La FILLEA-CGIL, pur non conoscendo l’esatta dinamica dell’incidente non può che denunciare la necessità di maggiori controlli soprattutto per quanto riguarda la verifica della formazione che per l’edilizia obbliga le imprese edili di avviare i lavoratori neoassunti a un corso di formazione della durata di due giornate (16 ore complessive). L’obbligo esiste per coloro che sono privi di pregressa esperienza nel settore edile e Il mancato rispetto di questo adempimento comporta pesanti sanzioni per il datore di lavoro.
La FILLEA-CGIL da sempre e quotidianamente hanno sempre urlato , che il lavoro deve servire a vivere e non a morire. Le morti sul lavoro soprattutto quello edile, hanno raggiunto record preoccupanti e l’auspicio della FILLEA-CGIL è che queste tragedie facciano da sprone per l’innalzamento del livello di attenzione da parte della politica verso i problemi che attanagliano tutto il mondo del lavoro al fine di evitare queste morti assurde umanamente inaccettabili.
Nell’ultimo decennio il tema sicurezza è diventato l’ordine del giorno di convegni, incontri istituzionali e manifestazioni, e si sono sprecate tante parole al vento, lo dicono i dati e La strage nei cantieri che non si ferma. Si continua a morire sui luoghi di lavoro in maniera disarmante.
Non servono altri studi sulle prevenzioni o altri articoli, bensì l’applicazione di tutte le norme che disciplinano la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Ci vuole la formazione nelle scuole primarie, ma nel frattempo è necessario la collaborazione URGENTE di tutte le parti sociali per impedire che le liste di morti si allungano ancora, intensificando i controlli con il coinvolgimento dei tecnici dei CPT e chiunque possa essere nelle condizioni di poter vigliare che non vengano violate le norme sulla prevenzione e sicurezza. Non rendiamo vano anche questo ulteriore sangue, rendiamogli onore cercando di cambiare passo.
La Fillea-CGIL è presente ogni giorno nei cantieri edili, informando i lavoratori anche sulle attuali norme che consentono di poter lavorare in sicurezza, toccando con mano le insidie e raccogliendo testimonianze degne di rispetto tant’è che qualche giorno addietro anche ad Agrigento la FILLEA-CGIL ha scritto a tutti i Sindaci della provincia “…affinchè gli stessi si adoperino per emanare specifiche ordinanze che vietino lo svolgimento di tutte quelle attività esposte al rischio termico…”.
Poiché le elevate temperature, come è noto, possono causare malori o ridurre la capacità di attenzione del lavoratore, aumentando il rischio di infortuni.
Per tali ragioni, nell’esercizio delle loro prerogative istituzionali, la FILLEA-CGIL li ha invitati – al fine di prevenire gravi pericoli che possano minacciare cittadini-lavoratori – a emettere ordinanze che in relazione alle previsioni meteo blocchino le attività del settore delle costruzioni nella fascia oraria ove si preveda, in relazione ai bollettini Sias della Protezione Civile, di superare le temperature stabilite dalla legge.
La FILLEA nello stringersi commossa attorno alla famiglia, i colleghi e gli amici del giovane lavoratore tragicamente scomparso, confida nelle istituzioni affinchè la famiglia non venga abbandonata e la Magistratura faccia chiarezza sulla dinamica dell’incidente.