“Che il centrodestra ci abbia messo del suo, mi pare indubitabile. Ci hanno dato una grossa mano, non solo perché in questi cinque anni il centrodestra ha veramente fatto scempio della Sardegna, ma anche perché il governatore scelto è finito ultimo nel ranking dei governatori d’Italia. E non parliamo ovviamente delle indagini giudiziarie, dei sequestri di beni, smarrimenti di computer, rimpatri o crisi di maggioranza”.
Così ha dichiarato, in merito ai recenti risultati delle elezioni regionali in Sardegna, Ettore Licheri, parlamentare del M5S, durante ‘L’Italia s’è desta’, programma di Radio Cusano Campus condotto dal Direttore Gianluca Fabi e dalla giornalista Roberta Feliziani.
E proprio sulla neoeletta Alessandra Todde, il parlamentare cinque stelle ha continuato dicendo: “Di Alessandra Todde ne avete visto la competenza ed è stata bravissima a combinare la sua competenza con il suo essere donna nuorese”, ha sottolineato Licheri. “Le donne di Nuoro sono straordinariamente intelligenti, tenere e soprattutto lungimiranti”.
In merito poi alla scelta del candidato, Licheri ha voluto però precisare che non si è trattato di una scelta maturata da tempo, anzi “è stata proprio l’ultimissima scelta, perché sapevo che se per caso avessimo iniziato il toto scommesse sulla figura del candidato o della candidata probabilmente avremmo messo a repentaglio anche il tavolo programmatico”, ha spiegato. “Dopo aver trovato l’intesa e abbiamo valutato tutti i curricula che potevano, in qualche modo, interpretare la figura del governatore ed è venuta fuori questa donna che ha 2 lauree, che parla 4 lingue, che è una manager, che è tre le cinquanta donne più influenti nel settore dello sviluppo tecnologico e con esperienza di governo. Abbiamo comparato il suo curriculum con altre ipotesi e la Todde ha vinto”.
Sull’alleanza con il Partito Democratico, Licheri ha continuato: “Spero che la Sardegna abbia sancito un metodo valido anche per il futuro. Un metodo che ha visto un insieme di forze che, prima di tutto, hanno iniziato a individuare un terreno comune d’impegno, ossia la difesa dei sardi. Quindi le fusioni, gli esperimenti, il mettiamoci insieme così, non funzionano. Ma quando c’è un vero lavoro di coalizione l’elettore se ne accorge, perché il progetto diventa immediatamente serio e credibile”.
Riguardo, invece, un possibile spazio per Azione e Calenda: “Quello che distingue il centrodestra dal centrosinistra è che loro non hanno diversità, non hanno aspetti distintivi” ha sottolineato Licheri. “Ovviamente mi attengo a quello che è il loro costrutto ideale, perché la bellezza del centrodestra è che il potere li rende uniti e tutti uguali. La sinistra non è così, la sinistra è capace di andare in Sardegna con un suo esponente e di grattare l’8% a una coalizione di sinistra sapendo benissimo che avrebbe fatto perdere la destra. Quindi, non è che le differenze adesso tra il PD sardo e il M5S sardo non ci sono, continuano a esserci e ci saranno sempre sulla politica estera, sulla pace, sul concetto di transizione ecologica. Però la politica serve a risolvere i problemi della gente. Per cui sediamoci e troviamo la soluzione”, ha dichiarato il parlamentare cinque stelle.
Infine, in merito ai problemi legati alla sanità sarda, Licheri ha aggiunto: “Ci sono figure di politici sardi che hanno costruito le loro fortune elettorali sulla sanità. In questi cinque anni la sanità pubblica in Sardegna è retrocessa e la sanità privata è riccamente avanzata. Non ci sarà quindi la famosa riforma della sanità sarda, ma ci sarà una razionalizzazione degli uffici, una modifica del centro di prenotazione unica, una prosecuzione della cosiddetta medicina del territorio. Non abbiamo promesso rivoluzioni, ma abbiamo semplicemente detto che serviranno più soldi se vogliamo fermare la fuga dei medici sardi. Più soldi e meno politica dentro la sanità”, ha concluso Licheri.