, in Libia, in mare da 4 giorni. Le operazioni sono cominciate alle 4:30 del mattino e si sono concluse alle 8:30 con la collaborazione degli operatori dell’ambulatorio mobile di EMERGENCY.
“La prefettura di Ragusa ci chiesto di dare supporto all’Azienda Sanitaria Provinciale in banchina a causa dello sbarco di un alto numero di persone soccorse al largo delle coste siracusane. – riferisce Ahmed Echi, coordinatore del progetto di EMERGENCY a Ragusa -. I 378 migranti stipati su un peschereccio erano alla deriva a 40 miglia da Porto Palo di Capo Passero. Grazie all’ottima collaborazione con Asp e Prefettura, abbiamo inviato la nostra clinica mobile al porto di Pozzallo e siamo intervenuti a favore dei casi critici segnalati dai medici USMAF ad ASP.”
Lo sbarco è avvenuto in quattro momenti: le Autorità e la Guardia Costiera hanno effettuato un primo trasbordo di 95 migranti su motovedetta, successivamente di 120 migranti, poi con un pattugliatore su cui c’erano 73 migranti ed infine un rimorchiatore che ha trainato il peschereccio con a bordo le rimanenti 90 persone. Egitto, Siria, Bangladesh e Pakistan tra i Paesi di provenienza.
“Le condizioni generali erano preoccupanti, anche se c’erano persone disidratate, malati cronici, feriti – prosegue Echi -. Ovviamente le storie si ripetono: le persone ci hanno riferito di torture e detenzioni illegali in Libia: giovani, 20enni e diciottenni con storie difficili. Come quelle che ascoltiamo durante le nostre missioni in mare e su territorio nazionale nel nostro lavoro quotidiano. Hanno riferito di essere partiti da Sirte, in Libia, e di aver navigato per quattro giorni; alcuni sono in stato di shock dopo il viaggio. EMERGENCY c’è anche per supportare le istituzioni locali.”
EMERGENCY è presente in Sicilia, dal 2019 con un ambulatorio mobile in provincia di Ragusa, che staziona a Santa Croce Camerina e Marina di Acate, e un ambulatorio fisso a Vittoria. Nel 2023 sono state oltre 3.000 le prestazioni socio-sanitarie effettuate e 982 le persone supportate.